Parrocchia di San Quirino di San Quirino

Sede: San Quirino (Pordenone)
Date di esistenza: 1499 -

Intestazioni:
Parrocchia di San Quirino di San Quirino, San Quirino (Pordenone), 1499 -, SIUSA

La storia della parrocchia di San Quirino è legata a filo doppio con quella dell'Ordine dei Templari, un Ordine fondato da nove cavalieri francesi, guidati da Ugo de Paganis e Goffredo di Sant'Omer. Il loro scopo era la difesa della Terrasanta; ebbero l'approvazione di papa Onorio II con regole composte da S. Bernardo di Chiaravalle. Inizialmente poverissimi, ricevettero man mano enormi donazioni, che suscitarono invidie e gelosie e influirono negativamente sul loro impegno spirituale. L'Ordine fu soppresso nel 1312 da papa Martino V e i suoi beni passarono all'Ordine dei Cavalieri di S. Giovanni, detti poi Cavalieri di Malta, cui furono assegnati anche quelli di San Quirino, dove istituirono una «precettoria» affidata a un custode o precettore e costruirono una chiesa dedicata a S. Giovanni Battista. La villa era appartenuta in precedenza al castello di Pordenone. I beni dei due Ordini equestri ebbero in seguito come proprietari i Cattaneo e, almeno per duecento ettari, il cardinale Pietro Ottoboni, eletto papa nel 1689 con il nome di Alessandro VIII, notissimo 'per le sue ricchezze (si diceva, tra l'altro di lui: No xe casa a Pordenon che no sia de Otobon) e per il suo nepotismo.

Dei Templari e dei Cavalieri di Malta in San Quirino non rimane alcun segno, forse anche perché la villa fu messa a ferro e a fuoco dai turchi nel loro feroce passaggio del 30 settembre 1499. La parrocchia di San Quirino fu smembrata da Cordenons prima dell'invasione turchesca. Anche la chiesa fu in questa occasione data alle fiamme, ma i sanquirinesi provvidero a costruirne subito una nuova, come risulta da un documento del 14 maggio 1500. Va ricordato che anche nel periodo della dominazione dei Templari e poi dei Cavalieri Gerosolimitani la cura d'anime era prestata ai fedeli non dal cappellano dell'uno o dell'altro Ordine, bensì da un sacerdote diocesano a ciò deputato dal vescovo. La chiesa cinquecentesca fu ampliata nel 1800 e consacrata il 17 febbraio 1869 dal vescovo di Concordia Nicolò dei conti Frangipane. Non si sa a quando risalisse il diritto dei capifamiglia di eleggersi il parroco: essi tuttavia vi rinunciarono in data 6 marzo 1933 e il vescovo Luigi Paulini conferì alla chiesa il titolo di arcipretale.

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