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Comune di Stazzema

Sede: Seravezza (Lucca)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Stazzema, Seravezza (Lucca), sec. XIII -, SIUSA

Altre denominazioni:
Comunità di Seravezza, 1776 - 1808
Comunità di Seravezza, sec. XIII - 1776
Comunità di Seravezza

Antico comunello compreso nei feudi imperiali confermati nel 1242 da Federico II ai nobili di Corvaia e di Vallecchia, nel 1269 passò sotto la giurisdizione lucchese del Vicario di Pietrasanta, rimanendovi fra alterne vicende fino al 1513 quando entrò in possesso dei fiorentini che la sottoposero al Capitano di Pietrasanta.
Dalla fine del XVI sec. fu sede di Comunità, con estensione sui popoli di Azzano, Basati, Cappella, Cerreta, Corvaia, Fabbiano, Giustagnana, Querceta, Rimagno, Ruosina, Seravezza e Zani; dipendendo per gli affari giudiziari dal giusdicente del Capitanato, poi Tribunale Vicariale, di Pietrasanta.
La Comunità era compresa nella Cancelleria comunitativa di Pietrasanta, dipendente dal magistrato fiorentino dei Nove Conservatori, cui era affidato il controllo dell'attività amministrativa dei comunelli del capitanato. Seravezza mantenne comunque una certa autonomia amministrativa. Al vertice erano i Governatori, eletti per estrazione da apposite borse, affiancati da un Consiglio del Comune e da alcuni Operai e Officiali. Seravezza era inoltre rappresentata nel Consiglio Generale di Capitanato. Tale situazione rimase invariata fino alla riforma comunitativa del 1776 quando venne creata la Comunità di Seravezza.

A seguito del motuproprio granducale del 17 giugno 1776, Seravezza divenne capoluogo di una Comunità comprendente i comuni e comunelli di Seravezza, Corvaia, Ripa, Rimagno, Azzano, Fabiano, Giustagnana, Minazzano, Basati, e Colleto di Ruosina. Soppressa in epoca francese il territorio della Comunità venne organizzato amministrativamente in Mairie, compresa nel Circondario di Pisa. La Comunità venne ricostituita con la Resturazione e compresa nel Vicariato di Pietrasanta che, con decreto del 27 giugno 1814, dipese dal Commissariato Regio poi Governo di Pisa. A seguito del motuproprio del 1 novembre 1825, che stabiliva la divisione del territorio granducale in 5 compartimenti e 37 circondari, ciascuno composto da un certo numero di comunità, Seravezza venne compresa nel Circondario di Pietrasanta, sottoposto al Compartimento della Camera di Soprintendenza Comunitativa di Pisa. Nel 1834 Seravezza divenne sede di Podesteria competente in ambito civile anche sulla Comunità di Stazzema esclusi il popolo di Santa Maria Lauretana e i comunelli di Culla e Sant'Anna in Farnocchia. La giurisdizione politica e criminale rimase invece nelle mani del vicario di Pietrasanta. Nel 1848 le comunità di Seravezza e Stazzema costituirono il territorio assegnato alla giurisdizione della Pretura civile di Seravezza. A seguito dell'unità d'Italia Seravezza è divenuta sede di comune mantenendo l'antico territorio della comunità.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
preunitario
ente pubblico territoriale

Soggetti produttori:
Comunita di Farnocchia, collegato
Comunità di Levigliani, collegato
Comunità di Pomezzana, collegato
Comunità di Retignano, Ruosina e Gallena, collegato
Comunità di Malinventre, collegato, 1776 - 1860

Profili istituzionali collegati:
Comunità (Granducato di Toscana), 1774 - 1808
Comunità (Granducato di Toscana), 1814 - 1865
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Stazzema (fondo)


Redazione e revisione:
Pagliai Ilaria, 2005/03/22, prima redazione
Taglioli Maddalena, 2014, integrazione successiva


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