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Curia abbaziale di Monte Oliveto Maggiore

Sede: Asciano (Siena)
Date di esistenza: 1947 -

Intestazioni:
Curia abbaziale di Monte Oliveto Maggiore, Asciano (Siena), 1947 -, SIUSA

L' abbazia di S. Maria di Monte Oliveto Maggiore fu fondata dal beato Bernardo Tolomei e il vescovo Guido della diocesi di Arezzo, dalla quale essa dipendeva, ne benedì la prima pietra nel 1319, approvando il nuovo ordine olivetano. In seguito allo smembramento del territorio diocesano aretino con la creazione nel 1462 delle diocesi di Montalcino e di Pienza, l'abbazia fu aggregata a quest'ultima, finché il 18 gennaio 1765 papa Clemente XVIII con la bolla "Credita Divinitus" la eresse in abbazia "nullius diocesis", senza cura pastorale.
La giurisdizione dell' abate si estendeva alla chiesa, al monastero e alle persone ivi dimoranti (monaci, oblati, inservienti laici). Gli atti dell' abate come "ordinarius loci" sono registrati nel "Libro Nullius" di Monte Oliveto Maggiore, manoscritto del sec. XVIII conservato nell' archivio storico dell' abbazia insieme alla bolla pontificia di erezione. Solo recentemente con l'istituzione della diocesi avvenuta nel 1947 sono state aggregate all'abbazia in più tempi (negli anni 1947, 1963 e 1975) otto parrocchie rurali in precedenza appartenenti alle diocesi di Arezzo e di Chiusi-Pienza: Badia a Romeno, Canonica Grossennana, Chiusure, Montecontieri, Mucigliani, Pievina, San Nazario, Vescona. Con la bolla "Nullius hominum ignorat" del 1 maggio 1953 il pontefice Pio XII eresse il Capitolo dei canonici della chiesa abbaziale.

Condizione giuridica:
enti di culto

Tipologia del soggetto produttore:
ente e associazione della chiesa cattolica

Complessi archivistici prodotti:
Curia abbaziale di Monte Oliveto Maggiore di Asciano (fondo)


Bibliografia:
Associazione Archivistica Ecclesiastica, Guida degli Archivi diocesani d'Italia, vol. III, a cura di Vincenzo Monachino, Emanuele Boaga, Luciano Osbat, Salvatore Palese, Roma 1998, 221

Redazione e revisione:
Cibei Gabriella, 2005/10/15, prima redazione


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