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Antinori duchi di Brindisi

Place: Firenze e Napoli
sec. XV - 1903

Il 5 aprile 1634, Flaminio Antinori acquistò il feudo di Brindisi della Montagna, in Basilicata, e lo cedette poi al nipote 'ex fratre' Geronimo su conferma di Filippo IV di Spagna. Nel 1666 la signoria di Brindisi fu elevata a ducato dal re Carlo II di Spagna. Il 15 marzo 1751, il rappresentante di questo ramo, Gaetano di Amerigo Antinori Calderini, ottiene l'ascrizione al patriziato fiorentino.

Headings:
Antinori duchi di Brindisi, Firenze, Napoli, sec. XV - 1903, SIUSA

Nel XV secolo, un ramo della famiglia fiorentina degli Antinori si era trasferita a Napoli, con Antonio di Giovanni di Piero che nel 1458 si accompagnò al cardinale Latino Orsini sceso per dare l'investitura del regno a Ferdinando I di Aragona. Anche il ramo di Napoli, come quello fiorentino, si affermò per cariche e ricchezza e ottenne il ducato di Brindisi della Montagna (Potenza). Il ramo dei duchi di Brindisi si estinse nel 1735, con Girolamo che passò il titolo al cugino Gaetano del senatore Amerigo di uno dei due rami fiorentini degli Antinori che si erano divisi nel corso del XV secolo, a partire dai figli di Tommaso di Francesco, Bernardo e Antonio.
Del ramo fiorentino di Antonio di Tommaso, seguitato con Francesco (1449-1534), Giovan Battista (n. 1487) e un altro Francesco, sposo nel 1563 di Maddalena Morelli, Pierantonio Antinori (1605-1688), figlio di Giovanbattista (1566-1617) e Margherita Altoviti, era stato eletto senatore nel 1666 e aveva ricoperto la carica di provveditore dell'Uffizio dei Nove. Fra i suoi figli, Giovanbattista fu letterato e Amerigo (1644-1717), a sua volta senatore, fu provveditore dei Monti redimibili e vacabili. Il figlio di questi e di Maddalena Marzi Madici, Gaetano (1705-1763), successore al ducato di Brindisi, nel 1746 fu unico erede del fidecomesso Calderini e aggiunse al suo il nome di quella famiglia, fu segretario di Stato del granduca Giangastone de' Medici (1732-1737), membro della Reggenza del granducato di Toscana (1748) e luogotenente del granduca Francesco II di Lorena (1751). Da lui e dalla moglie Maria Gaetana Pitti Gaddi nacque Amerigo (1748-1828) che continuò la carriera paterna al servizio del granducato con Pietro Leopoldo e Ferdinando III di Lorena, nel Consiglio di reggenza (1800) e alla corte di Maria Luisa d'Etruria. Il figlio suo e di Margherita degli Alessandri, Cosimo (1796-1841), fu ciamebllano di corte dei granduchi Ferdinando III e Leopoldo II di Lorena, sposò Lucrezia di Ferrante Capponi ed ebbe Amerigo (1828-1902), ultimo maschio della famiglia e marito di Giulia de' Vecchi. Anche questo Amerigo ebbe importanti incarichi a corte che rendono conto della presenza, nel suo archivio, di documentazione relativa al patrimonio dei granduchi Leopoldo II e Ferdinando IV. Sua figlia Maria (1870-1933) nel 1903 ereditò beni e titoli della famiglia, subito passati al figlio Ferdinando, avuto dal matrimonio con Giuseppe Aldobrandini, principe di Meldola e duca di Carpineto.
Arme: "Scudo troncato in due parti: il primo losangato d'oro e d'azzurro, il secondo d'oro pieno".

Family tree:
http://sardimpex.com/Aldobrandini.htm

Creators:
Antinori ramo di Lorenzo di Alessandro di Niccolò, collegato

To know more:
Blasoni delle famiglie toscane descritte nella Raccolta Ceramelli Papiani

Generated archives:
Antinori di Brindisi, famiglia (fondo)


Sources:
ASFi, Ceramelli Papiani, n. 173

Bibliography:
De Lellis Carlo, Famiglie nobili del Regno di Napoli, Parte prima, Napoli, Honofrio Savio, 1654, 330-342
Vittorio Spreti, "Enciclopedia storico-nobiliare italiana", vol. I-VI, 1-2 (appendici), Milano 1928-1956, 350, 401-402, vol. I
AGLIETTI Marcella, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000, 215

Editing and review:
Insabato Elisabetta, 2006/01/18, revisione
Romanelli Rita, 2005/09/03, prima redazione


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