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Cavalcabò

1126 - sec. XX

marchesi

Intestazioni:
Cavalcabò, marchesi, 1126 - sec. XX, SIUSA

La famiglia Cavalcabò risale a Oberto Obertenghi, conte di Liuni, che fu investito di una marca per l'aiuto dato a Berengario II per l'innalzamento al regno d'Italia. La più antica menzione di un marchese Cavalcabò è del 1116. Sopramonte Cavalcabò, figlio di Corrado, militò sotto le bandire di Federico Barbarossa e fu investito nel 1158 della signoria di Viadana. In diversi documenti del secolo XII i Cavalcabò, una delle più illustri famiglie cremonesi, signora di Viadana e di Cremona (secc. XIV-XIX), appaiono già "domini" di terre nel Cremasco e nel Piacentino. Durante il periodo comunale furono sostenitori della parte Guelfa e divennero signori di Cremona nel 1315. Nel 1334 Azzone Visconti si impadronì della città, ma tra il 1403 e il 1406 Ugolino e poi Carlo Cavalcabò restaurarono la signoria della famiglia. Ritornata Cremona in possesso dei Visconti nel 1420, i Cavalcabò vi mantennero una posizione di privilegio, forti della signoria di Viadana, dapprima, poi di numerose altre proprietà, e continuarono nei secoli seguenti a partecipare attivamente alla vita della città, di cui sono considerati la più antica e illustre famiglia.
Il marchese Agostino Cavalcabò, primo riordinatore dell'archivio, fu tra i fondatori del Bollettino Storico Cremonese e tra i più attivi sostenitori della necessità di istituire in Cremona un Archivio di Stato.

Complessi archivistici prodotti:
Cavalcabò, famiglia (fondo)


Bibliografia:
G.C. Tiraboschi, La famiglia Cavalcabò, Cremona 1814.

Redazione e revisione:
Doneda Cristina, 2005/09/14, prima redazione
Gobbo Raffaella, 2005/03/09, raccolta delle informazioni


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