Dal figlio di Aurelio, Girolamo, terzo conte di Costigliole, nasceva Giovanni Secondo, chiamato nei documenti Federigo. Questi era nominato senatore di Piemonte a Torino nel 1694 ed investito del feudo nel 1699. Era Federigo ad acquistare nel 1720, con precedente autorizzazione del 1719, il feudo di Castion, o meglio Castiglion Tinella, dalla contessa Perino di Mantova.
Dal suo matrimonio con Margherita dei conti Piossasco di None nascevano Michele Aurelio, nel 1700, e Alessandro, nel 1701. Poiché il primogenito moriva l'anno immediatamente successivo alla scomparsa del padre, nel 1735, il titolo di quinto conte di Costigliole andava nel 1736 al fratello Alessandro.
La linea di quest'ultimo, che comunque ebbe numerosi figli, proseguì con Francesco Girolamo, che rivestì anch'egli, come i suoi predecessori, molte cariche presso la corte sabauda: Maggiordomo, Gentiluomo di Bocca. Fu il suo primogenito Luigi, settimo conte di Costigliole, a unirsi in matrimonio con Vittoria Martini di Cigala. Da questa unione matrimoniale nascevano tre figli: Francesco, che poi avrebbe assunto il titolo di conte, in quanto primogenito, Clemente e Carolina. Alla morte di Luigi Verasis, nel 1839, i suoi figli erano ancora in minore età; pertanto furono nominati loro tutori, per Francesco, il conte Benso di Cavour, e, per Clemente, lo zio materno, il cavaliere Enrico Martini Cigala di Cocconato.
Il conte Francesco Verasis sposava in prime nozze una rappresentante della famiglia Trotta, e in seconde nozze Virginia Oldoini, poi passata alla storia come "la contessa di Castiglione". Nel 1863 fu inviato dal Re d'Italia presso il Viceré al Cairo, dove fece una visita ai lavori all'istimo, ospite della locale Colonia Italiana. Dal suo sfortunato e chiacchierato matrimonio con la Oldoini nasceva, nel 1855, un figlio, Giorgio, cresciuto lontano dalla madre. Alla morte di Francesco, nel 1867, veniva nominato tutore del figlio minorenne il fratello Clemente; Giorgio, poi, nel 1878, sempre sotto gli auspici dello zio paterno, si univa in matrimonio con Amalia Asinari dei marchesi di San Marzano.
Clemente, a sua volta, aveva sposato Marietta Litta Modignani; tuttavia, poiché da questo matrimonio non era nata prole, Clemente chiamava a suo erede non il nipote Giorgio, bensì il cugino Enrico, figlio dello zio materno il generale Enrico Martini di Cigala. Nel suo testamento, di cui esiste una copia nell'archivio familiare, si legge: "Chiamo a mio Erede in tutti i restanti miei beni mobili e immobili di cui non abbia disposto [...] il Conte Enrico Cigala figlio del fu Generale Conte Enrico Cigala [...]".