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Alamanni

Luogo: Firenze
sec. XIII - 1795

Andrea di Vincenzo Alamanni ottenne i titoli di barone di Loriano e di marchese di Trentola. Il titolo di marchese fu confermato con i motupropri granducali di Giangastone de' Medici a Vincenzo Maria, di Francesco Stefano di Lorena al figlio Andrea Maria Alamanni.
Il 27 dicembre 1751, Vincenzo Maria di Andrea Alamanni ottenne l'ascrizione al patriziato fiorentino.

Intestazioni:
Alamanni, Firenze, sec. XIII - 1795, SIUSA

I figli di Tommaso di Andrea Alamanni (1457-1497) e di Ginevra Ricasoli fecero differenti scelte politiche in un momento di grandi turbolenze nella vita fiorentina. Alamanno (1488-1560), ribelle ai Medici, si trasferì a Roma dove da una donna Antonia ebbe tre figli, Marco, Tommaso e Adriano, poi legittimati nel 1543. Luca (+ 1552), chierico, fu spedalingo degli Innocenti a Firenze e Andrea (1482-1570), filomediceo, collaborò alla costituzione dell'amministrazione cosimiana. Egli ebbe tre mogli e molti figli, fra cui Camilla e Maria, future spose dei fratelli Ludovico e Taddeo di Zanobi Strozzi, e Vincenzo (1536-1590), senatore, membro di varie accademie tra cui la Crusca, che svolse importanti missioni diplomatiche per conto dei granduchi a Venezia, in Francia e infine in Spagna dove morì. Dal matrimonio con Caterina Capponi nacquero vari figli. Tra questi Andrea (1557-1616) che nel 1572 fu nominato erede dalla zia Camilla di Andrea Alamanni, moglie di Lodovico di Zanobi Strozzi; questi,inoltre, sposando nel 1588 Laura di Guglielmo Del Riccio, che portava in dote i feudi di Loriano e Trentola nel Regno di Napoli, aveva ottenuto il titolo marchionale. Un fratello di Andrea, Luca (1559-1622) intraprese la carriera ecclesiastica, fu vescovo di Maçon in Francia nel periodo delle guerre civili e religiose, e tornato in Italia fu governatore nelle Marche e infine vescovo di Volterra.
Figli di Andrea furono Caterina sposata Bentivoglio, Giovanna sposata Spini, Francesco (1597-1629) commissario di Pistoia e di Pisa e senatore nel 1649, Alessandro (1600-1678), provveditore di Livorno e senatore nel 1653, e Vincenzo (1595-1630) destinato a dare seguito alla famiglia, con la moglie Maddalena di Bernardino Capponi. Il figlio Andrea (1625-1681), primo marchese di Trentola, sposò Claudia Coppoli ed ebbe Vincenzo Maria, marito di Maddalena Popoleschi e padre di Andrea Maria (1697-1753), uomo di lettere e socio di varie accademie tra cui la Crusca, che sposò nel 1734 Maria Maddalena dei baroni Del Nero. Il figlio Vincenzo Maria (1734-1795), marito di Lucrezia Pecori, ereditò i beni delle cugine Alamanni di Raffaello di Francesco, ma fu l'ultimo della sua famiglia. Egli lasciò erede la figlia Maria Maddalena (1768-1848), moglie di Pierfilippo Uguccioni, che a sua volta chiamò all'eredità Rodolfo Niccolini Sirigatti e suo figlio Luigi.
Arme: "Trinciato d'argento e d'azzurro, alla banda dell'uno all'altro".


Albero genealogico:
Gli Alamanni, presenti a Firenze sin dal XIII secolo, si divisero in tre rami principali.
I due rami maggiori della famiglia, discendenti da Andrea di Francesco, si sono entrambi estinti nel corso del XVIII secolo. Il primo, di Giovanni di Andrea, si è spento con il capitano Francesco (+ 1774) marito di Maria Maddalena Serzelli (+ 1807) e con il fratello, cavaliere Gian Vincenzo (+ 1760), marito di Anna Maria Buondelmonti (+ 1777). Il secondo, di Tommaso di Andrea, i cui discendenti ottennero il marchesato a partire da Vincenzo Maria di Andrea, si estinse con Vincenzo Maria (+ 1795), marito di Lucrezia Pecori (+ 1828), e con sua figlia Maria Maddalena (1768-1848), moglie di Pier Filippo Uguccioni.

Per saperne di più:
Blasoni delle famiglie toscane descritte nella Raccolta Ceramelli Papiani

Complessi archivistici prodotti:
Alamanni, famiglia (fondo)
Alessandri degli, famiglia (complesso di fondi / superfondo)
Strozzi Alamanni, famiglia. Corrispondenza (fondo)


Fonti:
ASFi, Ceramelli Papiani, n. 34
ASFi, Deputazione sopra la nobiltà e la cittadinanza, n. I, 1-2
ASFi, Raccolta Sebregondi, n. 34

Bibliografia:
AGLIETTI Marcella, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000, 212
Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il 1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 57-82
Bruno Casini, "I 'Libri d'oro' della nobiltà fiorentina e fiesolana", Firenze, Arnaud, 1993, 21

Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2012 gennaio, supervisione della scheda
Romanelli Rita, 2005/09/17, prima redazione
Romanelli Rita, 2011/11/27, rielaborazione


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