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Marzimedici

Luogo: Firenze
sec. XV fine - 1848

Il 23 agosto 1751, il cavaliere Vincenzo e i suoi figli furono ammessi al patriziato di Firenze. Nel 1770, i Lorena assegnarono a Ferdinando Marzimedici il feudo del Barone, con l'obbligo di prendere anche il cognome dei Tempi, la prima famiglia feudataria ormai estinta.

Intestazioni:
Marzimedici, Firenze, sec. XV - 1848, SIUSA

Altre denominazioni:
Marzi Medici

La famiglia Marzi era originaria di San Gimignano dove è attestata la loro presenza nelle cariche pubbliche fin dal secolo XV e nell'esercizio della professione notarile. Fu Michele di Bernardo di Michele, alla fine del XV secolo, a portare il proprio domicilio a Firenze. La famiglia, di modeste origini, assunse importanza con i figli di Michele, Pier Paolo (n. 1473), sposo di Fioretta Vespucci, dal 1514 cancelliere e segretario privato della famiglia dei Medici, dal 1514 conte palatino per Carlo V; e Agnolo (1477-1546), notaio, sposo di Cornelia Benvenuti, nel 1516 cancelliere del gonfaloniere, poi segretario di Cosimo I e, dopo la vedovanza, dal 1529 vescovo di Assisi. Nel 1519, i Marzi ottennero la cittadinanza fiorentina e il primo ottobre 1537 Cosimo I de' Medici dette facoltà ai nipoti del vescovo Angiolo, privo di discendenza, Vincenzo e Michele, figli del fratello Vincenzo, di aggiungere al proprio il cognome dei Medici, in riconoscimento della fedeltà di Angelo al suo casato per la quale egli aveva anche sofferto l'esilio.
Da Vincenzo di Vincenzo (n. 1525) e dalla moglie Lisabetta Vespucci, ebbe origine la linea terminata poi con Ferdinando Tempi, attraverso Amerigo (1550-1639), un altro Amerigo (1591-1639), Vincenzo (1633-1680), Amerigo (1668-1745) senatore e cavaliere marito di Maria Lucrezia Canigiani, suo figlio Vincenzo (1705-1767), marito di Maria Luisa Giugni (+ 1783). Questa linea proseguì con i figli di Vincenzo: Amerigo (1747-1824), sposo di Maria Rosa Gattini e padre di Vincenzo Niccolò (1802-1819), e Ferdinando , che nel 1770 aveva assunto il cognome Tempi (1749-1791), sposo di Ottavia Serristori (+ 1801), insignito del feudo del Barone, e padre degli ultimi della propria linea, Luigi Benedetto (1781-1847) e Maddalena (1777-1823), moglie di Pietro Vettori Guerrini (1777-1823).
Sempre da Vincenzo di Michele ebbe avvio la seconda linea Marzimedici, terminata nei Naldini. L'altro suo figlio Michele (n. 1517), sposo di Maddalena Ottaviani, ebbe infatti Pietro Paolo (1546-1623), marito prima di Giovanna Ciampelli, erede di Lucrezia (+ 1589), poi di Margheria Acciaioli. Il figlio di Pietro Paolo, Cristofano (1582-1667), sposò Contessa Miniati e fu legatario del nipote Ricovero Uguccioni, figlio della sorella Fioretta. Il figlio di Cristofano, avvocato Pierfrancesco (1627-1688) sposò Caterina di Guglielmo Altoviti (+ 1696) e fu padre di un altro Cristofano (1666-1737), marito di Virginia Naldini (1674-1747). I loro tre figli maschi morirono tutti in tenera età e la famiglia della madre acquisì i beni della linea Marzimedici terminata con loro.

Arme: "D'oro, al leone di rosso e al capro saliente di nero, sanguinoso di rosso, affrontati e sormontati da una palla pure di rosso; il tutto accompagnato in capo da tre gigli d'azzurro ordinati fra i quattro pendenti di un lambello di rosso".


Per saperne di più:
Blasoni delle famiglie toscane descritte nella Raccolta Ceramelli Papiani

Complessi archivistici prodotti:
Carte Marzimedici (fondo)
Cause e processi (serie)
Documenti (serie)
Documenti (serie)
Lettere (serie)
Naldini Del Riccio, famiglia (complesso di fondi / superfondo)
Registri di amministrazione del patrimonio familiare (serie)
Ricevute e saldi (serie)


Fonti:
ASFi, Ceramelli Papiani, n. 3064
ASFI, Deputazione sopra la nobiltà e cittadinanza, n. XV, 9
ASFi, Raccolta Sebregondi, n. 3405

Bibliografia:
V. Arringhi, Marzi Agnolo, voce in DBI, vol. 71, 2008
CACIAGLI Giuseppe, I feudi medicei, Pisa, Pacini editore, 1980, 180
AGLIETTI Marcella, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000, 237
Arrighi Vanna, Klein Francesca, Aspetti della cancelleria fiorentina tra Quattrocento e Conquecento, in Istituzioni e società in Toscana nell'Età Moderna, atti del convegno dedicoato a Giuseppe Pansini (Firenze 1992), Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, 1994, pp. 148-164, 155-159
Bruno Casini, "I 'Libri d'oro' della nobiltà fiorentina e fiesolana", Firenze, Arnaud, 1993, 101

Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2015/11/29, supervisione della scheda
Romanelli Rita, 2006/04/30, prima redazione
Romanelli Rita, 2015/11/27, rielaborazione


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