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Doria del Carretto

Luogo: Napoli, Roma
sec. XVI - sec. XIX

duchi di Tursi e principi di Avella

Intestazioni:
Doria del Carretto, duchi di Tursi, principi di Avella, sec. XVI - sec. XIX, SIUSA

Andrea Doria, marito di Peretta Usodimare vedova del Carretto, nel 1528 adotta Marcantonio del Carretto, figlio di primo letto della moglie; in seguito all'adozione, Marcantonio ottiene il principato di Melfi e l'uso del doppio cognome del Carretto Doria.
Marcantonio del Carretto Doria alla sua morte, avvenuta nel 1578, lascia erede universale la figlia Zenobia; che aveva sposato nel 1558 Giovanni Andrea I Doria, figlio di un cugino di Andrea Doria, Tommaso.
Andrea Doria (morto nel 1560) istituisce suo erede universale Giovanni Andrea I che, alla morte della moglie Zenobia nel 1590, ottiene anche il principato di Melfi.
Giovanni Andrea I Doria, con testamento del 1604, istituisce il primo fedecommesso della famiglia lasciando tutto al primogenito Andrea II; l'altro figlio Carlo ottiene il marchesato (poi ducato) di Tursi, che Giovanni Andrea I Doria aveva ricevuto da Filippo II, ed istituisce la linea dei duchi di Tursi con l'uso del doppio cognome Doria del Carretto (e non più del Carretto Doria). In seguito, a partire da Giovanni Andrea I Doria del Carretto, figlio di Carlo, i duchi di Tursi sono anche principi di Avella.
Fabrizio Colonna, secondogenito e fratello di Filippo III Colonna, sposa nel 1781 Bianca Doria del Carretto duchessa di Tursi e principessa di Avella. Bianca Doria ha ereditato i possedimenti di famiglia in Irpinia (Avella, Summonte), Molise (Ururi), Lucania (Tursi, Trisaia e Caramola) e Romagna (tenute di Matelica, Castiglione, Sant'Agata e Ruffio, saline di Cervia). A seguito di questo matrimonio, Fabrizio e i suoi discendenti acquisiscono quei possedimenti e il titolo di principi di Avella. Nel titolo di principe di Avella e nell'amministrazione dei beni acquisiti succede a Fabrizio il figlio Aspreno. Nel 1818 Filippo III Colonna muore lasciando tre figlie femmine; pertanto il governo del casato passa al ramo secondogenito, ad Aspreno, il quale mantiene la sua sede a Napoli, così come suo figlio Giovanni Andrea. Negli anni '70 del XIX secolo Giovanni Andrea torna a Roma, dove si sposano i suoi due figli (Marcantonio nel 1875 e Fabrizio nel 1878) e dove muore lui stesso nel 1894.


Soggetti produttori:
Colonna, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Fondo Tursi (sub-fondo / sezione)


Redazione e revisione:
Dommarco Fausta, 2007/06, supervisione della scheda
Gurgo Maria Idria, 2007/06, prima redazione
Petese Lucia, 2017/11, revisione
Scatizzi Piero, 2017/11, rielaborazione


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