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D'Ovidio Francesco

Campobasso 1849 dic. 5 - Napoli 1925 nov. 24

Filologo
Glottologo
Letterato

Intestazioni:
D'Ovidio, Francesco, filologo, glottologo, letterato, (Campobasso, 1849 - Napoli, 1925), SIUSA

Francesco D'Ovidio nacque a Campobasso il 5 dicembre 1849, in una famiglia destinata a dare i natali anche ad un altro illustre scienziato, il matematico Enrico. A partire dal 1858 il giovane Francesco visse a Napoli, dove venne educato e dove si appassionò ben presto agli studi classici. Ottenuta la licenza liceale nel 1866, vinse il concorso per l'ammissione alla Scuola normale di Pisa. Nella città toscana egli fu particolarmente influenzato dall'insegnamento di Alessandro D'Ancona e Domenico Comparetti, interessandosi in particolar modo agli studi filologici e glottologici. In questo campo il D'Ovidio portò infatti a termine nel 1870 la sua tesi di laurea ("Sull'origine dell'unica forma flessionale del nome italiano", Pisa, 1872) e quella di perfezionamento "Sul trattato De vulgari eloquentia" (1874).
Nel frattempo egli intraprendeva la sua carriera di insegnante di latino e greco: nel 1873 fu a Bologna e l'anno successivo al Liceo Parini di Milano. Nel 1876 passò all'insegnamento universitario, andando ad occupare la cattedra di Storia comparata delle lingue e delle letterature neolatine a Napoli. Nella città partenopea il D'Ovidio svolse tutta la sua carriera accademica, insegnando in alcuni periodi anche altre materie, come Grammatica greca e latina e Letteratura italiana. Le ricerche del D'Ovidio si rivolsero in due direzioni principali, quella glottologica e filologico-linguistica e quella più propriamente critica. Nel primo campo vanno ricordate, oltre alle tesi di laurea e perfezionamento prima menzionate, le opere dedicate al Manzoni ("La lingua dei Promessi Sposi nella prima e nella seconda edizione", Napoli, 1880; "Le correzioni ai Promessi Sposi e la questione della lingua", ibid. 1882); la "Grammatik der italienischen Sprache", scritta insieme a W. Meyer Lübke (Strassburg, 1905), poi tradotta in italiano con il titolo "Grammatica storica della lingua e dei dialetti italiani" (Milano, 1906); "Versificazione e arte poetica medioevale" (Milano, 1910); "Studi Romanzi" (Roma, 1912); "Sulla più antica versificazione francese" (Roma, 1920). Come critico, D'Ovidio si occupò particolarmente di Dante ("Studii sulla Divina Commedia", Milano-Palermo 1901; i due volumi di "Nuovi studi danteschi", Milano, 1906 e 1907; "L'ultimo volume dantesco", Roma, 1926) e del prediletto Manzoni ("Manzoni e Cervantes", Napoli, 1885; insieme a L. Sailer, "Discussioni manzoniane", Città di Castello, 1886; "Nuovi studi manzoniani", Milano, 1908). Può dirsi che D'Ovidio appartenne alla scuola storica, anche se si differenziò da alcuni dei suoi maggiori rappresentanti, come Alessandro D'Ancona, perché al rigore filologico della ricerca non univa la sensibilità verso il contesto storico e filosofico, ragioni per cui contro di lui e gran parte della sua opera si accanì la critica del Croce. D'Ovidio ebbe parte attiva, oltre che nella vita accademica, anche in quella intellettuale e politica dell'epoca, soprattutto attraverso la sua assidua collaborazione a quotidiani e riviste - tra l'altro, scrisse sulla "Perseveranza", sul "Corriere della Sera", sul "Giornale d'Italia" e sulla "Nuova Antologia" - e la sua partecipazione ad importanti istituzioni, in primo luogo al Consiglio superiore dell'Istruzione pubblica, di cui fu membro, e all'Accademia dei Lincei, di cui fu presidente dal 1916 al 1920.
Nel 1905 venne anche nominato senatore e in tale veste si attestò su posizioni sostanzialmente conservatrici.
Afflitto sin da giovane da una grave malattia agli occhi, D'Ovidio, ormai cieco, morì a Napoli il 24 novembre del 1925.

Complessi archivistici prodotti:
D'Ovidio Francesco (fondo)


Bibliografia:
Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, vol. 41 (da "Donaggio" a "Dugnani", 1992), sub voce (Dizionario biografico degli italiani)
"Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area pisana", a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Olschki, 2000, pp. 128-130
"Carteggio D'Ovidio", vol. 1 "D'Ovidio - D'Ancona", a cura di F. NASSI, Pisa, Scuola Normale Superiore, 2003
"Carteggio D'Ovidio", vol. "D'Ovidio - Ascoli", a cura di S. LUBELLO, Pisa, Scuola Normale Superiore, in corso di stampa

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Carlucci Paola, prima redazione
Lenzi Marco, revisione
Morotti Laura, 2011/11, rielaborazione


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