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Coccoluto Ferrigni Pietro

Livorno 1836 nov. 15 - 1895 dic. 13

Scrittore
Giornalista
Critico teatrale

Intestazioni:
Coccoluto Ferrigni, Pietro, scrittore, giornalista, critico teatrale, (Livorno 1836 - Firenze 1895), SIUSA

Altre denominazioni:
Ferrigni Pietro

Pietro Coccoluto Ferrigni, nato a Livorno il 15 novembre 1836 da una famiglia di commercianti di origine napoletana, fin dagli anni di scuola presso il Collegio di Santa Caterina a Pisa dette prova di un notevole ingegno e soprattutto di una memoria prodigiosa, qualità che gli permisero di eccellere negli studi tanto da iscriversi assai giovane all'Università di quella città. Passò poi a Siena alla Facoltà di Giurisprudenza, dove si laureò nel 1857. Ancora studente di legge iniziò a occuparsi di giornalismo e in particolare di teatro, e iniziò la sua collaborazione su «L'Arte», foglio di carattere letterario, artistico e teatrale, e dal 1856 su «La Lente», giornale umoristico in cui curava una rubrica di cronache livornesi e che lo vide assumere lo pseudonimo di Yorick, in omaggio al personaggio creato dallo scrittore inglese Laurence Sterne nel secolo XVIII. Già partecipe, nonostante la sua giovane età, degli ambienti liberali di Firenze, città nella quale si era trasferito, fu amico di Celestino Bianchi, allora rappresentante di primo piano del moderatismo toscano e direttore del giornale «Lo Spettatore», al quale Pietro Coccoluto Ferrigni collaborò, ed entrò in contatto, come segretario del comitato fiorentino della Società nazionale, con i più eminenti personaggi del partito liberale. Fu protagonista dei moti cittadini che presero avvio nell'aprile del 1859 come agitatore, scrittore politico e compilatore di bollettini clandestini. Dopo la "rivoluzione pacifica" del 27 aprile, che vide la cacciata del granduca, fu inviato a Siena e Grosseto come segretario di Piero Puccioni, commissario straordinario di quelle due province in nome dell'appena costituito Governo Provvisorio presieduto da Bettino Ricasoli. Successivamente, Coccoluto Ferrigni continuò a essere partecipe del processo risorgimentale italiano: fu segretario nel Ministero della guerra toscano, ufficiale volontario col grado di sottotenente di fanteria nel corpo toscano predisposto per l'esercito franco-italiano: corpo che, dopo la pace di Villafranca, passò sotto il comando del generale Garibaldi, di cui Coccoluto Ferrigni divenne ufficiale d'ordinanza, e poi segretario particolare incaricato di una missione a Torino presso Vittorio Emanuele. Lasciato il servizio si unì pochi mesi dopo alla spedizione dei Mille: rimase ferito a Milazzo nel luglio del 1860 e ottenne la promozione a capitano e la medaglia al valore. Partecipò poi all'intera campagna fino alla battaglia del Volturno, dopo la quale si congedò definitivamente.
Dal luglio del 1861 all'ottobre del 1862 Pietro Coccoluto Ferrigni curò, prima come redattore e quindi come direttore, i cinquanta numeri di una pubblicazione interamente dedicata all'Esposizione italiana del 1861, senza trascurare i suoi precedenti studi, che gli fecero ottenere l'avvocatura nel 1864. Ripresa l'attività di giornalista (dal fronte aveva inviato alcune corrispondenze a «La Nazione»), si trasferì definitivamente a Firenze nel 1869, ed è a partire da questi anni che Yorick iniziò a farsi conoscere da un pubblico sempre più vasto, conquistandosi larga fama per la bravura e la versatilità di scrittore, il vigore di polemista, la vena di umorista arguto e mai volgare. Dall'aprile del 1864 iniziò una regolare collaborazione con «La Nazione», quotidiano nel quale tenne per molti anni una rubrica di cronaca e varia umanità che usciva nell'appendice della domenica. Divenne poi stretto collaboratore di un nuovo quotidiano, «Il Fanfulla», che quasi subito si trasferì a Roma, costringendolo a lunghi soggiorni in quella città.
Fin dai suoi esordi giovanili su «L'Arte», Yorick aveva palesato un notevole interesse per il teatro, e questa sua passione finì per impegnarlo come giornalista, dato che nell'ottobre del 1868 iniziò la sua attività di critico teatrale, con una rassegna settimanale su «La Nazione» che avrebbe tenuto fino al 1883. Tale passione si esplicò anche attraverso la traduzione e la riduzione per le scene italiane di un gran numero di lavori francesi e spagnoli. La competenza acquisita in questo campo fece sì che fosse incaricato dal Ministero della pubblica istruzione di redigere una relazione per la Commissione permanente per le arti drammatiche appositamente istituita nel 1888 e che divenisse, due anni dopo, membro della Commissione ministeriale per la riforma dei concorsi teatrali.
La sua attività di giornalista si esplicò anche attraverso collaborazioni con altri quotidiani e periodici italiani (come «La Gazzetta del Popolo», «Il Giornale Napoletano», la «Nuova Antologia») e stranieri (come la «Neue Freie Presse» di Vienna), nei quali scrisse articoli sui più svariati argomenti, dimostrando sempre padronanza della materia trattata. I suoi articoli cominciarono a essere raccolti in volume. I più famosi sono senza dubbio "Vedi Napoli e poi..." (Napoli 1877), "Su e giù per Firenze" (Firenze 1877), "Passeggiate" (Firenze 1879), "Lungo l'Arno" (Milano 1882). I pezzi dedicati al teatro furono anch'essi pubblicati in volume, ordinati da lui stesso oppure postumi, come "Vent'anni al teatro, I. Il teatro dei burattini" (Firenze 1884), "Vent'anni al teatro, II. La morte di una musa" (Firenze 1885), "Teatro e Governo" (Firenze 1888), "Il teatro di P. Ferrari nella critica di Yorick" (Milano 1922). Altri suoi scritti si configurano come memoriali per le autorità governative e parlamentari, come "La tassa sul macinato", "La pesca del corallo", "La pesca del pesce nel Regno d'Italia".
Dagli anni '80 Pietro Coccoluto Ferrigni iniziò a ridurre la sua attività giornalistica, dedicandosi più che altro a un settimanale di cronaca cittadina, «La Domenica Fiorentina», da lui fondato nel 1888. Gli ultimi anni della sua vita lo videro impegnato come amministratore e segretario dell'industriale livornese G. Bastogi. Morì a Firenze il 13 dicembre 1895.


Soggetti produttori:
Coccoluto Ferrigni Mario, successore
Coccoluto Ferrigni Umberto, successore

Complessi archivistici prodotti:
Ferrigni Pietro (fondo)


Bibliografia:
A. De Gubernatis, "Dizionario biografico degli scrittori contemporanei", Firenze, Le Monnier, 1879-1880, voll. 2, vol. 1 ("A-Lus)", Firenze, Le Monnier, 1879, sub voce
G. Wiquea, "Dizionario di persone e cose livornesi", Livorno, Bastogi, 1976-1985 (pubblicato in dispense come supplemento del periodico "La Canaviglia"), p. 162
Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, vol. 47 (da "Ferrero" a "Filonardi", 1997), sub voce (Dizionario biografico degli italiani)
"Letteratura italiana. Gli autori. Dizionario bio-bibliografico e indici", Torino, Einaudi, 1990-1991, voll. 2, vol. 2 (1991), p. 1842

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Lenzi Marco, revisione
Marucelli Alessandro, prima redazione
Morotti Laura, 2011/11, rielaborazione


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