Medico
Intestazioni:
Comèl , Marcello, medico, (Trieste, 1902 - Pisa, 1995), SIUSA
Marcello Comèl, nato a Trieste nel 1902 da famiglia veneta giuliana, nel 1920 si iscrisse alla facoltà di Medicina di Genova, studiando successivamente a Pisa e Torino, interessandosi in particolare di fisiologia e patologia; ebbe tra i docenti Vittorio Aducco a Pisa, Valentino Grandis a Genova e Amedeo Herlitzka a Torino. Si laureò a Torino nel 1926, con una tesi che vinse il premio Vitalevi, assegnato dalla locale università alla migliore laurea dell'anno. Subito dopo ebbe un incarico presso l'Istituto di Fisiologia torinese dalla Rockfeller Foundation, per gli anni 1927-28. Dal novembre 1928 fu assistente incaricato di Fisiologia all'Università di Milano, nell'istituto diretto da Carlo Foà, e già nel 1929 vi divenne assistente effettivo. Negli anni successivi sviluppò numerosi lavori sperimentali e tenne tra l'altro un corso sistematico di fisiologia cutanea; inoltre frequentò la Clinica dermatologica della stessa università, diretta da Agostino Pasini, divenendovi nel 1931 assistente effettivo. Nel 1933 pubblicò a Milano il trattato "Fisiologia normale e patologica della cute umana", in assoluto il primo testo di fisiologia della pelle ad essere pubblicato; nello stesso anno venne abilitato alla docenza in clinica Dermosifilopatica.
Nel 1938, con alle spalle un già consistente numero di pubblicazioni, ottenne a Modena la cattedra di Clinica dermosifilopatica. Qui, dopo aver riorganizzato la clinica, pose le basi degli studi che dettero origine alla dottrina dermato-cosmetologica, pubblicando tra l'altro lo studio "Princìpi di eudermia" (Brescia, 1939).
Nel corso della Seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca, Comèl e la sua Clinica si impegnarono attivamente nel curare i partigiani feriti o malati in una zona militarmente cruciale, soprattutto tra il 1944 e il 1945, in quando posta nelle immediate retrovie della Linea gotica. Nel 1946 Comèl passò a Pisa, dove rilanciò la locale Clinica, anche qui modernizzandone strutture ed attrezzature, dotando inoltre la scuola di una Biblioteca, intitolata al medico cinquecentesco Santorio Santorio.
In questi anni in particolare la sua scuola si impegnò nella lotta antivenerea, in particolare con la terapia endermica, promossa dallo stesso Marcello Comèl. Dopo aver tenuto corsi di dermatologia in Argentina (1950), nel 1951 ottenne l'incarico di istituire a Pisa una Scuola di specialità in Clinica dermosifilopatica che nei decenni successivi sviluppò considerevolmente gli studi nel settore. Nel 1970 Comèl ottenne un importante riconoscimento, il Ratschow-Gedächtnis-Plachette dal "Curatorium internationale angiologorum" del Congresso internazionale di angiologia.
Nel 1972 lasciò l'Università, continuando però la sua attività scientifica nel Santorianum, organizzazione da lui creata di fatto e che poi divenne un ente morale, denominato Institutio Santoriana - Fondazione Comèl.
Molto intensa fu in generale l'attività di Comèl all'interno di numerose istituzioni, in particolare della Società italiana di angiologia, ma anche del Centro studi D. Giavotto che si occupò tra l'altro di ricerche sull'amuchina, e di altre istituzioni (vedi archivi aggregati). Morì nel 1995 a Pisa.
Nel corso della Seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca, Comèl e la sua Clinica si impegnarono attivamente nel curare i partigiani feriti o malati in una zona militarmente cruciale, soprattutto tra il 1944 e il 1945, in quando posta nelle immediate retrovie della Linea gotica. Nel 1946 Comèl passò a Pisa, dove rilanciò la locale Clinica, anche qui modernizzandone strutture ed attrezzature, dotando inoltre la scuola di una Biblioteca, intitolata al medico cinquecentesco Santorio Santorio.
In questi anni in particolare la sua scuola si impegnò nella lotta antivenerea, in particolare con la terapia endermica, promossa dallo stesso Marcello Comèl. Dopo aver tenuto corsi di dermatologia in Argentina (1950), nel 1951 ottenne l'incarico di istituire a Pisa una Scuola di specialità in Clinica dermosifilopatica che nei decenni successivi sviluppò considerevolmente gli studi nel settore. Nel 1970 Comèl ottenne un importante riconoscimento, il Ratschow-Gedächtnis-Plachette dal "Curatorium internationale angiologorum" del Congresso internazionale di angiologia.
Nel 1972 lasciò l'Università, continuando però la sua attività scientifica nel Santorianum, organizzazione da lui creata di fatto e che poi divenne un ente morale, denominato Institutio Santoriana - Fondazione Comèl.
Molto intensa fu in generale l'attività di Comèl all'interno di numerose istituzioni, in particolare della Società italiana di angiologia, ma anche del Centro studi D. Giavotto che si occupò tra l'altro di ricerche sull'amuchina, e di altre istituzioni (vedi archivi aggregati). Morì nel 1995 a Pisa.
Per saperne di più:
Il fondatore, professor Marcello Comel
Complessi archivistici prodotti:
Comèl Marcello (fondo)
Bibliografia:
"Attività scientifica del prof. Comèl e della scuola dermatologica negli anni 1938-1950", Firenze, Santoriana, 1951
"Ricordo [di Marcello Comèl]", in "Anthologica Medica Santoriana", 1996, n. 1, pp. 1-4
"Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area pisana", a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Olschki, 2000, pp. 98-101
Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, prima redazione
Capannelli Emilio, 2018/9, revisione
Insabato Elisabetta, prima redazione
Morotti Laura, 2018/09, revisione
Rivalta Benedetta, 2018/09, revisione