architetto e urbanista
Intestazioni:
Danielli, Sergio, architetto, (Fermo 1930 - Roma 2011), SIUSA
Si laurea nel 1953 presso la facoltà di architettura di Roma, specializzandosi nel campo della pianificazione territoriale; iscritto all'Albo degli Architetti di Ascoli Piceno e poi all'Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia.
Svolge i primi anni di attività in collaborazione con l'ing. A. Meloni con il quale redige vari progetti soprattutto a carattere residenziale privato e urbanistic, poi F. Gorio e M. Vittorini nel gruppo di progettisti che lavora prima alla stesura del PP, poi alla definizione del quartiere INA-Casa di via Cavedone a Bologna; con gli stessi, e con L. Benevolo, negli stessi anni lavora al progetto del quartiere CEP di Catania. Una collaborazione di prestigio, alimentata dall'amicizia personale con Gorio che rimarrà inalterata fino alla morte di quest'ultimo.
Compie vari viaggi nell'Europa del Nord, tra il 1955 ed il 1959, per conoscere l'architettura dei Maestri che tanto lo hanno interessato durante gli anni da studente. Le sue tappe a Oslo, Stoccolma e Copenhagen sono documentate da numerosi scatti fotografici - una sua grande passione, la fotografia - i cui provini costituiscono parte dei materiali fotografici del fondo.
Nel 1961 ottiene il Premio IN/ARCH Marche con uno dei suoi primi progetti, il Mercato coperto comunale di Fermo (1955-56).
Membro dell'Istituto Nazionale di Urbanistica dal 1966, del Consiglio Superiore tecnico del Ministero delle Poste e Comunicazioni, e di varie commissioni, tra cui la commissione consultiva presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per i problemi inerenti la tutela del patrimonio artistico culturale, le commissioni per la pianificazione scolastica della regione Marche e per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Ascoli Piceno. Ha partecipato a numerosi concorsi ottenendo premi e riconoscimenti e ha redatto svariati progetti sia urbanistici sia di edilizia residenziale, sociale, industriale e turistica, diversi dei quali nella sua regione d'origine, le Marche. Cura importanti progetti sia architettonici (destinati alla collettività, a carattere residenziale, commerciale, ricettivo, industriale, scolastico ed assistenziale) che urbanistici (dai Piani generali agli strumenti attuativi).
Si ricordano: a Fermo (AP) il mercato coperto (1957, premio In/arch 1961), l'Istituto Tecnico (1968), gli edifici Gescal (1975) e il piano particolareggiato del centro storico (1975); sempre nelle Marche la villa Iacobini a S. Elpidio a Mare (AP) (1978) e la villa Stampatori a viale della Vittoria a Porto S. Giorgio (AP) (1980); in altre regioni i quartieri INA Casa a Bologna (con F. Gorio, 1959) e a Catania (1961), l'albergo a Punta del Lago, lago di Vico Ronciglione (1967), il piano regolatore generale di Amelia (TR), i piani urbanistici per il centro urbano di Latina (1975); all'estero il piano particolareggiato di Abuja in Nigeria (1983).
Membro dell'Istituto Nazionale di Urbanistica dal 1966, del Consiglio Superiore tecnico del Ministero delle Poste e Comunicazioni, e di varie commissioni, tra cui la commissione consultiva presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per i problemi inerenti la tutela del patrimonio artistico culturale, le commissioni per la pianificazione scolastica della regione Marche e per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Ascoli Piceno. Ha partecipato a numerosi concorsi ottenendo premi e riconoscimenti e ha redatto svariati progetti sia urbanistici sia di edilizia residenziale, sociale, industriale e turistica, diversi dei quali nella sua regione d'origine, le Marche. Cura importanti progetti sia architettonici (destinati alla collettività, a carattere residenziale, commerciale, ricettivo, industriale, scolastico ed assistenziale) che urbanistici (dai Piani generali agli strumenti attuativi).
Si ricordano: a Fermo (AP) il mercato coperto (1957, premio In/arch 1961), l'Istituto Tecnico (1968), gli edifici Gescal (1975) e il piano particolareggiato del centro storico (1975); sempre nelle Marche la villa Iacobini a S. Elpidio a Mare (AP) (1978) e la villa Stampatori a viale della Vittoria a Porto S. Giorgio (AP) (1980); in altre regioni i quartieri INA Casa a Bologna (con F. Gorio, 1959) e a Catania (1961), l'albergo a Punta del Lago, lago di Vico Ronciglione (1967), il piano regolatore generale di Amelia (TR), i piani urbanistici per il centro urbano di Latina (1975); all'estero il piano particolareggiato di Abuja in Nigeria (1983).
Complessi archivistici prodotti:
Danielli Sergio (fondo)
Bibliografia:
L'architettura negli archivi. Guida agli archivi di architettura nelle Marche, a cura di Antonello Alici e Mauro Tosti Croce, Roma Gangemi 2011 (Archivi e Architettura. Percorsi di ricerca, 1), 202-203
A .M. IPPOLITO, M. PAGNOTTA, Roma costruita. Le vicende, le problematiche e le realizzazioni dell'architettura a Roma dal 1946 al 1981, Roma 1982, 33,57,143,146
P. O. ROSSI, Roma - Guida all'architettura moderna 1909-2000, Bari Laterza, 2000, 185
Redazione e revisione:
Mirante Raffaella, 2006/09/05, prima redazione
Reale Elisabetta, 2019/02/10, revisione