imprenditore
Intestazioni:
Frongia, Albino, imprenditore, (Arbus 1910 - 1999), SIUSA
Albino Frongia nasce a Ingurtosu, un centro minerario di notevole importanza, allora facente parte di una Società mineraria a partecipazione inglese, situato nell'alto Campidanese nel comune di Arbus, in provincia di Cagliari. Passa la sua prima infanzia e compie i primi studi in questo ambiente, che è tra i più avanzati della Sardegna in campo minerario, sia per le tecniche estrattive, che per l'organizzazione del lavoro e le connesse politiche sociali.
Dopo aver completato gli studi superiori ad Iglesias, presso la Regia scuola mineraria, consegue il diploma di geometra a Todi e si laurea in Economia e commercio a Roma.
Viene assunto dalla Società Montecatini ed inizia a lavorare negli impianti estrattivi della miniera di Montevecchio, centro minerario che, in epoca fascista, conosce un periodo di grande sviluppo e subisce un processo di trasformazione ed ammodernamento sul piano tecnologico e dell'organizzazione del lavoro.
Dopo un periodo passato in Trentino, nella miniera di Calceranica, a metà degli anni Trenta, si trasferisce nelle miniere di pirite situate sulle colline metallifere dell'Alto grossetano, dove si distingue per le doti organizzative e per la preparazione tecnica, iniziando una veloce carriera dirigenziale.
A Zavorranno, in Toscana, sposa nel 1939 Serena Seracini, che svolgerà un ruolo di sostegno nella sua vita professionale.
Negli anni Quaranta si sposta in altri settori dell'industria mineraria, strategici nel periodo bellico; lavora, infatti, prima a Boiano in Molise e poi, dal 1942 a Pola, nella zona carbonifera di Arsia. A seguito dell'occupazione militare lascia queste zone grazie all'aiuto e alla protezione di minatori slavi.
Tra il 1944 e il 1947, nell'ambito della riorganizzazione dell'industria mineraria del dopoguerra, ricopre incarichi dirigenziali presso la Società carbonifera sarda. A partire dal 1947 sposta la sua attività prevalentemente nel settore estrattivo della lignite e apre, come direttore di una società privata, una miniera nel Comune di Massa Martana in Umbria. Successivamente assume la direzione della miniera di Vasciano nel Comune di Todi, che continuerà a gestire fino alla fine degli anni Sessanta, quando il settore entrerà in crisi. Durante questo periodo e fino a tutti gli anni Novanta svolge a vario titolo numerosi incarichi organizzativi, dirigenziali e di consulenza presso società estrattive italiane. Queste esperienze, insieme ad una appassionata attività di studio e ricerca, ne hanno fatto uno dei più rinomati esperti di giacimenti minerari dell'Umbria, della Toscana e del Lazio.
Merita, infine, di essere ricordato anche il contributo che Frongia ha profuso, a partire dagli anni Cinquanta, nella costruzione degli edifici della comunità religiosa e del Santuario dell'Amore misericordioso di Collevalenza di Todi.
Muore nel maggio 1999 all'età di 89 anni in seguito ad un incidente automobilistico.
Negli anni Quaranta si sposta in altri settori dell'industria mineraria, strategici nel periodo bellico; lavora, infatti, prima a Boiano in Molise e poi, dal 1942 a Pola, nella zona carbonifera di Arsia. A seguito dell'occupazione militare lascia queste zone grazie all'aiuto e alla protezione di minatori slavi.
Tra il 1944 e il 1947, nell'ambito della riorganizzazione dell'industria mineraria del dopoguerra, ricopre incarichi dirigenziali presso la Società carbonifera sarda. A partire dal 1947 sposta la sua attività prevalentemente nel settore estrattivo della lignite e apre, come direttore di una società privata, una miniera nel Comune di Massa Martana in Umbria. Successivamente assume la direzione della miniera di Vasciano nel Comune di Todi, che continuerà a gestire fino alla fine degli anni Sessanta, quando il settore entrerà in crisi. Durante questo periodo e fino a tutti gli anni Novanta svolge a vario titolo numerosi incarichi organizzativi, dirigenziali e di consulenza presso società estrattive italiane. Queste esperienze, insieme ad una appassionata attività di studio e ricerca, ne hanno fatto uno dei più rinomati esperti di giacimenti minerari dell'Umbria, della Toscana e del Lazio.
Merita, infine, di essere ricordato anche il contributo che Frongia ha profuso, a partire dagli anni Cinquanta, nella costruzione degli edifici della comunità religiosa e del Santuario dell'Amore misericordioso di Collevalenza di Todi.
Muore nel maggio 1999 all'età di 89 anni in seguito ad un incidente automobilistico.
Complessi archivistici prodotti:
Frongia Albino (fondo)
Redazione e revisione:
Santolamazza Rossella, 2007/02/12, revisione
Sargentini Cristiana, 2006/11/10, prima redazione