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Saetti Bruno

Bologna 1902 feb. 21 - Bologna 1984 lug. 10

Artista: pittore

Intestazioni:
Saetti, Bruno, artista, pittore, (Bologna 1902 - Bologna 1984), SIUSA

Saetti nasce nel 1902 da una famiglia di origine contadina a Bologna, dove frequenta negli anni del liceo l'Accademia di Belle Arti: prima i corsi comuni, in seguito i corsi speciali con Augusto Majani, Silverio Montaguti e altri, interessandosi in particolare alla pittura murale e alla scultura, e nel 1924 ottiene il diploma di professore di disegno architettonico. Negli anni seguenti vince il premio Curlandese (per due volte, nel 1926 e nel 1929) e il premio Baruzzi (1929); ottiene la prima mostra personale presso il Cenacolo Francescano Francia (1927) e partecipa alla XVI Biennale di Venezia (1928) finché, nel 1930, vince il concorso per la cattedra di figura disegnata presso il liceo artistico di Venezia, città nella quale si trasferisce. Negli anni successivi all'insegnamento affianca la partecipazione alle Quadriennali di Roma (nel 1939 vince il Primo Premio alla III Quadriennale), alle Biennali di Venezia (nel 1932 e nel 1939 viene invitato con una personale), all'Esposizione Universale di Bruxelles nel 1935, alle Mostre d'Arte italiana di Budapest, Cracovia, Bucarest, Sofia e Zurigo. Nel 1939 gli viene assegnata la cattedra di pittura presso la Reale Accademia di Belle Arti di Venezia; nel 1941 realizza, nei locali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Padova, il grande affresco "Disputa sull'immortalità dell'anima". Continua a presenziare alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia e nel 1944 conosce Carlo Cardazzo, ottenendo una mostra personale alla Galleria del Cavallino di Venezia. Partecipazioni significative degli anni successivi sono alla Mostra d'Arte italiana a Berna del 1946, alle Rassegne internazionali di Goteborg, Madrid, Stoccolma, Tolosa e Uppsala (1949), alla Mostra internazionale d'arte italiana contemporanea presso il Carnegie Institute di Pittsburgh e il Contemporary Italian Paintings di Boston (1950), alla XXVI Biennale di Venezia del 1952 (dove ottiene il 1° premio ex-aequo), alla II Biennale Internazionale d'Arte di San Paolo del Brasile (1953). Nel 1955 ottiene il Premio del Parlamento alla VII Quadriennale di Roma; l'anno successivo vince il Premio Michetti e nel 1959 il Premio del Fiorino. Nel 1961 esegue un grande mosaico denominato "Angeli" per la chiesa di San Giovanni Battista dell'Autostrada del Sole e vince il 1° premio della Rassegna Maggio di Bari; nel 1962 gli è assegnato il Premio internazionale d'Arte sacra alla XXI Biennale di Venezia; nel 1967, con l'opera "Sole sul muro rosso di Dozza" vince il premio al concorso "Muro dipinto di Dozza" e nello stesso anno si reca in Giappone per alcune mostre a Tokyo e Osaka, tenendo alcune lezioni sulla tecnica dell'affresco presso l'Università dell'arte di Tokyo.
Nel 1974 gli viene assegnato il Menhir d'oro, riservato ai maestri dell'arte italiana, per l'anno 1975, e la Galleria Comunale d'Arte moderna di Bologna organizza una grande mostra antologica allestita nelle sale del Museo civico: in questa occasione Saetti dona alla Galleria un importante gruppo di opere. Lo stesso avviene l'anno successivo a Venezia, dove un'ampia rassegna viene allestita nella Sala Napoleonica. Negli ultimi anni di vita non cessa la sua partecipazione ad importanti esposizioni (al centro Olivetti di Parigi; a Los Angeles; a Palazzo Pretorio a Prato con una serie di grandi mosaici); nel 1981 viene inaugurata una grande mostra antologica a Palazzo Strozzi di Firenze, che l'anno successivo si sposta al Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Fra i musei più importanti che ospitano opere di Saetti si ricordano quelli di Bari, Bologna, Firenze, Piacenza, Ravenna, Roma, Torino, Trieste, Udine, Venezia, Amsterdam, Madrid, Varsavia, Zagabria, Zurigo, New York e l'Università d'Arte di Tokyo. Saetti è stato direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1951 al 1956; ha fatto parte, su designazione ministeriale, del Consiglio superiore della Belle Arti ed è stato Presidente dell'Accademia Nazionale di San Luca.
Dagli anni '60 fino alla morte ha vissuto a Montepiano, legando il suo nome a questa località dell'appennino tosco-emiliano in provincia di Prato, divenuta per lui sinonimo non solo di "buen retiro" ma anche luogo di ispirazione e di serenità spirituale.
Saetti si è distinto per la pittura murale e l'uso della tecnica dell'affresco che ha riprodotto nel Novecento con grande consapevolezza storica unita a una autentica vocazione religiosa (si ricorda che era attivissimo sul fronte cattolico, anche con la partecipazione a Mostre tematiche come quella di Arte Sacra e di Arte Sacra per la Casa), i suoi temi più caratteristici sono stati quelli della "Maternità" e dei "Soli", soggetti dai colori caldi, onnipresenti e dominanti anche nei semplici paesaggi.


Complessi archivistici prodotti:
Saetti Bruno (fondo)


Bibliografia:
"Saetti", a cura di Giuseppe Marchiori, Venezia, Edizioni del Cavallino, 1971.
"Saetti", Bologna, Museo civico, 23 novembre-31 dicembre 1974, mostra antologica a cura di Franco Solmi, Bologna, Bora, 1974 (catalogo riprodotto per la "Mostra di Saetti", Venezia, Sala Napoleonica, Piazza S. Marco, 22 febbraio-31 marzo 1975).
Franco Solmi, "Bruno Saetti", collaborazione scientifica di Marilena Pasquali, Bologna, Grafis, 1980.
"Bruno Saetti", Firenze, Palazzo Strozzi, 19 dicembre 1981-31 gennaio 1982, catalogo della mostra a cura di Tommaso Paloscia, Firenze, Salani, 1981.
"Bruno Saetti", Galleria civica d'arte moderna, Palazzo dei Diamanti, 7 febbraio-12 aprile 1982, introduzione di Maria Luisa Frisa, Franco Solmi e Marilena Pasquali, Cento, Arti grafiche Tassinari, 1982.
"Omaggio a Bruno Saetti", Bologna, Galleria Comunale d'Arte Moderna, 16 marzo-30 aprile 1985, testi di Franco Solmi, Marilena Pasquali, Maria Luisa Frisa, Bologna, Grafis, 1985.
"Quegli anni di Montepiano. Bruno Saetti, 1960-1984", catalogo della mostra, Vernio, Oratorio dei Bardi, Casa del mulino, agosto 1986, testi di Tommaso Paloscia, Pier Francesco Listri, Jolena Baldini, Firenze, Il torchio, 1986.
"Bruno Saetti: catalogo generale dell'opera", 1. "Le opere ad olio e affresco", Feltre, Castaldi, 1991, 2. "Le opere a tempera, i disegni, le tecniche miste", a cura di Dino Marangon, 1996, 3. "Le opere grafiche", Venezia, Cavallino, 2005.
"Bruno Saetti", mostra omaggio nel centenario della nascita, Bologna, Galleria d'arte Cinquantasei, 30 novembre 2002-5 febbraio 2003, a cura di Vittorio Sgarbi, Bologna, Edizioni Cinquantasei, 2002.
"Bruno Saetti", mostra omaggio nel ventennale della morte, 18 dicembre 2004-28 marzo 2005, Palazzo Sarcinelli, Città di Conegliano, a cura di Rossana Bossaglia, Bologna, Cinquantasei, 2002 [i.e. 2004].
"Bruno Saetti e Virgilio Guidi, due vite parallele tra Venezia e Bologna", Bologna, Galleria d'arte Cinquantasei, 23 novembre 2013-8 marzo 2014, catalogo a cura di Estemio Serri, saggio critico di Mariastella Margozzi, Bologna, Edizioni Cinquantasei, 2013.
"Nel segno di Saetti. Sentieri d'arte e memorie sulle orme del Maestro", catalogo della mostra di Montepiano, 25 luglio-30 agosto 2015, contributi di Alessia Cecconi e Attilio Maltinti, 2015.

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
D'Olimpio Maria, 5 novembre 2012, rielaborazione
Desideri Fabio, 30 luglio 2015, integrazione successiva
Manghetti Gloria, 1996, prima redazione
Morotti Laura, 2009, revisione


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