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Arbasino Alberto

Voghera (Pavia) 1930 gen. 22 - Milano 2020 mar. 22

Scrittore

Intestazioni:
Arbasino, Alberto, scrittore, (Voghera 1930 - Milano 2020), SIUSA

Altre denominazioni:
Arbasino, Alberto Nino

Nino Alberto Arbasino nasce a Voghera (PV) il 22 gennaio 1930, primo di tre fratelli. Studia al Regio Liceo-Ginnasio Severino Grattoni di Voghera e nel 1948 si iscrive alla Facoltà di Medicina di Pavia che abbandona nel 1951 per la Facoltà di Giurisprudenza. Nel luglio 1955 si laurea in legge all'Università Statale di Milano con Roberto Ago, del quale diviene assistente alla cattedra di Diritto internazionale. Abbandona definitivamente la carriera universitaria nel 1965. Nel dicembre 1955 viene pubblicato su «Paragone» il suo primo racconto, "Distesa d'estate", che poi sarebbe confluito nel libro d'esordio "Le piccole vacanze" edito nel 1957 da Einaudi. A partire dal 1955 inizia anche la propria carriera di giornalista inizialmente su «L'illustrazione italiana», poi su periodici, quotidiani e riviste nazionali come «Tempo Presente», «Il Mondo», «Settimo giorno», «Il Verri», «il Caffè», «il Giorno», «Nuovi Argomenti» e «L'Espresso». È stato redattore del «Corriere della Sera» dal 1967 e dal 1976 ha collaborato con «La Repubblica».
Nel 1959 pubblica con l'editore Feltrinelli, nella collana «Biblioteca di letteratura» diretta da Giorgio Bassani, la raccolta di racconti "L'anonimo lombardo", che riunisce, tra gli altri, i racconti de "Le piccole vacanze", poi ripubblicati nel 1966 e nel 1973. L'anno successivo esce "Parigi, o cara" che riunisce i reportages culturali usciti su varie riviste. Nel 1963 pubblica con Feltrinelli il suo primo romanzo, "Fratelli d'Italia", poi completamente riscritto in altre occasioni, fino al 1993.
Dal 3 all'8 ottobre 1963 partecipa a Palermo, presso l'hotel Zagarella, al congresso degli scrittori neo-avanguardisti, che, sotto l'egida di Luciano Anceschi, vede poi la nascita del "Gruppo 63", di cui Arbasino è stato uno maggiori esponenti.
Del 1968 "Off-off" e il pamphlet-inchiesta "Due orfanelle: Venezia e Firenze", mentre nel 1969 appare "Super-Eliogabalo". Nel 1971 pubblica, sempre con Feltrinelli, il volume di saggi "Sessanta posizioni" e un'edizione accresciuta de "Le piccole vacanze". Nel 1972 esce nei «Supercoralli» di Einaudi "La bella di Lodi", edito a puntate nel 1960 su «Il Mondo» e da cui nel 1961 Arbasino avrebbe tratto un film con la regia di Mario Missiroli. Nel 1977 conduce su Rai2 il programma "Match". Tra le altre numerose pubblicazioni segnaliamo anche "Amate sponde!" (1974), "Un paese senza" (1980), "Trans-Pacific Express" (1981), "Matinée. Un concerto di poesia" (1983), "Il Meraviglioso, anzi" (1985), "La caduta dei tiranni" (1990), "Lettere da Londra" (1997), "Paesaggi italiani con zombi" (1998), "Le Muse a Los Angeles" (2000), "Rap!" (2001), "Rap 2" (2002), "Dall'Ellade a Bisanzio" (2006). Nel 2008 presso Adelphi esce il saggio omaggio sull'opera di Gadda, "L'ingegnere in blu", il cui titolo era nato dal noto articolo generazionale "I nipotini dell'ingegnere e il gatto di casa Feo" pubblicato alla fine degli anni Cinquanta su «Il Verri».
Nel 2008 pubblica anche "La vita bassa" seguito da "America amore" (2011), "Pensieri selvaggi a Buenos Aires" (2012), "Ritratti italiani" (2014), "Ritratti e immagini" (2016).
Muore a Milano il 22 marzo 2020.


Complessi archivistici prodotti:
Arbasino Alberto (fondo)


Bibliografia:
Maria Luisa Vecchi, "Alberto Arbasino", Firenze, La nuova Italia, 1980 («il castoro»).
Alberto Arbasino, "Romanzi e racconti", 2 voll. a cura di Raffaele Manica, Milano, Mondadori, 2009-2010 («i meridiani»).
Michele Masneri, "Stile Alberto", Macerata, Quodlibet, 2021.
"Arbasino. A-Z", a cura di Andrea Cortellessa, Milano, Electa, 2023.

Redazione e revisione:
Borgia Claudia, 2020/05/21, revisione
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 2023/12/20, integrazione successiva
Fabrizzi Marta, 2021/10/28, rielaborazione
Morotti Laura, 2009/05/12, prima redazione


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