Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Persone » Soggetto produttore - Persona

Bianchi Bandinelli Ranuccio

Siena 1900 feb. 19 - Roma 1975 gen. 17

Professore universitario
Direttore dell'Istituto Gramsci

Intestazioni:
Bianchi Bandinelli, Ranuccio, archeologo, critico d'arte, (Siena 1900 - Roma 1975), SIUSA

Ranuccio Bianchi Bandinelli nacque da una famiglia di antica nobiltà locale: il padre Mario era stato per molti anni sindaco della città e la madre Margherita Ottilie von Korn era di origini viennesi e morì giovanissima. Egli mostrò assai precocemente uno spiccato interesse per il mondo antico, si laureò in Lettere a Roma nel 1923 con una tesi su Chiusi etrusca, pubblicata due anni più tardi sulla rivista "Monumenti Antichi dei Lincei" con il titolo "Clusium. Ricerche archeologiche e topografiche su Chiusi e il suo territorio in età etrusca". Il suo percorso di ricerca proseguì nel settore degli studi etruscologici con una serie di contributi apparsi su varie riviste verso la metà degli anni Venti, poi il suo campo di indagine si estese a tutto il mondo delle antichità classiche. A partire dal 1928, Bianchi Bandinelli si accostò alla filosofia di Benedetto Croce, scelta determinante per i successivi sviluppi del suo lavoro scientifico. Nel 1929, egli assunse la cattedra di Archeologia presso l'Università di Cagliari, nel 1931 passò all'Università olandese di Groningen e poi a Pisa (1934-1938); dopo aver rifiutato la direzione della Scuola Archeologica Italiana di Atene passò all'Università di Firenze, dove insegnò dal 1939 al 1943. Risale ai primi anni Trenta la pubblicazione di alcuni articoli, a cominciare da "Archeologia e critica d'arte" apparso su "La Nuova Italia", che confluirono nella raccolta "Storicità dell'arte classica" del 1943. Nel 1935 contribuì alla fondazione della rivista "Critica d'Arte" che terminò le sue pubblicazioni nel 1942 e per la quale curò l'organizzazione editoriale e la redazione di fondamentali contributi. Sulle pagine della rivista ebbe modo di svolgere una polemica sulla teoria della "struttura" applicata alla critica d'arte ed elaborata da Guido Kaschnitz-Weinberg a partire dall'opera di Alois Riegl. Dal 1945 al 1948 diresse la rivista "Società". Il suo personale percorso politico da iniziali posizioni ispirate alla tradizione del liberalismo lo condusse ad abbracciare l'ideologia comunista, finendo per aderire fin dal 1944 al PCI e per entrare in seguito a far parte del suo Comitato centrale; istanze marxiste si possono cogliere anche nel campo dell'attività scientifica di Bianchi Bandinelli. Dal 1945 al 1947, egli fu direttore generale delle Antichità e Belle Arti e in questa veste promosse la ricostruzione dei monumenti danneggiati dalla guerra e il recupero delle opere esportate illecitamente. Successivamente, egli riprese l'insegnamento, dapprima presso l'Università di Cagliari (1947-1950), poi a Firenze (1950-1957) e infine a Roma (1957-1964), dove giunse poco dopo l'uscita del suo volume "Organicità ed astrazione" pubblicato nel 1956. A Roma, fu anche direttore della Scuola nazionale di Archeologia e membro del Consiglio superiore delle Antichità e Belle Arti (1959-1963). Del 1961 è l'uscita di una seconda raccolta di pubblicazioni apparse nel periodo 1944-1960 ("Archeologia e cultura") in cui vengono dibattuti alcuni importanti problemi relativi alla storia dell'arte antica, come il rapporto tra la pittura ellenistica e quella romana e la continuità della forma artistica "classica" nel tardo antico.
Bianchi Bandinelli lasciò l'insegnamento nel 1964 e tre anni dopo assunse la direzione della rivista "Dialoghi di Archeologia". Risale alla fine degli anni Cinquanta e agli inizi del decennio successivo il suo decisivo contributo alle imprese editoriali dell'"Enciclopedia dell'Arte Antica Classica e Orientale" (di cui curò, in particolare, le voci relative all'arte etrusca, greca e romana) e della Biblioteca storica dell'Antichità. Nello stesso periodo, egli prese parte attiva nell'organizzazione di una serie di incontri di studio, come il convegno su "La Persia e il mondo greco-romano" (Roma 1965) tenuto nell'ambito delle attività dell'Accademia dei Lincei di cui era socio dal 1947, e quello su "Tardo antico e alto Medioevo" (Roma 1967). Sul piano dell'impegno politico, nel corso dei primi anni Settanta, Bianchi Bandinelli si adoperò per il decentramento dell'amministrazione dei beni culturali alle Regioni e prese parte a numerosi convegni sulla riforma dell'amministrazione delle Antichità e Belle Arti; tra il 1957 e il 1970 fu direttore dell'Istituto Gramsci. Oltre alla ingente produzione saggistica e di carattere puramente scientifico, di Ranuccio Bianchi Bandinelli rimane un'opera di taglio autobiografico ("Dal Diario di un borghese") pubblicata nel 1962 e più volte ristampata. Una raccolta di suoi scritti è apparsa postuma nel 1978 ("Dall'Ellenismo al Medioevo"). Il suo decisivo contributo allo studio dell'archeologia e dell'arte antica nel secolo XX, riconosciuto a livello internazionale, è stato celebrato con il conferimento di numerosi titoli e onorificenze.


Complessi archivistici prodotti:
Bianchi Bandinelli Ranuccio (fondo)
Bianchi Bandinelli Ranuccio (fondo)
Bianchi Bandinelli Ranuccio (fondo)


Bibliografia:
Bianchi Bandinelli Ranuccio, Ricordi e giovanili errori, "Belfagor", 20, 1965, pp. 480-482
Barbanera Marcello, Ranuccio Bianchi Bandinelli. Biografia ed epistolario di un grande archeologo, Milano, Skira, 2003
Ranuccio Bianchi Bandinelli e il suo mondo, catalogo alla mostra a cura di M. Barbanera, Bari, Edipuglia, 2000
Bianchi Bandinelli Ranuccio, Dal diario di un borghese e altri scritti, Milano, Il Saggiatore, 1962
Adorno Francesco, "Ricordo di Ranuccio Bianchi Bandinelli", in Filosofia e cultura. Per Eugenio Garin. 2., a cura di M. Ciliberto, C. Vasoli, Roma, Editori riuniti, 1991, pp. 811-818
Bonacasa Nicola, Ricordo di Ranuccio Bianchi Bandinelli, Università di Palermo. Istituto di Archeologia, Palermo 1975
L'occhio dell'archeologo. Ranuccio Bianchi Bandinelli nella Siena del primo '900, catalogo della mostra a cura di M. Barbanera, Silvana, Cinisello Balsamo, 2009

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Mazzolai Daniele, prima redazione
Mineo Leonardo, prima redazione
Romanelli Rita, 2009/09/09, rielaborazione


icona top