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Cetica Aurelio

Marciano della Chiana (AR) 1903 giu. 25 - Firenze 1984

architetto

Intestazioni:
Cetica, Aurelio, architetto, (Marciano della Chiana 1903 - Firenze 1984), SIUSA

Aurelio Cetica si trasferì a Firenze dalla provincia aretina per frequentare l'Accademia di Belle Arti dove, nel 1926, conseguì il diploma di Professore architetto. Con la nascita della Scuola Superiore di Architettura diventò assistente di Raffaello Brizzi e poi incaricato per l'insegnamento di Elementi di Composizione, impegno che mantenne fino ai primi anni '60. I primi impegni professionali furono la partecipazione a vari concorsi pubblici, indetti dal governo fascista a livello nazionale e internazionale. Nel 1929 ottenne il secondo premio al Concorso per la facciata della Misericordia di Firenze, in collaborazione con Enrico Miniati e Giovanni Masini, e ricevette la menzione onorevole alla Competizione Internazionale per il Faro alla memoria di Cristoforo Colombo nella Repubblica Dominicana. Partecipò, inoltre, ai concorsi per lo Stadio di Lucca, per la facciata del Palazzo Comunale di Grosseto e per la Casa della GIL di Lucca.
Con i concorsi per i piani regolatori delle città di Arezzo (1929), Faenza (1930) e Perugia (1932), Cetica si avvicinò alla disciplina urbanistica, sviluppando una visione globale dell'organismo urbano, caratterizzata da un'attenzione maggiore alle relazioni fra le varie parti della città che alle singole qualità architettoniche. Nel 1932 realizzò alcuni padiglioni balneari a Viareggio, nell'ambito di un progetto di rinnovamento della località turistica a cui lavorarono anche Giovanni Michelucci, Pier Niccolò Berardi e altri progettisti. In questo periodo ricevette una serie di incarichi da parte di enti pubblici locali e nazionali: fra il 1931 e il 1932 fu responsabile della parte architettonica nella ristrutturazione del Teatro Comunale Vittorio Emanuele II di Firenze, curata dall'ingegnere comunale Alessandro Giuntoli, e fra il 1934 e il 1935 progettò la casa fiorentina della GIL insieme all'ing. Fiorenzo De Reggi, inaugurata nel 1938.
Nel 1936 assunse l'incarico di architetto avventizio presso l'Ufficio del Piano Regolatore di Firenze, ottenendo anche una segnalazione di merito per il lavoro svolto nel 1937, anno in cui partecipò al Primo Congresso Nazionale di Urbanistica di Roma ed espose le proprie considerazioni sui temi di Urbanistica coloniale e Regolamento edilizio. Nel 1939 lasciò l'incarico per dedicarsi alla direzione dei lavori per la nuova sede della Scuola Centrale dei Reali Carabinieri di Firenze, situata fra Via Parini (oggi Via S. Caterina da Siena) e Piazza Stazione.
Accanto agli incarichi pubblici Cetica progettò diversi villini ed edifici per abitazioni in varie zone di Firenze, da via Modena a Viale Morgagni, a via Vittorio Emanuele II, alla via Senese.
Nel dopoguerra, come altri professionisti, venne assorbito dalle necessità della Ricostruzione, sia a livello urbanistico che edilizio. Nel 1945 fu incaricato del Piano di ricostruzione di Arezzo, nel 1946 di quello di Borgo San Lorenzo, lavorò al Piano Regolatore di Lucca, con Raffaello Brizzi, e fece parte della commissione di studio per la compilazione Piano Regolatore Generale di Arezzo, insieme agli ingegneri Cassi e Mercantini.
Notevole fu l'impegno nel campo dell'edilizia popolare: nei primi anni '50 realizzò una serie di case economiche nella zona di Novoli in collaborazione con Domenico Cardini e Rodolfo Raspollini; con gli stessi architetti progettò, poco dopo, una parte delle cosiddette Case Minime di Rovezzano, alle quali lavorarono anche Emilio Isotta e Corinna Bartolini. Fra il 1955 e il 1960 si occupò, con il figlio Pier Angelo, della lottizzazione dell'area posta a Ovest della Manifattura Tabacchi, dove vennero realizzati alloggi popolari - per conto dell'Istituto di Edilizia Popolare e Popolarissima (IEPP) - e altri edifici per abitazioni e negozi, con la creazione di nuove strade intorno a via Tartini (via Pergolesi, via Boito).
Numerosi sono i suoi interventi anche nella zona dell'aretino, dove era nato: fra il 1960 e il 1963 realizzò, con il figlio, la Scuola Media Femminile Piero della Francesca ad Arezzo; a partire dal 1966 si occupò, sempre con il figlio, del Piano Intercomunale della Val di Chiana, che riguardava i comuni di Marciano della Chiana, Lucignano e Foiano della Chiana.
Molti lavori di Cetica si hanno poi nell'ambito dell'architettura religiosa, a partire dalla nuova chiesa Madre della Divina Provvidenza a Firenze, iniziata subito dopo la guerra e consacrata nel 1959. Dal 1946 intervenne a più riprese nell'ampliamento del Collegio La Querce dei Padri Barnabiti, sulle colline di Firenze, per i quali seguì anche la sistemazione della Villa San Paolo, ad esso adiacente (1961) e progettò lo Studentato di via dei Bosconi a Fiesole, poi non realizzato (1968). Per la stessa congregazione curò la ristrutturazione del Reale Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, presso Torino (1962-1964) e del Collegio Antonio Denza di Napoli. Per i Missionari del Sacro Cuore realizzò, insieme al figlio Pierangelo, il complesso parrocchiale di Nostra Signora del Sacro Cuore, in via E. Poggi a Firenze, con annesso pensionato per studenti; per le Figlie del Sacro Cuore di Gesù curò gli interventi nell'Istituto Scolastico di via della Piazzola. Si ricordano, inoltre, la sede fiorentina del Centro Studi della CISL in via della Piazzola (1959), la Scuola Media di via S. Silvestro a Prato (1964-1965) e varie lottizzazioni nei comuni di Barberino di Mugello e Firenzuola per l'Immobiliare Citerna, insieme al figlio (1965-1970).


Complessi archivistici prodotti:
Cetica Aurelio (fondo)


Bibliografia:
A. CETICA, L’architettura di Piazza Signoria e il suo insegnamento, in «Firenze», X, dicembre 1941
A. CETICA, Lo sviluppo urbanistico di Firenze dal 1856 a oggi, in «Firenze», giugno 1937
A. CETICA, Un architetto in giro per Firenze, in «Firenze», X, settembre 1941
BONAFEDE MARIA ELISABETTA, La scuola fiorentina fra le due guerre. Genesi, figure e contributi nella scuola architettonica europea, Firenze, Print & Service, 1993
C. RIGHINi, Aurelio Cetica: un architetto a Firenze fra le due guerre, tesi di laurea, Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, a.a. 1990-1991, relatore prof. Carlo Cresti
Guida agli archivi di architetti e ingegneri del Novecento in Toscana, a cura di E. INSABATO, C. GHELLI, Firenze, Edifir, 2007, 120-125 (C. Ghelli)

Redazione e revisione:
Ghelli Cecilia, 2010/01/03, prima redazione


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