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Sclavo Achille

Alessandria 1861 - Siena 1930 giu. 2

igienista

Intestazioni:
Sclavo, Achille, igienista, biologo, imprenditore, (Alessandria 1861 - Siena 1930), SIUSA

Nato ad Alessandria nel 1861, Achille Sclavo studiò presso il liceo classico dei padri Scolopi a Savona e si laureò in Medicina a Torino nel luglio 1886. Nel corso dell’anno accademico successivo venne nominato assistente straordinario nell’Istituto di Farmacologia diretto dal prof. Piero Giacosa. Nel 1987 seguì a Roma il maestro Luigi Pagliani presso i laboratori della Direzione generale di sanità, nel gruppo di lavoro voluto da Francesco Crispi per la riorganizzazione della politica sanitaria nazionale. Nel 1892 Sclavo fu nominato direttore del Laboratorio batteriologico di sanità e docente di Batteriologia presso la Scuola superiore d’igiene, dove lavorò alla preparazione del siero antidifterico. Dedicandosi alla ricerca microbiologica, egli scoprì inoltre negli anni seguenti il siero contro il carbonchio ematico. Nel corso dell’anno accademico 1892-1893 conseguì presso l’Ateneo torinese la libera docenza in Igiene. Quando nel 1896 venne soppressa la Direzione di sanità, Sclavo ebbe la nomina a professore incaricato per l’insegnamento di Igiene a Siena e la carica di direttore del Laboratorio d’igiene, incarico quest’ultimo che mantenne fino al 1918. Vincitore di concorso, fu chiamato sempre nel 1896 quale professore straordinario a Sassari, rientrando come ordinario a Siena nel marzo 1903. In quest’anno gli venne conferito dall’Accademia di medicina di Torino il Premio Riberi per lo studio Sullo stato presente della sieroterapia carbonchiosa, pubblicato nella «Rivista d’Igiene e Sanità Pubblica». Nel 1912 gli fu conferito dal Ministero dell’Interno il titolo di cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Nel 1904 fondò l’“Istituto Siero e Vaccino Produttore” nella sua villetta di campagna alla periferia di Siena, avviando una florida impresa legata all’indotto universitario. Già nel 1913 l’Istituto pubblicava un «Bollettino Trimestrale», ma l’attività si sviluppò principalmente durante la Prima guerra mondiale, quando venne aumentata la produzione industriale dei sieri e dei vaccini batterici, soprattutto contro tifo e colera. In qualità d’igienista, a Siena Sclavo intervenne nella realizzazione d’importanti opere pubbliche: l’acquedotto del Vivo per rifornire la città di acqua potabile, una moderna rete di fognature, lo stabilimento per i bagni pubblici cittadini con annessi ambulatori e laboratori, innovazioni che a suo giudizio conferirono "a Siena il primato della salubrità fra le città italiane". Achille Sclavo fu rettore dell’Università di Siena dal 1914 al 1917. Tra il 1915 e il 1916 fu nominato direttore della Scuola di sanità militare di Firenze, dove in particolare organizzò corsi in batteriologia e profilassi antitubercolare. Trasferito a Firenze nel 1918 a coprire la cattedra di Igiene presso l’Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento, fece parte della commissione costituita dal Governo per studiare i provvedimenti utili al passaggio dallo stato di guerra a quello di pace in riferimento alle questioni d’igiene sociale. Nel 1919 ottenne il titolo di professore emerito; nel 1921 partecipò alla nascita dell’Associazione nazionale degli igienisti italiani. Nell’ottobre 1924 tornò nell’Ateneo senese dove coprì ancora il ruolo di rettore tra il 1924 e il 1926 e tra il 1927 e il 1929. Nel 1926 venne nominato dal Governo francese "officier de l’instruction publique", onoreficenza che andò ad aggiungersi alle medaglie d’oro dei benemeriti della salute pubblica e dei benemeriti dell’istruzione popolare, nonché alla medaglia d’argento dei benemeriti della CRI. Ancora nel 1926 gli fu conferita l’onoreficenza di grande ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia. Nel 1929 sostenne la nascita dell’Associazione “Amici dell’Università di Siena” promotrice di corsi di lingua e cultura per stranieri, dai quali sarebbe sorta la Scuola di lingua e cultura italiana per stranieri poi Università per stranieri di Siena. Achille Sclavo morì il 2 giugno 1930, lasciando la moglie Eugenia Pertusio e tre figlie (Maria Teresa, Rosalia e Matilde), mentre due figli maschi erano deceduti prematuramente. Uno di questi, Eugenio, laureato in Medicina, era stato suo collaboratore all’Istituto sieroterapico fino al 1928. Tra i suoi numerosi scritti d’ambito scientifico ricordiamo alcune monografie, che già dai titoli illustrano chiaramente l’attività sperimentale e l’impatto sociale di quanto studiato da Sclavo: "Dell’analisi degli alcool sotto il riguardo igienico", Roma 1891; "Di alcune nuove proprietà dello spirillo colerigeno di Koch", Roma 1892; "Di alcune differenze esistenti fra gli spirilli del colera isolati in diverse epidemie", Roma 1892; "La difterite in Italia", Roma 1894; "Sulla preparazione del siero anticarbonchioso", Roma 1895; "L’igiene ed i mezzi per attuarla", Torino 1897; "I pavimenti delle case ed i tappeti in rapporto alla sottrazione del calore e alle condizioni igieniche degli ambienti", Torino 1897; "La sieroterapia del carbonchio esterno dell’uomo. Considerazioni cliniche e ricerche sperimentali", Torino 1899; "L’igiene in Italia negli ultimi venti anni", Siena 1909; "L’igiene e le ferrovie italiane", Firenze 1909; "Lo stato attuale della questione dei sanatori", Firenze 1910; "La campagna antimalarica in Sardegna nel 1911", Firenze 1912; "Sul problema della fognatura in Puglia con speciale riguardo alla degenerazione biologica delle acque di fogna", Siena 1912; "I diritti dell’igiene", Siena 1913; "Igiene ed edilizia scolastica", Siena 1914; "Elementi di igiene per il soldato", Milano 1915; "Istruzioni popolari per combattere le mosche", Siena 1928. Tra i contributi relativi alla sua attività quale rettore dell’Ateneo di Siena ricordiamo i discorsi tenuti in occasione delle inaugurazioni degli anni accademici, dal titolo convenzionale "Per la solenne inaugurazione degli Studi. Relazione del Rettore Prof. A. Sclavo" (editi nell’«Annuario Accademico» relativo agli anni 1916-1917, 1924-1925 e 1925-1926, Siena 1917, 1925 e 1926), nonché l’interessante "Discorso inaugurale" pronunciato, alla presenza del senatore Giovanni Gentile in occasione dell’inaugurazione dei corsi estivi di lingua e cultura per stranieri dell’anno 1928 (edito in "Scuola di lingua e cultura per stranieri di Siena", "Archivio storico e Annuario Accademico (1917-1975). Inventario, documenti, vicende storiche", a cura di S. Moscadelli, M.C. Peccianti, Siena [1985], pp. 64-66).

Complessi archivistici prodotti:
Sclavo Achille (fondo)


Bibliografia:
"La vita e l’opera di Achille Sclavo", Siena, Tipografia Istituto sieroterapico vaccinogeno toscano, 1949

Redazione e revisione:
Battente Saverio, 2009/06, prima redazione
Capannelli Emilio, revisione
Maggi Stefano, 2009/06, prima redazione
Morotti Laura, 2010/01, rielaborazione


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