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Tremelloni Roberto

Milano 1900 ott. 30 - Brunico (Bolzano) 1987 set. 8

Economista
Politico, 1922 -
Antifascista
Ministro, 1946 - 1972

Intestazioni:
Tremelloni, Roberto, economista, politico, antifascista, ministro, (Milano 1900 - Brunico 1987), SIUSA

Roberto Tremelloni, nato a Milano il 30 ottobre 1900, economista, iniziò il suo impegno politico nel 1922, con l’adesione al Partito socialista unitario di Turati e Matteotti. Negli anni seguenti, si segnalò per l’impegno antifascista, al fianco di Carlo Rosselli e dei sindacalisti riformisti, collaborando alla pubblicazione di «Quarto stato», dell’organo della Cgdl «Battaglie sindacali» e de «La giustizia», periodico del Partito socialista unitario. Caduto il regime fascista, fu eletto all’Assemblea costituente (1946) come socialista; ma nel 1947 aderì al Partito socialdemocratico, sorto dalla scissione di palazzo Barberini sotto la guida di Saragat, del cui indirizzo di politica economica divenne il più autorevole ispiratore.
Cinque volte deputato, tra il 1946 e il 1972, nella circoscrizione milanese, fu ministro dell’Industria nel quarto governo De Gasperi; per la Cooperazione economica europea nel quinto governo De Gasperi; delle Finanze nel governo Scelba; del Tesoro nel quarto governo Fanfani; ancora delle Finanze nel primo e nel secondo governo Moro; della Difesa nel terzo governo Moro. Presidente del Comitato interministeriale per la ricostruzione, rappresentante dell’Italia alla conferenza di Parigi per il varo del piano Marshall e nell’Oece (1947-48), egli fu assertore della necessità di un piano economico, che consentisse di utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione dagli Stati Uniti con l’”European recovery program”. A tal fine, elaborò per conto del governo il Piano quadriennale (1948-51).
Competenza economica e sensibilità sociale lo indussero a proporre e dirigere l’importante Inchiesta parlamentare sulla disoccupazione (1952) e, successivamente, a farsi promotore dell’Inchiesta sulle limitazioni della concorrenza (1961-63), da lui stesso presieduta.
Nella sua città, Milano, si distinse non solo per l’attività parlamentare e di governo, ma anche per la gestione, dal 1951 al 1962, dell’Azienda elettrica milanese (Aem).

Complessi archivistici prodotti:
Tremelloni Roberto (fondo)


Bibliografia:
"Storia dell’industria italiana contemporanea, 1: Dalla fine del Settecento all’unità italiana", Torino, Einaudi, 1947
"Storia recente dell’industria italiana", Milano, Garzanti, 1956
"A sinistra c’è posto per la libertà", Firenze, Istituto di studi socialisti, [1963]
"L’Italia in una economia aperta", Milano, Garzanti, 1963.
"I deputati e senatori del quinto parlamento repubblicano", Roma, La Navicella, 1968, pp. 417-18
G. Averardi, "I socialisti democratici. Da palazzo Barberini alla costituente socialista", Roma, Ed. di Corrispondenza socialista, 1971 e Milano, SugarCo, 1977
Gli ex parlamentari della Repubblica, Roma, La Navicella, 1985, pp. 836-37
A. G. Casanova, "Roberto Tremelloni", in "Il Parlamento italiano, 1861-1988", 15.: "1948-1949. De Gasperi e la scelta occidentale", Milano, Nuova CEI, 1991, pp. 437-38

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, 2010, rielaborazione
Muzzi Giuseppe, 2010, prima redazione


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