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Serrati Giacinto Menotti

Spotorno (Savona) 1872 nov. 25 - Asso (Como) 1926 mag. 10

Politico

Intestazioni:
Serrati, Giacinto Menotti, politico, giornalista, antifascista, (Spotorno 1872 - Asso 1926), SIUSA

Giacomo Menotti Serrati nacque a Spotorno (Savona) il 25 novembre 1872. Abbandonati gli studi, nel 1892 fu tra i fondatori della prima Lega socialista di Oneglia e collaboratore della rivista «Lotta di classe». Nel 1893 si trasferì a Milano, dove operò come propagandista e pubblicista. Colpito da vari arresti e processi, si rifugiò a Marsiglia. Espulso dalla Francia, si imbarcò per il Madagascar. Stabilitosi nel 1899 in Svizzera, riprese l'attività di organizzatore e propagandista tra gli emigrati italiani. Eletto nel maggio 1910 segretario dell'Unione socialista di lingua italiana, ne guidò la trasformazione in Partito socialista italiano in Svizzera. Nel 1902, accettò la carica offertagli da Dino Rondani di direttore del settimanale «Il Proletario» di New York. Coinvolto in un oscuro episodio nel quale era rimasto ucciso un anarchico, nel 1904 fece ritorno in Svizzera, dove tornò alla direzione del PSIS e dell'«Avvenire del lavoratore». Nel 1911 tornò in Italia, assumendo la segreteria della Camera del lavoro di Oneglia e la direzione de «La Lima». Nel 1912 si trasferì a Venezia come segretario della Camera del lavoro e direttore del «Secolo nuovo». Nel 1914 fu eletto membro della direzione del PSI e nel novembre fu chiamato alla direzione dell'«Avanti!». Partecipò come membro della delegazione italiana alla conferenza di Zimmerwald del settembre 1915 ed alla seconda conferenza di Kienthal nel 1917, maturando il suo avvicinamento alle posizioni di Lenin. Accusato di tradimento per la partecipazione ai moti di Torino e condannato a tre anni e mezzo di carcere, tornò in libertà nel febbraio 1919. Attraverso l'«Avanti!» e la nuova rivista «Comunismo», sostenne l'adesione del PSI all'Internazionale comunista. Nel 1922 rappresentò, insieme a Maffi, Garruccio, Romita e Tonetti, il PSI al IV Congresso del Komintern. Nel 1923 fu arrestato e liberato dopo alcuni mesi di carcere. Nel 1924 aderì al Partito comunista d'Italia. Eletto membro del Comitato centrale, si occupò del lavoro sindacale del partito e della direzione di "Sindacato rosso". Nell'aprile 1926 Togliatti gli affidò l'incarico di rappresentare il Comitato esecutivo del Komintern alla conferenza del Partito comunista portoghese. Morì ad Asso (Co) il 10 maggio 1926.

Complessi archivistici prodotti:
Serrati Giacinto Menotti (fondo)


Bibliografia:
T. Detti, "Serrati e la formazione del Partito comunista italiano. Storia della frazione terzinternazionalistica", Roma, Editori riuniti, 1972
"Dizionario biografico del movimento operaio italiano 1853-1943", a cura di F. Andreucci, T. Detti, 6 voll., Roma, Editori Riuniti, 1975-1978, vol. IV, pp. 615-629

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, rielaborazione
Rava Daniela, 1996, prima redazione


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