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Camerini Eugenio Salomone

Ancona 1811 lug. 13 - Milano 1875 mar. 1

Letterato, giornalista

Intestazioni:
Camerini, Eugenio, letterato, giornalista, (Ancona, 1811 - Milano, 1875), SIUSA

Nacque ad Ancona il 13 luglio 1811 col nome di Salomone (da lui cambiato in Eugenio quando lasciò definitivamente la città natale) da Isacco e Fortunata Levi. Nella città natale compì i suoi primi studi letterari privatamente, essendogli preclusa la frequenza della scuola pubblica per motivi razziali, sotto Ciriaco Pio Martini e Pietro Orlandi. Fra il 1830 ed il 1833 fu dapprima a Napoli, dove incontrò Basilio Puoti, poi a Pisa dove studiò, senza laurearsi, legge e fisica. Il suo esordio letterario avvenne nel 1837 con la pubblicazione di un saggio sui versi del Petrarca, cui seguì la curatela di edizioni di autori minori del Cinquecento. La morte di due fratelli lo costrinse ad occuparsi della ditta commerciale creata dal padre che versava in una notevole difficoltà finanziaria. Dopo il definitivo dissesto familiare, che lo costrinse addirittura alla vendita del proprio fondo librario, dal 1847 tornò ad occuparsi di letteratura ed iniziò la sua attività di pubblicista collaborando al giornale patriottico «Il Piceno» di Ancona, con contributi di analisi politica di chiara ispirazione giobertiana ma anche con analisi letterarie (una prima raccolta dei suoi scritti giornalistici si trova in “Profili letterari”, Firenze, Barbera, 1870). Abbandonata definitivamente Ancona, dal 1848 fu dapprima a Firenze, dove collaborò a «Il Nazionale» e poi a Torino (1850-1859) schierato nelle fila dei seguaci di Massimo D’Azeglio. Tra le tante collaborazioni avviate, le cose migliori che scrisse occuparono le colonne de «Il Crepuscolo» di Carlo Tenca, dedicandosi alla rubrica “Corrispondenze letterarie dal Piemonte”, vera e propria cronaca attenta a tutti gli aspetti della vita culturale della regione. Trasferitosi a Milano dal 1860 al 1864 fu redattore letterario de «La Perseveranza» e segretario dell’Accademia scientifico-letteraria di Milano, da cui si dimise per contrasti nel 1873. Le sua prima impresa letteraria fu la creazione della collana “Biblioteca rara” per l’editore Daelli (1862-1865) cui seguì la direzione della ben nota “Biblioteca classica economica” per Sonzogno (dal 1873), che contribuì con notevole successo alla diffusione di molti classici latini e greci, oltre a Dante di cui Camerini fu studioso e commentatore. La sua attività di critico letterario fu meno significativa: egli fu ostile al realismo contemporaneo alla Flaubert e Baudelaire, ma incapace di sostenere un’organica poetica alternativa. La stessa simpatia per la scapigliatura va letta nel segno del suo assiduo interesse per gli irregolari del Cinquecento. Notevole fu invece il suo impegno nella diffusione e nello studio della letteratura straniera contemporanea, in particolare americana e inglese, con approfondimenti su Dickens e Poe. Morì a Milano il 1 marzo 1875.

Complessi archivistici prodotti:
Camerini Eugenio (fondo)


Bibliografia:
Massarani Tullio, "Eugenio Camerini, I suoi studi e i suoi tempi", Firenze, Le Monnier, 1877
Strocchi Teresa, "Eugenio Camerini. La sua vita e i suoi studi", Faenza, Lega, 1920
Zoncada Angelo, "La vita e l’opera di Eugenio Camerini", Pavia, Tip. Cooperativa, 1924
Zoncada Angelo, "Salomone Eugenio Camerini (Studio critico-biografico)", Pesaro, La Poligrafica, 1927
Del Vecchio Gina, "Eugenio Camerini", Firenze, 1936
Palermo A., "Eugenio Camerini", in "Dizionario biografico degli italiani", vol. XVII, pp. 187-188
Jannuzzi Lina, "Eugenio Camerini. Dieci anni di vita letteraria in Piemonte (1850-1859)", Roma, Bulzoni, 1977

Redazione e revisione:
Baglioni Roberto, 2011/07/25, prima redazione
Capannelli Emilio, revisione


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