Dalla metà degli anni Sessanta riceve incarichi pubblici, come il progetto per la palestra e gli impianti polisportivi di Mossa (1966-70), il ponte sul fiume Isonzo presso Gradisca d'Isonzo (1972, in collaborazione). L'attività di strutturista si intensifica e numerosi sono gli edifici eseguiti negli anni Sessanta. Tra i più importanti si evidenziano la palestra di Lucinico (1971), il nuovo Municipio di Villesse (1971), i restauri del Tempio Israelitico di Gorizia (1979) e del castello di Gradisca d'Isonzo (1979), il nuovo Municipio di Maiano del Friuli (1980), la sede della Cassa rurale di Lucinico (1981). In collaborazione con gli architetti Giorgio Picotti e Mariateresa Grusovin realizza il condominio "Italia" e l'edificio in Corso Italia 119, al posto della casa Bolaffio (1988). Tra i lavori più recenti si ricordano le strutture per il consolidamento del tiburio del Duomo di Cividale (1993) e per i teatri di Gradisca d'Isonzo (1990) e di Gorizia (1990-93). Muore a Gorizia nel 2020.