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Boghen Conigliani Emma

Venezia 1866 mag. 7 - Roma 1956

Scrittrice
Saggista
Giornalista
Insegnante: liceo

Intestazioni:
Boghen Conigliani, Emma, scrittrice, saggista, giornalista, insegnante: liceo, (Venezia 1866 - Roma 1956), SIUSA

Nacque a Venezia in una famiglia di ottima cultura e istruzione, ereditate per antica tradizione e rinnovate nel clima di partecipazione alle neonate istituzioni unitarie. Il padre, Guglielmo Boghen, era un orefice e incisore di origine ungherese, la madre, Ernesta Pirena, proveniva da una famiglia ebrea di Ferrara, mentre Felice Boghen - il fratello di Emma - è stato un compositore e didatta musicale di discreta fama e le donne di famiglia non sono state da meno nel farsi strada in campi, come quelli dell'istruzione e della pubblicistica periodica, tipicamente maschili: la sorella Isa Boghen Cavalieri si è distinta nel giornalismo, mentre Emma ha lasciato il suo sigillo come insegnante in scuole femminili e come prolifica scrittrice e giornalista. Ha infatti speso il suo impegno, prestato con determinazione, tra le fila della stampa legata al nascente movimento femminista, oltre a scrivere negli organi della comunità ebraica italiana: quindi doppiamente coinvolta nella lotta per l'emancipazione, come donna e come appartenente a una minoranza che solo con il nuovo stato nazionale aveva ottenuto riconoscimento e parità. Tra le testate in cui è apparso il suo nome segnaliamo per l'appunto quelle de «Il vessillo israelitico» e di «Vita femminile». Anche il sodalizio con il marito Federico Conigliani è stato all'insegna di un alto profilo culturale e Guglielmina e Nerina, le figlie della coppia (che ha avuto un terzo figlio, Mario), sono state a loro volta delle valide insegnanti.
Emma Boghen Conigliani ha pubblicato numerosi titoli sotto le insegne di vari generi e argomenti. Prima di tutto ha dato alle stampe una serie di antologie scolastiche e edizioni di testi e storie letterarie curate per gli studenti delle scuole superiori, titoli dove la storia della letteratura italiana è affrontata dalle origini all'età moderna (tomi più volte ristampati come autentici longseller), mentre libri sempre rivolti a un pubblico di studenti, in particolare per quello di genere femminile (la Boghen Conigliani ha retto la cattedra di letteratura italiana in varie sedi della Regia scuola normale femminile superiore, spostandosi tra Ascoli Piceno, Ancona, Udine, Napoli, Brescia, Bologna e Firenze), sono quelli dedicati monograficamente ai più grandi autori della letteratura italiana, come Dante, Boccaccio, Petrarca e poi Gozzi, Parini, Foscolo, Leopardi, Mazzini. Nella sua ricca bibliografia compaiono anche testi scritti per l'infanzia ("Racconti semplici", 1891; "Contro la sorte. Romanzo per i giovanetti", 1901), prove narrative ("Rose di macchia", 1893; "Nella vita. Novelle", 1896), edizioni e commenti a classici e testi di scrittori passati ("La Divina Commedia, scene e figure", 1894; "Pamela nubile, commentata ad uso delle scuole", 1902), saggi musicali ("Le origini del melodramma", 1896), di critica letteraria ("Studi letterari", 1897), in bilico tra resoconto storico-letterario e saggio di costume ("La donna nella vita e nelle opere di Giacomo Leopardi", 1898), o che affrontano un tema sui generis come quello dell'umorismo (come per esempio il testo della conferenza del 1902 su "l'umorismo in Italia", che fa parte di una serie di letture tenute a Brescia presso la locale scuola femminile), oltre a traduzioni dal francese, dal tedesco e dall'inglese. Le leggi razziali e il pregiudizio antisemita non hanno risparmiato Emma, il cui nome compare nella famigerata lista di proscrizione di intellettuali ebrei circolata alla fine degli anni Trenta, insieme a quello di molte altre donne accusate di monopolizzare l'educazione della gioventù. Di lì a poco le persecuzioni razziali, a cui la famiglia Boghen è scampata rocambolescamente.
L'impegno profuso da Emma Boghen Conigliani negli studi letterari e nell'ambiente scolastico sono stati più volte oggetto di riconoscimento. A questo proposito si segnala la sua nomina nel 1902 - singolare se consideriamo l'epoca di riferimento e il fatto che sia stata concessa a una donna - a socia corrispondente della Deputazione di Storia Patria per le Marche, in virtù degli studi su Leopardi da lei presentati nel 1898 al Concorso degli Studi Leopardiani promosso dalla deputazione stessa; poco tempo dopo è seguito il conferimento della Medaglia d'Oro per i benemeriti dell'Istruzione popolare, sancito con R. Decreto del 5 febbraio 1903.


Per saperne di più:
Emma Boghen Conigliani - Voce di "Emma Boghen Conigliani" della risorsa on line "Enciclopedia delle donne"

Complessi archivistici prodotti:
Boghen Conigliani Emma (fondo)


Bibliografia:
Monica Miniati, "Le «emancipate». Le donne ebree in Italia nel 19° e 20° secolo", prefazione di Mario Toscano, Roma, Viella, 2008, p. 136-41, passim.
Cristina Gragnani, "Istanza didattica, emancipazionismo e biografismo tardo ottocentesco: Emma Boghen Conigliani critica letteraria", in Ombretta Frau, Cristina Gragnani, "Sottoboschi letterari. Sei «case studies» fra Otto e Novecento. Mara Antelling, Emma Boghen Conigliani, Evelyn, Anna Franchi, Jolanda, Flavia Steno", Firenze, Firenze University Press, 2011, p. 29-54.
Cristina Gragnani, "Emma Boghen Conigliani", in "Scrittrici italiane dell'Otto e Novecento. Le interviste impossibili", a cura di Hervé A. Cavallera e Walter Scancarello, Pontedera, Bibliografia e Informazione, 2013, p. 203-219.
Monica Miniati, "Più che italiana. Un profilo biografico di Emma Boghen Conigliani", in "Vicino al focolare e oltre. Spazi pubblici e privati, fisici e virtuali della donna ebrea in Italia (secc. XV-XX)", Ferrara, 18-19 novembre 2014, atti del convegno a cura di Laura Graziani Secchieri, Firenze, Giuntina, 2015, p. 333-350.
Loredana Magazzeni, "Emma Boghen Conigliani: docente e pioniera della critica letteraria fra Ottocento e Novecento", in "Mujeres de letras: pioneras en el arte, el ensayismo y la educación", a cura di Gloria Ríos Guardiola, Belén Hernández González, Encarna Esteban Bernabé, Murcia, Región de Murcia, 2016, p. 1207-1218.

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 15 gennaio 2015, integrazione successiva
Desideri Fabio, 3 novembre 2011, prima redazione
Spaccasassi Ambra, 13 novembre 2019, integrazione successiva


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