Ingegnere, inventore, saggista
Intestazioni:
Ciocca, Gaetano, ingegnere, (Pavia 1882 - Pavia 1966), SIUSA
Si laurea in ingegneria industriale nel 1904 e lavora per l’Ansaldo a Cornigliano Ligure. Assume il ruolo di ingegnere capo dell'ufficio tecnico delle Officine elettro-ferroviarie e, in seguito, della ditta Carminati & Toselli. Dal 1911 al 1915 svolge la libera professione a Milano nel settore degli impianti ferroviari ed elettromeccanici. Nel dopoguerra lavora a Milano come ingegnere libero professionista e svolge attività di perito tecnico. E' segretario della sezione milanese dell'Associazione nazionale ingegneri liberi professionisti. Nel 1922 inizia lo studio di una "strada guidata", progetto costantemente perfezionato e revisionato nel corso della sua vita, relativo al trasporto a mezzo di trazione su gomma su una sorta di binario in cemento a senso unico. In più occasioni tenta di realizzare il progetto su larga scala, anche all'estero, senza però una attuazione concreta.
Nel 1930 è incaricato dalla Fiat di Torino di progettare e dirigere la costruzione di uno stabilimento alla periferia di Mosca per la produzione di cuscinetti, di cui segue i lavori direttamente nel Paese sovietico.
Nel 1933 in Italia collabora con la rivista "Quadrante" e pubblica il saggio "Giudizio sul bolscevismo" sulla sua permanenza in URSS, ottenendo grande successo di critica e una positiva recensione di Mussolini sul "Popolo d'Italia". Nel 1934 viaggia negli Stati Uniti, spinto da indagini sulla struttura sociale e produttiva della civiltà moderna, confluite nel 1936 nel libro "Economia di massa", con prefazione di Bompiani.
Elabora nuove tecniche costruttive per strutture prefabbricate per l'edilizia abitativa popolare, ovvero "edilizia rurale" e nel campo della zootecnia per razionalizzare gli impianti e aumentare il rendimento.
Grande comunicatore e benvisto da Mussolini, partecipa a convegni e conferenze illustrando le sue teorie costruttive. Collabora con gli architetti milanesi che gravitano attorno a "Quadrante", G. L. Banfi, L. Belgiojoso, E. Peressutti e R. Rogers, alla stesura del piano regolatore di Pavia (1933-1934) e, nell'anno successivo, al concorso per la progettazione della sede della "Mostra della Civiltà italica" per l'E42 di Roma, ottenendo il secondo premio.
Tra il 1936 e il 1937 è volontario in Africa nella campagna d'Etiopia come maggiore e comandante di Genio divisionale, distinguendosi nella soluzione di problemi logistici, infrastrutturali ed urbanistici.
Rientra in Italia e risiede prevalentemente a Roma. Nel 1939 pubblica il saggio "La strada guidata".
Nello stesso periodo è impegnato nella campagna di bonifica nel Pavese, con la realizzazione di canalizzazioni e drenaggi.
Nel 1942 collabora con la rivista di Alberto Mondadori "Tempo" pubblicando articoli sulla società moderna. Durante la guerra collabora con i partigiani piemontesi e il comando alleato. Nel dopoguerra fa parte del Comitato organizzatore del Convegno nazionale per la ricostruzione edilizia di Milano. Dal 1947 partecipa a lavori di ricostruzione post-bellica in Piemonte. Secondo il modello Ciocca vengono realizzati villaggi prefabbricati a Novara, a Pavia, a Vigevano e a Cesate nel Milanese.
Negli anni Cinquanta realizza il complesso "Palazzo lido sport" di Milano ed è incaricato del piano regolatore generale di Vigevano.
Innumerevoli nel corso della sua esistenza i brevetti tecnici legalmente depositati.
Dal 1954 collabora a "Il Giornale dell'ingegnere". Negli anni Sessanta, si ritira nel paese d'origine Garlasco. Rilevante dal punto di vista professionale il rapporto di reciproca stima tra Ciocca e P. M. Bardi, collaboratore della Galleria d'arte Il Milione di Milano e direttore con M. Bontempelli della rivista "Quadrante". Altra collaborazione proficua dal punto di vista professionale è quella con V. Bompiani. Tra gli architetti è in relazione in particolare con E. Nathan Rogers, con l'architetto G. Terragni e con G. Ponti.
Negli ultimi anni della sua vita lavora al saggio "La chiara scienza” senza però riuscire ad ultimarlo.
Elabora nuove tecniche costruttive per strutture prefabbricate per l'edilizia abitativa popolare, ovvero "edilizia rurale" e nel campo della zootecnia per razionalizzare gli impianti e aumentare il rendimento.
Grande comunicatore e benvisto da Mussolini, partecipa a convegni e conferenze illustrando le sue teorie costruttive. Collabora con gli architetti milanesi che gravitano attorno a "Quadrante", G. L. Banfi, L. Belgiojoso, E. Peressutti e R. Rogers, alla stesura del piano regolatore di Pavia (1933-1934) e, nell'anno successivo, al concorso per la progettazione della sede della "Mostra della Civiltà italica" per l'E42 di Roma, ottenendo il secondo premio.
Tra il 1936 e il 1937 è volontario in Africa nella campagna d'Etiopia come maggiore e comandante di Genio divisionale, distinguendosi nella soluzione di problemi logistici, infrastrutturali ed urbanistici.
Rientra in Italia e risiede prevalentemente a Roma. Nel 1939 pubblica il saggio "La strada guidata".
Nello stesso periodo è impegnato nella campagna di bonifica nel Pavese, con la realizzazione di canalizzazioni e drenaggi.
Nel 1942 collabora con la rivista di Alberto Mondadori "Tempo" pubblicando articoli sulla società moderna. Durante la guerra collabora con i partigiani piemontesi e il comando alleato. Nel dopoguerra fa parte del Comitato organizzatore del Convegno nazionale per la ricostruzione edilizia di Milano. Dal 1947 partecipa a lavori di ricostruzione post-bellica in Piemonte. Secondo il modello Ciocca vengono realizzati villaggi prefabbricati a Novara, a Pavia, a Vigevano e a Cesate nel Milanese.
Negli anni Cinquanta realizza il complesso "Palazzo lido sport" di Milano ed è incaricato del piano regolatore generale di Vigevano.
Innumerevoli nel corso della sua esistenza i brevetti tecnici legalmente depositati.
Dal 1954 collabora a "Il Giornale dell'ingegnere". Negli anni Sessanta, si ritira nel paese d'origine Garlasco. Rilevante dal punto di vista professionale il rapporto di reciproca stima tra Ciocca e P. M. Bardi, collaboratore della Galleria d'arte Il Milione di Milano e direttore con M. Bontempelli della rivista "Quadrante". Altra collaborazione proficua dal punto di vista professionale è quella con V. Bompiani. Tra gli architetti è in relazione in particolare con E. Nathan Rogers, con l'architetto G. Terragni e con G. Ponti.
Negli ultimi anni della sua vita lavora al saggio "La chiara scienza” senza però riuscire ad ultimarlo.
Complessi archivistici prodotti:
Ciocca Gaetano (fondo)
Bibliografia:
Schnapp, J.T. (a cura di), "Gaetano Ciocca. Costruttore, inventore, agricoltore, scrittore". Milano: Skira, 2000
Redazione e revisione:
Donati Stefania, 2002, prima redazione