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Chemello Ferruccio

Sestri Levante (La Spezia) 1862 ott. 4 - Montecchio Maggiore (Vicenza) 1943 set. 16

architetto

Intestazioni:
Chemello, Ferruccio, architetto, (Sestri Levante 1862 - Montecchio Maggiore 1943), SIUSA

Frequenta le scuole inferiori in Liguria e completa la sua formazione a Padova diplomandosi nel 1881 in perito agrimensore.
L'anno successivo è assunto presso l'Ufficio del Genio civile di Vicenza. Nel 1883 accetta la cattedra di disegno geometrico offertogli dalla scuola popolare di Disegno Plastica della Accademia Olimpica di Vicenza, mantenendo l'incarico per un anno.
A partire dal 1892 inizia la sua collaborazione come disegnatore con gli ingegneri Carlo e Giovanni Letter di Schio, attività che gli permette di avere i primi contatti con gli esponenti delle famiglie imprenditoriali Rossi, Conte e Dal Brun, suoi futuri committenti. Nel 1901 abbandona l'incarico presso il Genio civile e conclude il tirocinio presso lo studio Letter.
Determinante per la sua affermazione professionale l'incontro con il conte Sforza della Torre che gli commissiona i primi lavori: la cappella Gallatino Capretti nel cimitero monumentale di Milano (1896-1897), la chiesa di Torre dei Roveri di Bergamo (1895-1905), alcuni interventi nella villa Cricoli a Vicenza (1900-1905) e il progetto per il piano regolatore di Torre dei Roveri (1907-1910).
Partecipa anche a numerosi concorsi di architettura: nel 1893 gli viene assegnato il primo premio nel concorso Curladense di architettura indetto dall'Accademia di Belle Arti di Bologna, mentre nel 1898 riceve una menzione per i progetti presentati ai concorsi per il Lazzaretto di Mestre e per il nuovo cimitero di Monza.
Dal 1905 al 1911 è membro della Commissione esaminatrice dei progetti per i nuovi edifici scolastici cittadini assieme ad altre autorevoli personalità vicentine. Fa parte inoltre della Commissione conservatrice dei monumenti di Vicenza.
Nel 1911 inoltra al Ministero della Pubblica Istruzione la domanda per il conferimento del diploma di architetto ed ingegnere, che gli viene conferito con decreto regio del 12 novembre 1911.
Negli anni della maturità si occupa principalmente di edilizia sacra, ricevendo, sotto l'episcopato di mons. Ferdinando Ridolfi (1911-1936) l'incarico di architetto ufficiale della Curia vicentina insieme con il veneziano Vincenzo Rinaldi.
A causa della guerra fu costretto ad abbandonare Vicenza per stabilirsi a Montecchio Maggiore, dove si spegne il 16 settembre 1943 all'età di 81 anni.
L'opera che gli conferisce maggior prestigio è la realizzazione del Teatro civico di Schio (1909). La progettazione e la realizzazione dell'Ossario del Pasubio, inaugurato nel 1926, lo consacra alla fama di progettista patriottico. Riveste notevole interesse anche l'Albergo Dolomiti al Pian delle Fugazze in collaborazione con l'ing. Giovanni Letter (1900-1904). Nel campo dell'edilizia sacra l'opera più importante è la chiesa di Piazzola sul Brenta (1909-1934).


Complessi archivistici prodotti:
Chemello Ferruccio (fondo)


Bibliografia:
L. CORTI, Ferruccio Chemello (1862 - 1943). Architetto legato alla committenza religiosa. Tesi di Laurea. Università degli studi di Venezia, Facoltà di Architettura, Anno accademico 2002 - 2003
M. MARTINI, L'architetto della Val Leogra: Ferruccio Chemello (1862-1943), in "Sentieri culturali in Val Leogra", (10) 2010, pp. 179-208, pp. 179-207
L. CECCHETTO - A- MANEA SCAPIN, Ferruccio Chemello architetto vicentino, in "Itinerari SBS. Semestrale del sistema bibliotecario di Schio", A. II/III 2-3 (luglio 1985),, pp. 20-24

Redazione e revisione:
Tommasi Cristina, 2014, revisione
Zacchilli Ilaria, 2013/06/19, prima redazione


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