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Bigongiari Piero

Navacchio (Pisa) 1914 ott. 15 - Firenze 1997 ott. 7

Poeta
Letterato

Intestazioni:
Bigongiari, Piero, poeta, letterato, (Navacchio 1914 - Firenze 1997), SIUSA

Piero Bigongiari nacque a Navacchio (Pisa) da Alfredo, ferroviere originario di Livorno, ed Elvira Noccioli il 15 ottobre 1914. In seguito al lavoro del padre, visse in diverse zone della Toscana: a Pescia, dove frequentò le scuole elementari, a Grosseto dove studiò al ginnasio finché, nel 1925, non si trasferì a Pistoia dove studiò al liceo Forteguerri e più tardi frequentò la facoltà di Lettere all'Università di Firenze dove si laureò nel 1936 con Attilio Momigliano discutendo una tesi su Giacomo Leopardi, pubblicata l'anno seguente da Le Monnier. A Firenze, dove abitò in Piazza Cavalleggeri 2, frequentò il circolo creatosi intorno al caffè delle Giubbe Rosse ed ebbe modo di conoscere Mario Luzi, Carlo Bo, Alessandro Parronchi, Vasco Pratolini, studenti come lui all'Università e inoltre, fra gli altri, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Carlo Emilio Gadda, Elio Vittorini, e di entrare a far parte del movimento culturale della terza generazione poetica italiana, conosciuta come Ermetismo, che avrebbe contribuito alla rifondazione della lingua poetica italiana su modelli europei. Altri luoghi in cui abitò e frequentò e che lasciarono tracce nella sua poesia sono: Grosseto, Lucca, Forte dei Marmi, Barberino di Mugello. Fu poeta e saggista, collaborò negli anni Trenta e Quaranta a "Letteratura" e "Campo di Marte", alla rivista fondata da Curzio Malaparte, "Prospettive". Fino al 1960 fu redattore di "Paragone" letteratura. Scrisse volumi di studi e saggi, portando avanti in Italia la concezione del critico come scrittore, fra linguistica e filosofia, teoria letteraria e letteratura comparata. Professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea dal 1965 al 1984 presso la facoltà di Magistero dell'Università di Firenze, nel 1977 dette vita alla rivista di studi interdisciplinari "Paradigma". Studioso e scopritore del Seicento fiorentino, la sua collezione d'arte con oltre 50 opere, è conservata presso l'Antico Palazzo dei Vescovi, sede della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia. Si sposò nel 1942 con Donatella Carena (da cui ebbe il figlio Lorenzo) e nel 1952 con Elena Ajazzi Mancini (da cui ebbe il figlio Luca). Come poeta pubblicò 14 libri di poesie, fra cui "La figlia di Babilonia" (1942), "Le mura di Pistoia" (1958), "Stato di cose" (1968), "Antimateria" (1972), "Col dito in terra" (1984), "Dove finiscono le tracce" (1996). Altre raccolte sono state pubblicate postume. Come saggista pubblicò circa 20 libri, fra cui: "L'elaborazione della lirica leopardiana" (1937), "Studi" (1946), "Il senso della lirica italiana" (1952), "La poesia come funzione simbolica del linguaggio" (1972), "Poesia italiana del Novecento" in 2 Tomi, (1980-81), "Il Seicento fiorentino" (1975), "Dal Barocco all'informale" (1980), "L'evento immobile" (1986). Dal 1949 al 1966 curò l'edizione italiana di tutta l'opera di Joseph Conrad per Bompiani. Morì a Firenze il 7 ottobre del 1997.

Complessi archivistici prodotti:
Bigongiari Piero (fondo)


Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Gelli Simona, 2014/08, prima redazione
Giovannini Alessandra, 2014/08, revisione
Iacuzzi Paolo Fabrizio, 2014/08, revisione
Morotti Laura, 2014/09, rielaborazione


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