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Gardella Ignazio

Milano 1905 mar. 30 - Oleggio (Novara) 1999 mar. 15

architetto

Intestazioni:
Gardella, Ignazio, architetto, (Milano 1905 - Oleggio 1999), SIUSA

Ignazio Gardella nasce il 30 marzo 1905 a Milano, dove consegue la laurea in Ingegneria nel 1930, avviandosi alla professione presso lo studio di ingegneria fondato dal padre Arnaldo, sempre a Milano. Sin dagli esordi della lunga e prolifica attività aderisce alle istanze del razionalismo. Tra le principali opere degli anni Trenta meritano di essere ricordati l'ampliamento di Villa Borletti a Milano (1936) e il dispensario antitubercolare di Alessandria (1938). Nel 1949 consegue la laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia, dove a partire dal 1950 intraprende la carriera universitaria, che si protrae sino al 1975. Nel dopoguerra partecipa attivamente al dibattito architettonico: membro del MSA (Movimento di studi per l'architettura), nel 1947 partecipa al primo congresso dell'INU (Istituto nazionale di urbanistica) e tra il 1952 e il 1956 dirige a Venezia, insieme ad Alberto Samonà, Franco Albini e Ernesto N. Rogers, la scuola estiva dei CIAM (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne); inoltre fa parte della delegazione italiana all'ultimo congresso dei CIAM a Otterlo (1959). Tra le realizzazione del secondo dopoguerra vi sono alcuni capi d'opera come la casa per impiegati Borsalino ad Alessandria (1952), la Galleria d'arte contemporanea a Milano (1953), la casa d'abitazione alle Zattere a Venezia e la Mensa Olivetti a Ivrea (con Roberto Guiducci, entrambe del 1958), gli uffici della Alfa Romeo ad Arese (1972), il Monumento ai caduti della lotta partigiana e di piazza della Loggia a Brescia (1984, 1988), il nuovo Teatro Carlo Felice a Genova (con Aldo Rossi e Fabio Reinhardt, 1990). Ignazio Gardella muore a Oleggio il 15 marzo 1999.
La vicenda progettuale del Monumento ai caduti della lotta partigiana e di piazza della Loggia a Brescia, realizzato nel viale d'accesso del cimitero Vantiniano, ha inizio sul finire degli anni Settanta. Il monumento è infatti l'esito di un concorso a inviti e a partecipazione libera bandito dall'amministrazione comunale nel 1979, a distanza di cinque anni dalla strage di piazza della Loggia, con l'obiettivo di "celebrare unitariamente i motivi ideali che animarono la lotta per la liberazione dal fascismo e per la libertà civile e nazionale e quelli che alimentano la coscienza democratica ed antifascista dell'Italia nata dalla Resistenza". Conclusosi nella primavera del 1980, il concorso vede partecipare tra gli altri gli scultori Andrea Cascella, Pietro Consagra, Lorenzo Guerrini e Giò Pomodoro, gli architetti Luciano Baldessari, Ignazio Gardella, Vittorio Gregotti, Ettore Sottsass e Gino Valle, oltre a Carlo Scarpa, già autore della stele in marmo eretta nel 1976 in piazza della Loggia in memoria delle vittime della strage. A partire dal 28 maggio 1980 i progetti presentati al concorso vengono esposti a Brescia, nelle sale dell'Associazione artisti bresciani, affinché i cittadini possano prenderne visione ed esprimere un proprio parere. Al termine della mostra, come previsto dal bando di concorso, è convocata a esaminare i progetti una commissione giudicatrice, composta tra gli altri da Mario De Micheli, Cesare De Seta, Vittorio Fagone, Piercarlo Santini e dal soprintendente ai Beni architettonici e archeologici Gaetano Zamboni; il primo premio viene assegnato al lavoro di Ignazio Gardella. Si tratta, come ricorda lo stesso architetto, di un "recinto architettonico a pianta di triangolo rettangolo che isola, nell'area alberata all'interno del cimitero Vantiniano, uno spazio sacrale e commemorativo". Il 28 maggio del 1984, nel decennale della strage, il monumento viene inaugurato non senza polemiche, sia per la tardiva realizzazione sia per le difficoltà incontrate nel redigere l'elenco dei partigiani caduti. Tra il 1988 e il 1989 Gardella si occupa del completamento del progetto, proponendo due cippi di segnalazione nei vialetti di accesso al monumento e il progetto delle tombe per la sepoltura delle spoglie dei partigiani negli giardini alberati posti di fronte all'ingresso del cimitero Vantiniano.


Complessi archivistici prodotti:
Gardella Ignazio - Monumento ai caduti di Brescia (fondo)


Bibliografia:
I. GARDELLA, Concorso a Brescia per il monumento ai caduti della lotta partigiana e alle vittime di Piazza della Loggia. [Relazione di progetto], in Controspazio, nn. 1-6, gennaio-dicembre 1980, pp. 192-193, pp. 192-193
A. SAMONÀ, Ignazio Gardella e il professionismo italiano, Officina Edizioni, Roma, 1981, pp. 62-63, 246, pp. 62-63, 246
Ignazio Gardella, a cura di M. PORTA, Etas Libri, Milano, 1985, pp. 172-177, 227
M. ZARDINI, Il recinto del ricordo, in Casabella, n. 516, settembre 1985, 38-39, pp. 38-39
P. ZERMANI, Ignazio Gardella, Laterza, Roma-Bari, 1991

Redazione e revisione:
Triunveri Elena, 2014/10/07, prima redazione


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