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Banfi Antonio

Vimercate (Monza e Brianza) 1886 set. 30 - Milano 1957 lug. 22

filosofo

Intestazioni:
Banfi, Antonio, filosofo, (Vimercate 1886 - Milano 1957), SIUSA

Antonio Banfi nacque a Vimercate, in provincia di Milano, e svolse i suoi studi liceali a Mantova, dove frequentò il Liceo Virgilio. Nel 1904 si iscrisse alla facoltà di lettere della Regia Accademia scientifico-letteraria di Milano, laureandosi nel 1908, con una monografia su Francesco da Barberino. Insegnò all'Istituto Cavalli-Conti di Milano e contemporaneamente proseguì con grande determinazione gli studi di filosofia; il 29 gennaio 1910 prese la seconda laurea in filosofia, discutendo con Martinetti una tesi intitolata: Saggi critici della filosofia della contingenza, contenente tre monografie sul pensiero di Boutroux, Renouvier e Bergson.
Con la borsa di studio attribuita dall'Istituto Franchetti di Mantova ai laureati meritevoli, Banfi decise di andare in Germania e di iscriversi, alla facoltà di filosofia della Friedrich Wilhelms Universität di Berlino.
Nella primavera del 1911 ritornò in Italia e partecipò a vari concorsi, ottenendo una supplenza di Filosofia prima a Lanciano, in seguito ad Urbino; per molti anni assunse diversi incarichi in varie sedi scolastiche. Durante la guerra, riformato al servizio di leva, si continuò a dedicare all'insegnamento e, per la penuria di insegnanti richiamati al fronte, oltre alla sua cattedra fu costretto a ricoprire più di un incarico; solo agli inizi dell'ultimo anno venne aggregato come soldato semplice all'ufficio annonario della Prefettura di Alessandria. Nei primi anni del dopoguerra Banfi, pur non militando nel movimento socialista, assunse in modo molto deciso posizioni di sinistra e partecipò, come iscritto alla Camera del Lavoro, all'organizzazione della cultura popolare, diventando in poco tempo una delle personalità più in vista del mondo culturale democratico alessandrino; venne nominato anche direttore della biblioteca di Alessandria, da cui fu in seguito allontanato dal nascente squadrismo fascista.
La prima opera complessiva da lui pubblicata fu La filosofia e la vita spirituale (Milano, 1922).
Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti, redatto da Benedetto Croce; è del 1926 la sua opera teoretica più importante, I principi di una teoria della ragione (Milano-Torino 1926).
Nel 1931 Piero Martinetti, che era stato collocato a riposo d'autorità per aver rifiutato di giurare fedeltà al Fascismo, lo propose come suo successore per l'insegnamento della Storia della Filosofia all'Università degli Studi di Milano. In questo periodo Antonio Banfi si dedicò soprattutto all'analisi critica dei diversi settori della cultura secondo i principi teoretici formulati nella sua opera maggiore: del 1934 è la ricerca Sui principi di una filosofia della morale, nei Rendic. d. R. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, LXVII (1934), pp. 609-670; del 1935 il Saggio sul diritto e sullo stato,nella Riv. internaz. di filosofia del diritto,XV(1935), pp. 328-376; del 1937 lo scritto Problemi e principii fondamentali di un'estetica filosofica,negli Actes du II Congrès international d'esthétique et de scienee de l'art (Paris 1937), pp. 23-27; tutte ricerche che definiscono la vitalità del metodo filosofico banfiano messo a contatto con zone differenziate dell'esperienza culturale. Diresse, inoltre, la rivista Studi filosofici, pubblicata dal 1940 al 1949. Nel secondo dopoguerra, con le elezioni politiche del 1948, fu eletto per le liste del Partito comunista, nel Senato della Repubblica. Il mandato fu confermato alle successive elezioni del 1953. Compì viaggi politici e di studio in URSS, in Cina, in tutti i paesi europei. Come senatore si occupò soprattutto dei problemi della scuola con numerosi scritti, discorsi e interventi legislativi. Fu così che praticamente realizzò quell'interesse ai temi pedagogici che già molti anni prima gli aveva fatto pubblicare una monografia su Pestalozzi (Firenze 1929). Morì a Milano il 22 luglio 1957.


Complessi archivistici prodotti:
Abate Clelia (fondo)
Banfi Antonio (fondo)


Bibliografia:
F. PAPI, Banfi Antonio, in Dizionario
biografico degli italiani, vol. 5, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana - Treccani, 1963

Redazione e revisione:
Citerio Lucia, 2015/06/20, prima redazione
Vignato Filippo, 2014/06/19, raccolta delle informazioni


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