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Ragghianti Carlo Ludovico

Lucca 1910 mar. 18 - Firenze 1987 ago. 3

Storico
Critico d'arte
Politico

Intestazioni:
Ragghianti, Carlo Ludovico, storico dell’arte, critico d’arte, politico, (Lucca 1910 - Firenze 1987), SIUSA

Carlo Ludovico Ragghianti, figlio di Francesco e Maria Cesari, nacque a Lucca il 18 marzo 1910. Frequentò le scuole nella città natale fino al 1927 quando, in seguito alla bastonatura subita ad opera di un gruppo di fascisti, si trasferì a Firenze. Ammesso nel 1928 alla Scuola Normale Superiore di Pisa, allargò le proprie conoscenze sia attraverso docenti come Giorgio Pasquali, Attilio Momigliano e Matteo Marangoni, sia con la frequentazione e l’amicizia di altri normalisti (Aldo Capitini, Umberto Segre, Carlo Cordié, Delio Cantimori, Walter Binni, Claudio Varese, Claudio Baglietto, Enrico Alpino). Sotto la guida di Matteo Marangoni, protagonista del metodo figurativo puro della critica d’arte, si dedicò all’approfondimento dello studio della storia dell’arte. La sua tesi di laurea sui Carracci contiene importanti spunti teoretici, tanto da suscitare l’attenzione di Benedetto Croce, che ne pubblicò un estratto sulla rivista «La Critica» (1933). Il suo studio sul Vasari è presentato all’Accademia dei Lincei da Giovanni Gentile. I saggi giovanili sul cinema e sullo spettacolo come forme dell’arte figurativa, “Cinematografo e teatro” e “Cinematografo rigoroso” (entrambi del 1933), lo pongono tra i primi studiosi a occuparsi in tal senso dell’argomento.
Nel 1935 Ragghianti fondò con Ranuccio Bianchi Bandinelli la rivista «Critica d’Arte», alla cui direzione collaborerà per breve tempo anche Roberto Longhi. Fervente antifascista fin dai banchi del liceo, a partire dal 1934, assunse un ruolo importante nel ritessere i collegamenti tra i nuclei dispersi dell’opposizione di segno liberale, democratico e socialista. Stabilì infatti relazioni politiche con Ugo La Malfa, Ferruccio Parri e gli ambienti antifascisti torinesi gobettiani e di “Giustizia e Libertà” (movimento al quale egli stesso si richiamava), e ne favorì l’incontro con i liberalsocialisti di Aldo Capitini e Guido Calogero attraverso i convegni clandestini svoltisi a Bologna nel dicembre del 1939 e ad Assisi nel maggio del 1940. Lungo questo percorso Ragghianti divenne uno dei fondatori del Partito d’Azione, del quale redasse, nel dicembre del 1941, il primo documento programmatico, i cosiddetti “Sette punti”, approvati nel luglio del 1942. Frattanto, nel mese di marzo, fu arrestato a Modena nel quadro dell’operazione di polizia che colpì il movimento liberalsocialista. L’iniziale condanna al confino fu commutata in ammonizione, ma nell’aprile del 1943 fu nuovamente imprigionato; denunciato al Tribunale speciale, fu liberato il 26 luglio 1943 a seguito della caduta del fascismo.
Posto alla guida del Comitato militare incaricato di organizzare la Resistenza azionista in Toscana, fondò le Brigate Rosselli, delle quali ebbe il comando fino al giugno del 1944, quando cedette l’incarico a Nello Niccoli, mantenendo però il ruolo di commissario di guerra. In agosto assunse la presidenza del C.T.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale Toscano). Sottosegretario alla Pubblica istruzione con delega alle Belle arti e allo Spettacolo nel governo Parri (1945), prese provvedimenti incisivi per la ricostruzione del patrimonio artistico nazionale e avviò importanti interventi. Durante il primo congresso nazionale del Partito d’Azione, nel febbraio del 1946, lasciò il partito, e seguì Parri e La Malfa nel Movimento della Democrazia Repubblicana. Dopo le elezioni dell’aprile del 1948 proseguì il proprio impegno politico soprattutto in ambito culturale. Tornato a Firenze dopo la breve esperienza nel governo Parri e dopo la crisi e lo scioglimento del Partito d’Azione, dal 1948 fu professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Pisa. Si staccò progressivamente dal mondo accademico quando fu ingenerosamente attaccato da un gruppo di colleghi e di studenti durante le contestazioni studentesche del 1968.
A Firenze si dedicò alla costruzione e al consolidamento della città come polo culturale importante. Ricadono in questo ambito iniziative quali la creazione dello Studio italiano di Storia dell’arte e de La Strozzina, voluta come pubblica istituzione pubblica. Palazzo Strozzi e la Strozzina saranno la sede delle molte mostre da lui promosse e organizzate per far conoscere artisti italiani e stranieri. Con la costante e infaticabile collaborazione della moglie Licia Collobi e il sostegno di Adriano Olivetti fondò nel 1952, e diresse fino al 1966, la rivista di cultura e divulgazione artistica «seleArte». Negli stessi anni nacque la maggior parte dei suoi ventuno “critofilm” (realizzati tra il 1948 e il 1964), in particolare i diciotto della “seleArte cinematografica”, nati con il supporto di Olivetti. La sua partecipazione alla vita politica si espresse anche attraverso la rivista «Criterio» (1957-1958) ispirata ai valori delle componenti democratiche e progressiste della Resistenza, ma consisterà soprattutto in memorabili campagne d’opinione, come quelle per la laicità della scuola pubblica, per l’autonomia dell’università e per un’efficace tutela del patrimonio artistico e architettonico delle città italiane. Nel 1966, dopo la disastrosa alluvione di Firenze, divenne il promotore delle iniziative internazionali volte al risarcimento dei danni subìti dal patrimonio culturale e pose le basi per la costituzione del Museo Internazionale di Arte Contemporanea, che verrà inaugurato, con il nome di Museo Novecento, nel 2014. La varietà di interessi di Ragghianti si manifestò nei suoi studi, dai libri ai moltissimi contributi pubblicati in gran parte su «seleArte» e su «Critica d’Arte», che continuerà a dirigere fino alla morte.
Si occupò di filosofia dell’arte, teoria e metodologia dell’arte, e compì ricerche sul cinema e sullo spettacolo teatrale.
Si dedicò, inoltre, agli studi storici, politico-economici, giuridici, amministrativi e legislativi riguardanti le riforme degli enti di cultura pubblica, l’università, la tutela dei beni artistici, la scuola e l’educazione artistica, l’urbanistica. Di tali questioni si occupò anche come esponente o presidente di enti e associazioni quali la Società italiana per l’Archeologia e la Storia dell’arte e l’ADESSPI (Associazione Difesa e Sviluppo della Scuola Pubblica Italiana).
Memorabili sono alcune grandi mostre organizzate da Ragghianti, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta a Firenze, tra le quali le esposizioni dedicate a grandi maestri dell’architettura del Novecento: Frank Lloyd Wright (1951), Le Corbusier (1963) e Alvar Aalto (1965).
Sulla scorta del proprio impegno civile e culturale, fondò e promosse molte istituzioni d’alta cultura: l’Istituto di Storia dell’arte e il Gabinetto di disegni e stampe dell’Università di Pisa (1957); La Strozzina, galleria d’arte di interesse pubblico, a Firenze (1949-1966); il nucleo fondamentale del Museo d’Arte Contemporanea di Firenze, sorto grazie alle donazioni degli artisti chiamati a integrare il patrimonio della città danneggiato dall’alluvione e l’acquisizione di diverse collezioni; la già ricordata Università Internazionale dell’Arte di Firenze (1969); fino alla creazione del Centro Studi sull’Arte di Lucca, a cui Licia e Carlo Ludovico Ragghianti hanno lasciato la propria biblioteca, fototeca ed archivio (1982).
Morì a Firenze il 3 agosto 1987.


Soggetti produttori:
Collobi Licia, collegato

Per saperne di più:
Carlo Ludovico Ragghianti - Fondazione Ragghianti

Complessi archivistici prodotti:
Ragghianti Carlo Ludovico (fondo)


Bibliografia:
E. PELLEGRINI, Ragghianti, Carlo Ludovico, in Dizionario biografico degli Italiani, 86, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016
Studi su Carlo Ludovico Ragghianti, a cura di E. PELLEGRINI, in «Predella», X (2010), 28
Carlo Ludovico Ragghianti e il carattere cinematografico della visione (catal., Lucca), Milano, 2000
Omaggio a Ragghianti. Critica d’arte in atto. Il ruolo delle riviste in Italia, oggi, a cura di C. VARESE, Firenze, 1997

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Macchi Laura, 2015/12/28, prima redazione
Macchi Laura, 2020/12, revisione
Malfatti Stefano, 2022/04/22, integrazione successiva
Morotti Laura, 2020/12, revisione
Santolamazza Rossella, SIUSA nazionale, 2022/04/22, supervisione della scheda


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