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Trentin Bruno

Pavie (Francia) 1926 dic. 9 - Roma 2007 ago. 23

partigiano, 1942 - 1945
sindacalista, 1949 - 1999
deputato, 1963 - 1968
eurodeputato, 1999 - 2004

Intestazioni:
Trentin, Bruno, sindacalista, politico, antifascista, (Pavie 1926 - Roma 2007), SIUSA

Bruno Trentin nasce a Pavie, un piccolo centro del Dipartimento francese del Gers, il 9 dicembre 1926 da Silvio, giurista, già deputato e docente universitario, e da Beppa Nardari. La coppia si era trasferita Oltralpe insieme agli altri due figli Giorgio e Franca nel febbraio di quello stesso anno a seguito dell'emanazione della legge che dispensava dal servizio i funzionari dello Stato non graditi al governo fascista.
Nel 1929 la famiglia è costretta a vendere la tenuta agricola che conduceva direttamente e a trasferirsi ad Auch, dove a partire dal 1932 Bruno frequenta le locali scuole elementari.
Nel 1935, a causa del licenziamento di Silvio, i Trentin devono lasciare Auch e spostarsi a Tolosa, dove nel 1937 Bruno si iscrive il Liceo Gambetta.
Bruno trascorre dunque l'intera sua infanzia e la prima adolescenza in un ambiente modesto ma denso di esperienze e di incontri, maturando la propria personale adesione alla lotta antifascista. La libreria che i Trentin gestiscono a Tolosa costituisce difatti uno dei centri animatori della Resistenza francese, anche quando la città entra a far parte del territorio del governo collaborazionista di Vichy e risulta necessario ricorrere al lavoro cospirativo nella clandestinità. Lo stesso Bruno, insieme ad alcuni compagni di liceo, fonda nel 1941 il Gruppo insurrezionale francese (Gif).
A soli 16 anni, sul finire del 1942, viene tuttavia arrestato con l'accusa di far parte di una formazione anarchica, duramente interrogato e recluso in un campo di detenzione dal quale riesce però a fuggire.
All'inizio del 1943 si rifugia così in un villaggio nelle vicinanze di Tolosa, in una colonia di esuli spagnoli collegati con il Movimento manodopera immigrata (Moi).
Insieme ai genitori e al fratello maggiore Giorgio si trasferisce in Italia agli inizi del settembre 1943, e proprio a partire da quei giorni inizia a scrivere in francese il suo personale diario di guerra, il "Journal de guerre".
Il 19 novembre 1943 viene arrestato insieme al padre mentre si trova a Padova, sede del Comitato di liberazione nazionale del Veneto di cui Silvio fa parte, e rimane in carcere fino al 29 di quello stesso mese.
Dopo la morte del padre, avvenuta il 12 marzo 1944, Bruno insieme al fratello Giorgio entra nella Resistenza tra le file del movimento Giustizia e Libertà, combattendo prima a Roncade, poi nel territorio delle Prealpi, in provincia di Treviso, infine dall'ottobre 1944 a Milano, dove viene destinato come gappista al Comando regionale con il nome di battaglia "Leone".
Divenuto responsabile nazionale della Gioventù d'Azione, partecipa poco più che diciottenne all'insurrezione del capoluogo lombardo, distinguendosi per coraggio ed eroismo.
Dopo la liberazione e la fine della guerra entra nelle fila del Partito d'Azione, militandovi fino allo scioglimento avvenuto nel 1947.
Nei primi anni del Dopoguerra vive tra Milano, dove lavora alla redazione del giornale del Partito d'Azione, Treviso, dove risiede la famiglia, e Padova, dove frequenta la Facoltà di giurisprudenza, ma l'attività politica lo porta anche in Francia e in Inghilterra, mentre per approfondire i suoi studi si reca negli Stati Uniti, a Harward.
Sotto la guida di Norberto Bobbio e relatore il filosofo e giurista Enrico Opocher si laurea il 16 ottobre 1949.
Appena conseguito il titolo, Vittorio Foa lo chiama a far parte dell'Ufficio studi economici della Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil). Si trasferisce così a Roma, dove diviene stretto collaboratore del Segretario nazionale della Cgil Giuseppe Di Vittorio.
Intanto nel 1950 si iscrive al Partito comunista italiano (Pci) entrando a far parte del Comitato centrale nel 1960.
Nel 1956 entra a far parte del Comitato direttivo confederale e dal 1960 è membro del Comitato esecutivo e vicesegretario generale della Confederazione.
Nel febbraio 1962 è eletto segretario generale della Federazione impiegati operai metallurgici (Fiom) e dal 1973 al 1984 riveste anche la carica di segretario della neocostituita Federazione lavoratori metalmeccanici (Flm).
Alle elezioni politiche per la IV legislatura del 28 aprile 1963 viene eletto alla Camera dei deputati nel collegio di Lecce-Brindisi-Taranto per il Pci.
[Dal 19 giugno 1963 al 31 dicembre 1964 è membro Commissione parlamentare consultiva per il parere sulla nuova tariffa generale dei dazi doganali, dal 1° luglio 1963 al 20 gennaio 1964 è membro della XII Commissione industria e commercio - artigianato - commercio estero, mentre dal 21 gennaio 1965 al 4 giugno 1968 è membro della V Commissione bilancio e partecipazioni statali.
È inoltre firmatario di due disegni di legge, per l'"ordinamento degli istituti di istruzione e di formazione tecnica e professionale" e per l'"esenzione dalla imposta fondiaria delle case dei contadini nelle province meridionali, della Sicilia e della Sardegna".]
Dimessosi da segretario generale della Fiom nel 1977, continua a sedere nella Segreteria confederale della Cgil, dirigendo vari settori di lavoro; nel 1988 è eletto segretario generale della Confederazione, carica che ricopre fino al 1994, quando passa a dirigere l'Ufficio programmi.
Alle elezioni del 13 giugno 1999 per la V legislatura del Parlamento europeo viene eletto eurodeputato per i Democratici di sinistra (Ds).
Nell'agosto del 2006, mentre si trova in vacanza in Alto Adige vicino a San Candido, cade dalla bicicletta: l'incidente gli provoca un trauma cranico dal quale non si riprende più e che lo porta alla morte. Si spegne a Roma il 23 agosto 2007 e viene sepolto al Cimitero del Verano.
Dal matrimonio celebrato con Luciana Rampazzo negli anni Cinquanta ha due figli: Antonella (1956) e Giorgio (1964). Dopo la separazione dalla prima moglie alla fine degli anni Sessanta, all'inizio degli anni Settanta conosce e sposa Marcelle Padovani.


Soggetti produttori:
Trentin Silvio, collegato, 1926 dic. 9 - 1944 mar. 12
Nardari Beppa, collegato, 1926 dic. 9 - 1967 mag. 17
Trentin Franca, collegato, 1926 dic. 9 - 2007 ago. 23

Per saperne di più:
Biografia di Bruno Trentin disponibile sul sito a questi specificamente dedicato
Biografia di Bruno Trentin disponibile sul sito del Centro documentazione e ricerca Trentin di Venezia
Biografia di Bruno Trentin disponibile sul sito del Parlamento europeo
Biografia di Bruno Trentin disponibile sul sito della Camera dei deputati

Complessi archivistici prodotti:
Trentin Bruno (fondo)
Trentin Bruno. Diari (serie)
Trentin Franca (fondo)


Bibliografia:
L'itinerario di Bruno Trentin. Archivi, immagini, bibliografia, a cura di S. CRUCIANI - I. ROMEO, prefazione di I. ARIEMMA, Roma, Ediesse, 2015

Redazione e revisione:
Alongi Salvatore, 2016/10/04, prima redazione


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