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Buonamici Giulio

Firenze 1873 set. 7 - Rignano sull'Arno (Firenze) 1946 mar. 9

Filologo
Etruscologo
Scrittore
Docente
Membro della giunta esecutiva per la sezione epigrafica del I congresso internazionale etrusco, 1928 -
Socio e poi membro della giunta direttiva del Comitato permanente per l'Etruria, fondato nel 1927 e poi trasformato nell'Istituto di Studi Etruschi, 1932 -

Intestazioni:
Buonamici, Giulio, filologo, etruscologo (Firenze 1873 - Rignano sull'Arno 1946), SIUSA

Nacque a Firenze da Silvio e da Fulvia Bartolini il 7 sett. 1873. Dopo iniziali studi sulla civiltà egiziana si dedicò quasi esclusivamente all'etruscologia. La questione della lingua costituì l'argomento principale dei suoi contributi: nel 1908 pubblicò a Faenza "Dell'ipotesi più ragionevole intorno alla lingua etrusca e del modo da tenersi per decifrarla"; nel 1910-11 e nel 1914 uscirono sempre a Faenza il "Nuovo saggio sulla lingua etrusca" e una prima memoria critica "Sul presente stato dell'etruscologia". Fondamento di esse fu l'esigenza di porre a base dell'indagine filologica un approfondimento dell'analisi dei dati epigrafici. Conseguita la libera docenza, nel 1920 iniziò presso l'università di Pisa un corso libero di etruscologia. Costituitosi nel 1927 il Comitato permanente per l'Etruria, il Buonamici ne fu socio effettivo, chiamato a far parte della giunta direttiva quale presidente della sezione "Epigrafia", e incluso nella commissione per la redazione di «Studi etruschi». Per questi il Buonamici s'incaricò di redigere la «Rivista di epigrafia etrusca», che compilò da solo sino alla morte. Membro della giunta esecutiva per la sezione epigrafica del I congresso internazionale etrusco (27 aprile-5 maggio 1928), vi espose i "Criteri di coordinamento necessari nelle ricerche epigrafiche", al fine di poter ricavare il massimo contributo dal materiale raccolto e parzialmente pubblicato nel "Corpus inscriptionum Etruscarum" (Atti del I Congresso internazionale etrusco, Firenze 1929, pp. 233-345). Da questi interessi il Buonamici si scostò soltanto nel 1930, quando pubblicò a Pisa un volume sulla "Dottrina della conoscenza secondo Aristotele e la scuola". A quest'epoca era già in corso di stampa la sua opera maggiore, la raccolta di saggi e materiali di "Epigrafia etrusca", che uscì a Firenze nel 1932. Trasformato nello stesso anno il Comitato permanente per l'Etruria in Istituto di studi etruschi, il Buonamici venne confermato nelle cariche e restò a far parte del nuovo Consiglio direttivo. Il 21 dic. 1933 venne nominato socio corrispondente della Pontificia Accademia romana di archeologia. Nel 1939 pubblicò la raccolta di "Fonti di storia etrusca tratte dagli autori classici" presentate però in traduzione, e non nell'originale, "per favorire su larga base la conoscenza degli Etruschi presso le persone di media cultura" (pp. IV-V della prefazione del Nogara). Dopo gli accordi con l'Accademia prussiana delle scienze per la continuazione del "Corpus inscriptionum Etruscarum", Buonamici fu chiamato a far parte di un'apposita commissione dell'Istituto di studi etruschi e si vide affidare la cura di un fascicolo relativo all'Etruria meridionale: "Studi etruschi del 1940 e del 1941" (XIV, p. 451; XV, p. 401). Morì a Rignano sull'Arno (Firenze) il 9 marzo 1946; l'anno successivo l'Istituto di studi etruschi acquistò i suoi libri e manoscritti dalla vedova Giocondina d'Alessio e dedicò alla sua memoria il XX volume di «Studi etruschi».

Per saperne di più:
Buonamici Giulio - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 15 (1972)

Complessi archivistici prodotti:
Buonamici Giulio (fondo)


Bibliografia:
«Studi etruschi», I (1927); II (1928); VI (1932); XVI (1942), pp. 430, 432, 437; p. 737; p. 563; pp. 450-451
Breve necrologio redazionale, in «Studi etruschi», XIX (1946-47), p. 396
M. Pallottino sui contributi del Buonamici, in «Doxa», III (1950), pp. 29 ss.
Mario Lopes Pegna, "Saggio di bibliografia etrusca", Firenze 1953, ad Indicem

Redazione e revisione:
Baggio Silvia, 2017/10, supervisione della scheda
Gentile Carlotta, 2017/09, prima redazione
Morotti Laura, 2017/11, revisione


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