Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


immagine

Progetti aderenti al SIUSA

img
icona Ecclesiae Venetae Archivi storici delle chiese venete

img
icona Inquisizione Censimento degli archivi inquisitoriali in Italia

Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Lensi Alfredo

Firenze 1871 nov. 5 - Firenze 1952 mar. 11

Architetto

Intestazioni:
Lensi, Alfredo, architetto, (Firenze 1871 - Firenze 1952), SIUSA

Alfredo Lensi nasce a Firenze il 5 Novembre 1871 trascorrendo i primi anni e la gioventù fra San Felice ad Ema e Arcetri. Dopo aver frequentato un istituto tecnico si iscrive ai corsi di Architettura all'interno del'Accademia delle Belle Arti di Firenze; il titolo di architetto gli verrà conferito dall'Università degli studi di Firenze per meriti nei primi anni Trenta. Nel 1889 viene assunto come Tecnico nel Comune di Firenze e dallo stesso anno è nominato dal sindaco come vicesegretario della Commissione Storico Artistica creata dal comune per vigilare sulle attività di demolizione del centro storico. Tale esperienza, vissuta nei lavori della Commissione disegnando brani di quegli edifici, di quegli interni urbani e di quegli spesso affrescati interni domestici che via via venivano demoliti, segna il punto chiave nella comprensione del fenomeno urbano in Lensi. Intraprende autonomamente un percorso di studi approfondito sul tema dell'architettura urbana storica e delle sue trasformazioni, storiche e recenti. Non limitandosi a Firenze si muove in Italia e visita, ridisegna e fotografa le architetture che più lo colpiscono in una chiave utile alla sua analisi critica del fenomeno urbano. Nel 1907 viene nominato dal sindaco quale capo del neoistituito Ufficio Belle Arti del comune di Firenze carica che ricoprirà fino al 1934 rimanendo comunque un riferimento sulla conoscenza delle architetture fiorentine fino alla sua scomparsa. Nello stesso anno, 1907, viene incaricato della riorganizzazione del Museo Stibbert, ruolo che ricopre fino alla sua scomparsa nel 1952. Si occupa delle principali trasformazioni ed interventi sul patrimonio fiorentino tra cui si segnalano le principali: riapertura dei quartieri residenziali e ricomposizione dello Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio; ordinamento della donazione Loeser in Palazzo Vecchio e riapertura della Sala d'armi su Piazza della Signoria; riorganizzazione del Museo Stibbert; interventi sul Palagio di Parte Guelfa; interventi su Torre San Niccolò e sulle mura di Porta Romana; riorganizzazione di piazza San Lorenzo. Altri principali incarichi tra gli altri sono i seguenti: il restauro del complesso monastico della Verna, gli arredi per la nuova sede del Gabinetto Vieusseux a Palazzo Strozzi, la realizzazione di alcune di ville tra cui la propria e quella per le sorelle Orlandi Cardini a Firenze e la realizzazione del Sacrario ipogeo nella cripta di Santa Croce a Firenze. Nel 1931 viene chiamato da Gustavo Giovannoni ai lavori della Carta d'Atene portando il suo contributo sull'architettura dei giardini e sulla legislazione del restauro in Italia.Cura a partire dai primi anni del ventesimo secolo molte iniziative culturali a Firenze con rilevanza nazionale ed internazionale tra cui si ricordano: Mostra del ritratto italiano, Mostra di Arti Antiche, Mostra del Giardino Italiano, celebrazioni per il cinquecentenario della scomparsa di Dante Alighieri, partecipa inoltre alla cura del museo Bardini e del museo del Risorgimento. Pubblica un ingente numero di articoli su quotidiani e saggi su volumi in qualità di esperto sull'arte e sull'architettura, inoltre redige per la Treccani la parola "Armi" grazie all'esperienza maturata presso il museo Stibbert. Come ricercatore e studioso ha pubblicato alcuni libri anche come ricaduta teorica e conoscitiva del proprio percorso progettuale, tra cui si ricordano: Palazzo Vecchio, Museo Stibbert, Napoleone a Firenze, La Verna, Poggiofrancoli, La donazione Loeser, Il giuoco del calcio fiorentino. Membro dell'Accademia delle Arti del Disegno nel 1940 riceve dalla Reale Accademia d'Italia un encomio nella classe delle Arti per il suo ruolo di cultura e di architetto sul patrimonio fiorentino.

Complessi archivistici prodotti:
Lensi Alfredo (fondo)


Bibliografia:
Lensi Alfredo, in "International Who's Who", Londra, A. & C. Black, 1947
Renzi Riccardo, "La trasformazione (costruzione) di Firenze tra fine Ottocento e la prima metà del Novecento. Il ruolo di Alfredo Lensi, in Puma Paola (a cura di), "Firenze. Parole chiave delle trasformazioni del centro storico", Edifir, Firenze, 2018, pp. 80-87
Renzi Riccardo, "Alfredo Lensi e Firenze. Architetture ed interventi sul patrimonio esistente (1891-1940)", in Ferruccio Canali (a cura di) "Studium, Città, Monumenti e cultura ta XVI e XXI secolo", Altralinea, Firenze, 2018, pp. 232-241

Redazione e revisione:
Morotti Laura, 2017/11, revisione
Renzi Riccardo, 2017/11, prima redazione


icona top