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Monaci Ernesto

Soriano nel Cimino 1844 feb. 20 - Roma 1918 mag. 1

Intestazioni:
Monaci, Ernesto, filologo, (Soriano nel Cimino 1844 - Roma 1918), SIUSA

Ernesto Monaci nacque da Anacleto e da Rosa Panunzi. Suo padre, governatore baronale nel fondo Chigi di Soriano al Cimino fin dal 1839, in seguito alla rinuncia dei principi al diritto di giurisdizione, nel 1848, ottenne la nomina a governatore pontificio prima nelle Marche e poi nella provincia di Bologna. A Castel S. Pietro, dove la famiglia si era trasferita nel 1855, Ernesto Monaci frequentò le prime classi della scuola superiore. Nell'estate del 1859, con l'annessione di Bologna e dei suoi territori al Regno d'Italia, Anacleto Monaci fu trasferito a Piperno nella delegazione di Frosinone, ma la famiglia si stabilì a Roma per permettere al figlio maggiore di poter proseguire gli studi nella capitale. Terminato il liceo presso i Gesuiti del Collegio Romano, nel 1861 Ernesto Monaci si iscrisse alla Facoltà legale dell'Archiginnasio romano. A Roma iniziò a frequentare anche il Caffè Nuovo, luogo di riunione di poeti e letterati e luogo in cui si appassionò alla poesia e al sentimento per la costruzione dell'identità nazionale. Malgrado la laurea in legge e l'esercizio dell'avvocatura, coltivò assiduamente lo studio delle lingue, delle letterature medievali, gli studi letterari e filologici. Fu coinvolto nel primo comitato di redazione de «L'Osservatore romano», grazie al suo professore Paolo Pultrini. All'indomani della presa di Roma, Monaci ideò la pubblicazione della sua «Rivista di filologia romanza», il cui primo stampatore fu il tipografo Paolo Galeati. Tra il 1870 e il 1875, anno della sua nomina alla cattedra di storia comparata delle lingue e letterature neolatine, Monaci era ormai inserito nel mondo degli studi medievali e letterari ed intratteneva rapporti epistolari con molti studiosi italiani ed europei. Tenne quella cattedra sino al 1915. Senza mai lasciare Roma, strinse e mantenne rapporti con i maggiori studiosi italiani, europei e americani, esercitò un'influenza profonda come docente, ricercatore e organizzatore culturale sia nell'ambito degli studi linguistici e filologici romanzi sia sull'intera gamma delle discipline afferenti agli studi storici sul Medioevo latino. Contribuì alla fondazione ed allo sviluppo della Società romana di storia patria, dell'Istituto storico italiano (dal 1934, Istituto storico italiano per il Medio Evo), fondato nel 1883, della Società filologica romana, costituita nel 1901. Già corrispondente nazionale, nel novembre 1883 divenne socio nazionale dell'Accademia dei Lincei.
Fu rettore dell'Università di Roma (nel biennio 1885-86) e consigliere comunale (dal 1895 al 1902).
Tra le sue opere si ricordano:
I più antichi monumenti della lingua francese con glossario, Roma, Forzani, 1894
Studj di filologia romanza, Roma, Loescher, 1885-1903
Facsimili di antichi manoscritti per uso delle scuole di filologia neolatina, Roma, Martelli, 1881-1887
Appunti per la storia del teatro italiano, Imola, Galeati, 1874.

Per saperne di più:
Monaci Ernesto in Dizionario biografico degli italiani, Treccani

Complessi archivistici prodotti:
Monaci Ernesto (fondo)


Bibliografia:
D. PROIETTI, Monaci, Ernesto, Dizionario Biografico degli Italiani, volume 75 (2011), Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani, 2011
Il fondo archivistico Ernesto Monaci (1839-1918) e l'archivio storico della Società Filologica Romana (1901-1959), a cura di M. CALZOLARI, Roma, presso la Società Filologica Romana, 2005, Supplemento a Studj romanzi, 1, n. s., 13-34

Redazione e revisione:
Petese Lucia, 2017/12/05, prima redazione


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