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Marchetti Lamberto

Gubbio (Perugia) 1881 giu. 28 - 1945 mag. 1

avvocato, notaio, sindaco, podestà

Intestazioni:
Marchetti, Lamberto, avvocato, notaio, sindaco, podestà, (Gubbio 1881 - 1945), SIUSA

Lamberto Marchetti nacque a Gubbio il 28 giugno 1881 da Filippo Marchetti e Debora Razzi. Nel panorama storico della cittadina umbra fu un personaggio di spicco. Fu avvocato e notaio, oltre che sindaco dall'ottobre 1923 al dicembre 1926 e poi podestà fino all'ottobre 1943. Si dimise con la costituzione della Repubblica sociale italiana. Negli anni Dieci del 1900 era stato anche assessore all'istruzione nelle giunte liberali del Comune di Gubbio.
Di formazione mazziniana, vedeva nel Risorgimento la continuità, specie riguardo alla partecipazione popolare, al processo unitario e alla figura del patriota in armi e, per le stesse motivazioni, aderì poi al fascismo. Nella sua città realizzò il Museo storico del Risorgimento, inaugurato nel 1936 e successivamente riaperto all'interno del Museo civico, con la creazione della Sezione risorgimentale.
Come riflesso della sua concezione dell'amministrazione incentrata su nazionalizzazione e identità civica, promosse un vasto programma di opere pubbliche, con la creazione di infrastrutture come strade e scuole; tra l'altro, istituì il Liceo classico, l'Istituto magistrale e la Scuola di avviamento al lavoro, incentivando l'artigianato locale (ceramica, ricamo, ferro battuto). Gli interventi riguardarono anche altri settori: case popolari, rete elettrica, piantumazione dei colli e dei viali, nuovo acquedotto, palestra, pavimentazione scenografica del torrente Camignano, servizi per l'assistenza sociale. Fece eseguire anche restauri presso la Basilica di Sant'Ubaldo, la Porta degli Ortacci, il Teatro Romano, il portale di San Giovanni, la facciata di Palazzo del popolo, la Chiesa di San Francesco, l'acquedotto medioevale. Lo sviluppo urbanistico da lui perseguito prevedeva modesti ampliamenti e tutela della parte storica della città per la conservazione del suo impianto medioevale.
Attento al folklore locale, vide in esso non solo un mezzo di divulgazione dell'espressione cittadina, perseguita con pubblicazioni, conferenze, sviluppo del turismo, ma anche il legame peculiare della collettività locale. Curò l'organizzazione delle manifestazioni folcloristiche di Gubbio: la festa dei Ceri e il Palio della balestra, favorendo il coinvolgimento e la partecipazione dell'intera popolazione. Fece spostare la cosiddetta "alzata", fase rappresentativa dei Ceri, in Piazza Grande, come scenario ideale, con cerimoniale e coreografia nuovi.
Grazie ad una fitta rete di conoscenze, risalenti soprattutto al periodo in cui aveva frequentato Roma, invitò a Gubbio personalità di spicco dell'epoca, tra cui Giovanna di Savoia, Edda Ciano, i ministri Giuseppe Bottai e Pietro Fedele, Beniamino Gigli e altri artisti, letterati e studiosi.
Malgrado si fosse ritirato a vita privata e non avesse aderito al Fascio repubblicano, fu arrestato prima dagli inglesi, poi dalle autorità regie. Morì in carcere il 1° maggio 1945.
Tra le opere edite di Lamberto Marchetti si segnalano alcune monografie come "Ricordi eugubini della campagna del 1886", "I cacciatori del Tevere", "Garibaldi e il garibaldinismo", oltre a numerosi articoli pubblicati in riviste dell'epoca.

(Cenni biografici tratti da un dattiloscritto del nipote di Lamberto Marchetti)


Complessi archivistici prodotti:
Marchetti Lamberto (fondo)


Bibliografia:
C. COPPARI, Gubbio genius loci. Ritratti e profili nei secoli, Gubbio, Edizioni Fotolibri, 2019, 256 - 260

Redazione e revisione:
Santolamazza Rossella, 2018/03/07, revisione


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