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Albertini Luigi

Ancona 1871 ott. 19 - Roma 1941 dic. 29

Giornalista
Avvocato
Senatore

Intestazioni:
Albertini, Luigi, giornalista, avvocato, senatore, (Ancona 1871 - Roma 1941), SIUSA

Compì gli studi a Senigallia e Macerata, poi si trasferì a Torino dove si laureò nel 1893. Lavorò assiduamente presso il Laboratorio di economia politica, dove conobbe, tra gli altri Luigi Einaudi e divenne assistente di del prof. Cognetti De Martiis.
Per la «Gazzetta piemontese» nel 1894 andò a Londra, dove ebbe la possibilità di conoscere l'organizzazione ed il funzionamento del «Times», nonché l'opportunità di tessere rapporti con i circoli liberali inglesi.
Agli inizi del 1896 arrivò a Roma per dirigere la rivista delle banche popolari, «Credito e cooperazione». Qui conobbe Ernesto De Angeli, socio comproprietario del «Corriere della Sera». Da quest'anno iniziò una collaborazione stabile e duratura con il quotidiano milanese, che lo portò a diventare, nel 1900, direttore amministrativo, editoriale e responsabile. Sempre in quest'anno sposò Piera Giacosa.
Riuscì, attraverso un'intelligenza fine e vivace, a far rifiorire le sorti del quotidiano, facendolo pian piano diventare una delle maggiori testate italiane. Sul versante tecnico migliorò la composizione, introducendo i linotypes, e parallelamente rinfoltì la redazione con un nucleo estremamente specializzato di giornalisti. Utilizzò ampiamente la formula editoriale dei periodici tematici, tra i quali ricordiamo «La Domenica del Corriere» e «La Lettura». Portò al suo giornale firme prestigiose, come, tra le altre, quelle di Gabriele D'Annunzio, Luigi Pirandello, Scipione Borghese, Luigi Einaudi, Renato Simoni, Ugo Ojetti, Luigi Barzini, Giuseppe Giacosa.
Di stampo liberale conservatore, Albertini venne eletto senatore nel 1914 e si oppose alla politica di Giovanni Giolitti prima e al fascismo dopo, diventando una personalità sempre più incisiva nell'ambito della vita politica italiana.
Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti, redatto da Benedetto Croce. In quest'anno terminò la sua attività presso il «Corriere della Sera», venendo estromesso dalla proprietà del giornale, di cui era socio azionista con 22 quote su 60 della famiglia Crespi. Si ritirò a vita privata, agricola ed intellettuale, in una tenuta a Torrimpietra, vicino a Roma.
Tra le sue opere ricordiamo: La questione delle otto ore di lavoro (1894), Le origini della guerra del 1914 (1943), In difesa della libertà (1947) e Venti anni di vita politica (1950-1953).

Per saperne di più:
Albertini Luigi in Dizionario biografico degli italiani, Treccani

Complessi archivistici prodotti:
Albertini Luigi (fondo)


Bibliografia:
L. ALBERTINI, I giorni di un liberale. Diari 1907-1923, Bologna, Il Mulino, 2000.
O. BARBIE', Luigi Albertini, Torino, UTET, 1979.
A. ALBERTINI, Vita di Luigi Albertini, Roma, Mondadori, 1945.

Redazione e revisione:
Cardillo Marta, 2017/10/11, prima redazione
Reale Elisabetta, 2017/11/19, revisione


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