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Cassa rurale e artigiana, sec. XIX seconda metà -

Le casse rurali e artigiane nascono come società cooperative i cui soci sono consumatori di capitale monetario, cioè operatori economici di modesta capacità finanziaria (piccoli artigiani, affittuari, coltivatori diretti, artigiani) che si riuniscono per l'esercizio di un'impresa bancaria dalla quale poi attingono denaro a prestito per le necessità delle loro aziende.
Sorgono in Germania ad opera di Federico Guglielmo Raiffeisen come società cooperative rurali basate sulla fiducia personale e sul modesto capitale fondiario e di esercizio degli agricoltori. La loro storia è fortemente legata al movimento federativo che le caratterizza.
In Italia la prima cassa viene fondata in provincia di Padova nel 1883. Soltanto nel secondo dopoguerra si sono create le condizioni favorevoli per lo sviluppo e la ripresa di questi istituti, che hanno visto aumentare il favore dei legislatori e degli utenti nei loro riguardi. Alla fine del 1955 le Casse rurali erano, infatti, quasi 800. Alcune di queste casse si sono trasformate, nell'ultimo ventennio, in banche di credito cooperativo.

Soggetti produttori collegati:
Banca di credito cooperativo cassa rurale artigiana di Spello e Bettona
Banca di credito cooperativo del Trasimeno di Moiano
Banca di credito cooperativo di Ficulle
Banca di Mantignana credito cooperativo umbro
Cassa rurale cattolica di prestiti San Giorgio di Chions
Cassa rurale cattolica di prestiti Sant'Isidoro di Portogruaro e Portovecchio
Cassa rurale dei prestiti di Sini
Cassa rurale di prestiti di Las Plassas
Cassa rurale e artigiana di Bettona
Cassa rurale e artigiana di Costano


Redazione e revisione:
Trevisan Fabrizia, 2005/11/03, prima redazione


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