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Croce rossa italiana - CRI. Comitato nazionale femminile - CNF, sec. XIX seconda metà -

La nascita del Comitato nazionale femminile (CNF) della Croce rossa italiana (CRI) affonda le sue radici nella seconda metà dell'Ottocento, in un contesto storico in cui si rendeva necessario l'apporto di personale volontario di soccorso, a seguito delle vicende belliche coinvolgenti l'Europa intera. Nel 1864 nasce la Croce rossa italiana, ispirata ai principi fondamentali sanciti dalla prima «Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti in campagna», e al suo interno si costituisce l'Unione delle Dame italiane. Nel 1879 entra in vigore il primo regolamento delle Dame di Croce Rossa, e nel 1888 ha luogo la prima adunanza della Commissione Superiore dell' Unione delle Dame della CRI (organo corrispondente all'attuale Consiglio Nazionale). Sin dalla sua nascita il Comitato nazionale femminile ha assolto un importante compito assistenziale: rivolta inizialmente al soccorso dei feriti e all'assistenza degli invalidi di guerra, l'attività dell'associazione si è estesa ad altri settori di volontariato (infanzia, anziani, disabili, immigrati e malati).
Tali attività vengono svolte sia in ambito ospedaliero che domiciliare. Il Comitato nazionale femminile sostiene inoltre particolari progetti, come il telesoccorso, l'ippoterapia, l'arte terapia rivolta ai bambini lungodegenti, l'organizzazione di ambulatori odontoiatrici per portatori di handicap, le iniziative di educazione alla salute, di assistenza alle madri e ai minori in difficoltà. Nel corso degli anni sono stati aperti centri di accoglienza, riabilitazione e assistenza finanziati con i fondi raccolti dalle volontarie delle sezioni locali attraverso numerose iniziative di beneficenza. In tempi più recenti l'attività è stata indirizzata alle nuove categorie di bisogni sociali: immigrati, nomadi, profughi, carcerati, tossicodipendenti e, più in generale, alle attuali forme di emarginazione. Alla funzione di assistenza socio-sanitaria e di raccolta e distribuzione di generi di prima necessità per le fasce più deboli della popolazione, si accompagna l'impegno più generale per la salvaguardia dei diritti umani e della vita. Il Comitato nazionale femminile è costantemente presente negli interventi attuati dalla Croce rossa italiana in occasione di emergenze nazionali ed internazionali accanto agli organi della Protezione Civile.
Attualmente le sezioni locali sono 455 e le volontarie impiegate sono 27.690.
In base al più recente regolamento delle componenti volontaristiche della Croce rossa italiana, approvato nel 2009, il Comitato nazionale femminile è composto da Assemblea nazionale, Consiglio nazionale, Consiglio esecutivo e Ispettrice nazionale.
L'Assemblea ha il compito di formulare a livello nazionale le linee programmatiche dell'attività del Comitato, indicandone le strategie di sviluppo.
Il Consiglio nazionale ha il compito di programmare le attività, anche dal punto di vista economico, sulla base degli orientamenti espressi dall'Assemblea.
Il Consiglio esecutivo attua le direttive emanate dal Consiglio nazionale intervenendo operativamente su problematiche di rilievo nazionale.
L'Ispettrice nazionale ha compito di rappresentare la componente femminile all'interno della Croce rossa e di convocare e presiedere l'Assemblea nazionale e le riunioni del Consiglio nazionale e di quello esecutivo.
Il Comitato nazionale femminile si articola in organi regionali, provinciali e locali, che operano in coordinamento tra loro e con la struttura centrale, nell'ambito delle rispettive competenze.


Siti web:
Croce rossa italiana - CRI. Comitato nazionale femminile - Home page del sito del Comitato nazionale femminile della Croce rossa italiana.


Redazione e revisione:
Kolletzek Chiara, 2011/07/17, prima redazione
Menghi Sartorio Barbara - a cura di Sa-ERo, 2014/03/10, supervisione della scheda
Xerri Maria Lucia - a cura di Sa-ERo, 2011/12/05, revisione


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