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Scovil William John

collezione / raccolta

Altre denominazioni:
Cosson Charles Alexandre, de

Estremi cronologici: 1908 - 1928

Note alla datazione: Gli estremi cronologici si riferiscono alla data dei documenti d'archivio, i libri della biblioteca coprono invece un arco temporale più ampio, che va dal primo quarto del XIX sec. (con presenze anche anteriori) fino alla seconda metà del Novecento.

Consistenza: 1 fascicolo con documenti di archivio, biblioteca di circa 1300 titoli

Storia archivistica: I documenti di questa piccola raccolta epistolare sono stati rinvenuti tra i libri della biblioteca intitolata a William John Scovil, collezione libraria che è entrata a far parte della biblioteca dell'istituto nel 1974 e che è conservata nella sede di Palazzo Strozzi. Nel fascicolo 36-37 dell'«Antologia Vieusseux» (a. 10, ott. 1974-marzo 1975, n° 1), il direttore Alessandro Bonsanti dava notizia della donazione di questa raccolta libraria, che costituisce una delle prime spie di quell'interesse per biblioteche e carte di origine privata che di lì a poco avrebbe sollecitato la nascita ufficiale dell'Archivio contemporaneo, statutariamente fondato per accogliere questo tipo di testimonianze.
La paternità della donazione - dei libri e delle carte che sono state trovate al loro interno - piuttosto che a William Scovil (nel 1974 era da poco scomparso) è da attribuire a sua moglie Judith, nata Jennings-Bramly. Come pure è da circoscrivere solo a un numero limitato di libri i volumi appartenuti direttamente a William: l'origine della biblioteca è da far rientrare sotto la sfera di influenza di Judith e, soprattutto, si può considerare il risultato di una stratificazione di accessi a cui hanno cooperato persone diverse. Il contributo principale viene senza dubbio da parte degli esponenti della famiglia materna di Judith, figlia di Phyllis de Cosson e nipote del barone Charles Alexander de Cosson, collezionista e studioso di armi e armature, un vero specialista nel settore.
Una parte della collezione libraria di famiglia era già stata consegnata all'inizio degli anni '70 all'Istituto francese di Firenze: si trattava per lo più di classici francesi appartenuti a Theodora Konstantinos, i cui libri erano entrati in possesso della famiglia Scovil. Un nucleo di volumi, spesso di pregevole origine, appartenuti a Theodora Konstantinos è riconoscibile anche tra i libri donati a questo istituto.
La ricostruzione della donazione del 1974, per la quale mancano notizie di prima mano, è stata possibile grazie ai ricordi e alle informazioni di Camilla Roatta (che ha fatto da tramite per la donazione della biblioteca e lei stessa donatrice di libri e carte personali), vecchia amica della famiglia Scovil.
Le carte che sono state smistate all'Archivio contemporaneo sono state trovate tra i libri in occasione di un lavoro di catalogazione della biblioteca (che ha completato e perfezionato precedenti e parziali progetti di schedatura) svolto ai fini di una tesi di laurea in cantiere all'inizio degli anni 2000. I libri sono ora ricercabili come gruppo omogeneo all'interno della tesi (in questa sede è presente anche la descrizione del nucleo librario conservato all'istituto francese), ma anche collegandosi all'opac della biblioteca dell'istituto. I documenti di archivio sono stati invece inventariati nel 2003 in un elenco dattiloscritto ora scaricabile dalla rete in formato pdf.
Come la provenienza dei libri era solo in minima parte riconducibile a William John Scovil così i documenti epistolari non sono associabili direttamente a lui ma al nonno di Judith, il barone Charles Alexander de Cosson.


Descrizione: - Corrispondenza: piccolo carteggio composto da una trentina di documenti epistolari, tra missive indirizzate al barone Charles Alexander de Cosson e minute di lettere di quest'ultimo. I corrispondenti con i quali de Cosson è in contatto sono per lo più collezionisti o mercanti, antiquari o funzionari di musei; accanto alle lettere si conservano anche altri documenti di tipo miscellaneo (appunti, ricevute, expertise, ritagli di giornale) tutti più o meno gravitanti intorno alla materia di cui il barone era riconosciuto come un vero esperto e cioè quella delle armi e delle armature antiche e degli oggetti di antiquariato in genere.
- Biblioteca: circa 1300 opere, la maggior parte in lingua inglese.

Ordinamento: I documenti epistolari sono ordinati secondo un criterio alfabetico per mittente.

Strumenti di ricerca:
Giorgio Gregni, Corrispondenza di Charles Alexander de Cosson. Raccolta William John Scovil
Catalogo della biblioteca del Gabinetto Vieusseux

Siti web:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.

La documentazione è stata prodotta da:
Cosson Charles Alexander de

La documentazione è conservata da:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti


Bibliografia:
Giorgio Gregni, "Il fondo Scovil custodito presso il Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze: gli ultimi anglo-beceri", tesi di laurea, Università degli Studi della Tuscia, a.a. 2001-2002.
Cristina Cavallaro, "Biblioteche in biblioteca. Collezioni private nel Vieusseux", in «Culture del testo e del documento», a. 3 (sett.-dic. 2002), n° 9, p. 19-68, poi capitolo III, "Fondi speciali nel Gabinetto G.P. Vieusseux", di ID, "Fra biblioteca e archivio. Catalogazione, conservazione e valorizzazione di fondi privati", Milano, Sylvestre Bonnard, 2007, p. 80-82. ("Biblioteche d'autore" del Gabinetto Vieusseux)
Giorgio Gregni, "Il Fondo William Scovil nel Gabinetto Vieusseux", «Culture del testo e del documento», a. 4 (genn.-apr. 2003) n° 10, p. 93-95.
Giorgio Gregni, "Libri di appartenenza già Scovil in alcune biblioteche fiorentine", in "Una mente colorata. Studî in onore di Attilio Mauro Caproni per i suoi 65 anni", promossi, raccolti, ordinati da Piero Innocenti, curati da Cristina Cavallaro, Roma, Vecchiarelli, 2007, p. 1071-1099.

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 20 ottobre 2011, prima redazione


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