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Tribunale dell'Inquisizione di Firenze

fondo

Estremi cronologici: 1537 - 1909

Consistenza: Unità 61: Filze processuali, fascicoli e carte sciolte in bb. 61

Storia archivistica: L'inventario fatto redigere il 2 luglio 1645 dall'inquisitore fra Giacomo Cima da Sezze, fotografa la consistenza dell'allora archivio del Sant'Ufficio di Firenze. Sono registrati ben trentasette volumi rilegati di processi e «altri mazzi di processi non ligati», molti mazzi di lettere ricevuti dalla Sacra Congregazione fin dal 1568, due libri legati in cuoio rosso, «ove si scrivono le lettere missive e risponsive della Sacra Congregazione» e sei libri diversi, dove erano annotati ricordi, entrate, livelli e pigioni. Documenti tutti conservati in «un armarione grande». Tutto il materiale documentario dell'Archivio del Sant'Ufficio di Firenze fu consegnato da Pietro Leopoldo all'arcivescovo Antonio Martini allorché soppresse il Sacro Tribunale con l'editto del 5 luglio 1782. Purtroppo dalle ricerche fatte sappiamo che tale archivio fu in gran parte disperso durante l'Ottocento. Quattro filze si trovano oggi all'Archivio di Stato di Bruxelles, acquistate per 500 franchi nel 1878 dal pittore M.J. Meerts. Due contengono il carteggio dei cardinali della Sacra Congregazione romana con l'inquisitore fiorentino (1583-1609) e un gruppo di atti processuali, denunce, ordini e decreti relativi ad avvenimenti e persone di Firenze e di altre città del Granducato (1592-1616). Una raccoglie le carte del processo segreto istruito a carico di alcune monache di San Martino di Firenze (1726-1733) e l'altra è una raccolta miscellanea di documenti a stampa e manoscritti (XVII-XVIII). Rapportando poi la documentazione pervenuta con l'inventario del 1645, troviamo che dei trentasette volumi di processi ne sono rimasti solo cinque. Alcuni documenti, come quelli riguardanti il processo a Galileo Galilei, furono per fortuna recuperati alla metà dell'Ottocento da Cesare Guasti.
Il riordino del fondo venne effettuato dal direttore dell'Archivio Arcivescovile di Firenze, mons. Carlo Celso Calzolai, negli anni Ottanta del Novecento. Il materiale documentario è stato recentemente oggetto di una nuova inventariazione informatizzata più minuziosa, che ha visto un riordino secondo criteri principali (per mittenti, per oggetto, cronologico), ed è stato inserito in buste nuove, numerate 1-61. Solo di recente sono state rintracciate quattro filze, che erano state unite alla sezione processi criminali.

Descrizione: Il fondo comprende le seguenti serie documentarie: filze di processi, corrispondenza (in genere tra i vicari periferici e l'inquisitore fiorentino e tra l'inquisitore e la Congregazione del Sant'Ufficio), documenti galileiani, abiure, deposizioni e cause, appunti e note, attestati dichiarazioni e fedi, processi vari, carte miscellanee, stampe.

Informazioni sulla numerazione: La numerazione assegnata alle 35 buste dall'ordinamento di mons. Carlo Celso Calzolai, è stata riassegnata durante l'ultimo ordinamento del fondo (2005-2009) da Rossella Tarchi in modo continuo da 1 a 61.

Documentazione collegata:
Documenti dell'Inquisizione di Firenze, Si tratta di quattro volumi originariamente appartenuti all'Inquisizione di Firenze, contenenti documenti vari dal tardo Cinquecento al tardo Settecento.
Descrizione particolareggiata in John Tedeschi, Archivi e serie documentarie: Bruxelles, in Dizionario storico dell'Inquisizione, diretto da Adriano Prosperi, vol. I, p. 82. Conservata presso: Bruxelles, Archives Générales du Royaume, Archives Ecclésiastiques, 19283ter

Tipologia documentaria:
Lettere dell'Inquisizione romana
Processi per delitti contro la fede

La documentazione è stata prodotta da:
Inquisizione di Firenze

La documentazione è conservata da:
Archivio Arcivescovile di Firenze


Redazione e revisione:
Aranci mons. Gilberto, 11/12/2012, prima redazione
Tarchi Rossella, 11/12/2012, prima redazione


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