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Lascito Cassarotti di Città di Castello

Sede: Città di Castello (Perugia)
Date di esistenza: 1891 - , Data di istituzione del Lascito.

Intestazioni:
Lascito Cassarotti di Città di Castello, Città di Castello (Perugia), 1891 -, SIUSA

Con testamento del 29 dicembre 1891 il prof. Gaetano Cassarotti, possidente di Città di Castello, dispose che la sua eredità, dopo la sua morte e quella della moglie, la contessa Marianna Lippi Boncambi, costituisse un Lascito al fine di istruire e laureare in Roma, nelle scienze e nelle belle arti, giovani cattolici, intelligenti, morigerati e studiosi, nati e domiciliati nel Comune di Città di Castello.
Con testamento del 12 maggio del 1900, depositato per atti Manucci il 20 maggio 1904, la contessa revocò ed annullò ogni sua precedente disposizione testamentaria e nominò suo erede universale il Lascito Cassarotti, già istituito dal marito defunto, disponendo, contestualmente, alcuni oneri ed obblighi.
Il successivo statuto, non datato, deliberato dalla presidenza dell'Opera laica privata Segapeli di Città di Castello, stabiliva che il patrimonio del Lascito fosse costituito dall'eredità Cassarotti e dai beni ad esso devoluti dalla signora Lippi Boncampi. Le borse di studio istituite erano due, una in scienze sacre e teologiche, l'altra nelle belle arti (scultura, pittura, architettura o incisione) e venivano conferite in seguito a concorso per esami e titoli. Per essere ammessi i giovani dovevano essere nati e domicilaiti a Città di Castello, essere di buona condotta, non avere oltrepassato i diciotto anni di età, avere già compiuto il corso di studi richiesti per essere poi ammessi a quelli di Roma. Il sussidio durava fino al compimento degli studi e, al giovane che si fosse distinto per buona condotta morale e cristiana, per assiduità negli studi e nel profitto, era assegnato un premio annuo di lire cento.
L'articolo 6 dello statuto affidava alla suddetta presidenza dell'Opera Segapeli l'amministrazione del Lascito, secondo le norme e i regolamenti dell'Opera stessa ma con l'obbligo di separarne la gestione finanziaria e di non distrarre le rendite dal loro fine particolare.
Il Lascito fu eretto in ente morale con r.d. 14 gennaio 1909, che ne approvava anche lo statuto.

Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente di assistenza e beneficenza

Soggetti produttori:
Opera laica privata Segapeli di Città di Castello, collegato, 1891 -


Bibliografia:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza in Umbria. Profili storici e censimento degli archivi, a cura di M. SQUADRONI, Roma, 1990 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti, CVIII), 140
Testamenti e disposizoni riguardanti "l'Opera Laica Privata Segapeli", il "Lascito Cassarotti" e la "Fondazione Monti-Torrioli", Città di Castello, Tipografia legatoria Tiferno, 1985, 57-71

Redazione e revisione:
Lonzini Silvia, 2006/11/09, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2010/07/16, revisione


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