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Industria ceramica Ironstone

Sede: San Giovanni Valdarno (Arezzo)
Date di esistenza: 1866 - 1980

Intestazioni:
Industria ceramica Ironstone, San Giovanni Valdarno (Arezzo), 1866 -, SIUSA

Altre denominazioni:
Società toscana impresa vetraria anonima, 1918 - 1922
Ceramica Lupi e Pierallini, 1894 - 1907
Industria vetraria toscana Marconi-Norton, 1907 - 1918
Industria ceramica Ironstone, 1929 - 1980
Società anonima industria ceramica toscana, 1922 - 1929

La tradizione della ceramica nel Valdarno è molto antica, tanto che la zona è citata per la qualità eccellente della 'rena bianca' anche ne "Li tre libri dell'arte del vasaio" pubblicati nel 1548 da Cipriano Piccolpasso. Con tale rena Vincenzo Mannozzi e Giuseppe Francini condussero i primi esperimenti per la fabbricazione delle terraglie all'uso inglese che all'inizio furono fallimentari ma, nel 1866, permisero una vera lavorazione industriale di stoviglie da tavola e ceramiche artistiche. Nei primi anni la fabbrica dava da lavorare a trenta dipendenti suddivisi così: un direttore tecnico, un ministro della contabilità, un pittore con allievo, sei maestri tornitori, quattro apprendisti, un macinatore di vernici e quattordici tra manovali e facchini. L'attività produttiva subì alterne vicende e l'azienda cambiò spesso proprietari: il 19 luglio 1894 Emilia Mannozzi Turini, erede di uno dei fondatori, vendette la ditta che assunse il nome di 'Ceramica Lupi e Pierallini'; il 17 luglio 1907 divenne 'Industria vetraria toscana Marconi Norton' la quale assorbì anche la grande fabbrica ceramica appartenente alla 'Ditta Valdarnese Enrico Sequi e figli', nata nel 1879. La produzione si arricchì con l'imitazione di maioliche artistiche del quindicesimo secolo all'urbinate e con la costruzione di mattoni refrattari. Il 23 luglio 1918 alla Marconi Norton subentrò la 'Società toscana imprese vetrarie anonima' rilevata, a sua volta, il 27 febbraio 1922, dalla 'Società anonima Industria ceramica toscana' costituitasi il 16 ottobre 1921. La crisi economica del 1929 travolse anche questa industria e che fu costretta a porsi in liquidazione. Nel 1932 alcuni ceramisti si costituirono in cooperativa dando così vita al primo esperimento del genere in provincia di Arezzo; la fabbrica assunse il nome di 'Industria ceramica Ironstone' società cooperativa a responsabilità limitata e, con sessanta operai, riuscì a portare la produzione al livello di un milione e mezzo di pezzi annui. Superati i disagi del secondo conflitto la società, che non ha più mutato la ragione sociale, si è affermata come una delle più forti industrie valdarnesi. Negli anni Settanta contava 150 operai e la sua produzione veniva esportata anche oltreoceano; una nuova crisi ha portato alla sua messa in liquidazione e all'acquisizione da parte della 'Ceraminter' nel 1984.

Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Complessi archivistici prodotti:
Industria ceramica Ironstone (fondo)


Bibliografia:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA, Consiglio nazionale delle ricerche, Archivi di imprese industriali in Toscana, Firenze, All'insegna del Giglio, 1982

Redazione e revisione:
Bettio Elisabetta, 2007/04/05, prima redazione


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