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Rodolico Francesco

Firenze 1905 - Firenze 1988 mar. 30

Mineralogista
Linguista
Petrografo

Intestazioni:
Rodolico Francesco, mineralogista, linguista, (Firenze 1905 -Firenze 1988), SIUSA

Figlio dello storico Niccolò Rodolico, nacque nel 1905; laureatosi in chimica nel 1927, iniziò la carriera universitaria da assistente alla cattedra di Mineralogia, con Piero Aloisi, proseguì con il conseguimento della libera docenza (1931); nel 1939-40 fu nominato a Messina direttore dell'Istituto di mineralogia per recarsi successivamente a Friburgo dove si dedicò a gli studi a luce riflessa dei minerali metallici. Il centro di gravità dei suoi interessi scientifici subì uno spostamento negli anni della Seconda guerra mondiale, sostituendo alla pura ricerca mineralogica, dal preciso indirizzo geologico-petrografico, un orientamento verso la storia della scienza.
Un altro aspetto della personalità di Francesco Rodolico che rivela la sua vivace curiosità culturale è rappresentato dalla sua frequentazione con la rivista «Lingua Nostra» di Bruno Migliorini. Tale collaborazione che dette luogo a diversi saggi nel tempo fu impostata su tre temi: la storia della terminologia scientifica, i rapporti tra le voci popolari, scientifiche e commerciali nella terminologia delle rocce, e la toponomastica di estrazione geomorfologica e mineraria. Espressione compiuta dell'ampliamento dei suoi orizzonti alla visione storicistica furono opere originali come "La Toscana descritta dai naturalisti del Settecento" (1945), "Il paesaggio fiorentino" (1959). Del 1953 è il volume "Le pietre delle città d'Italia", originale panorama del Paese attraverso le sue pietre, e il loro impiego da parte dell'uomo nella sua infinita ricerca del materiale da costruzione. Le sue scelte trovarono una eco nell'abbandono della Facoltà di Scienze per quella di Architettura, nella quale Francesco Rodolico trasformò la mineralogia in una materia applicativa, in cui divenne fondamentale lo studio delle pietre e dando così un contributo determinante nella direzione del restauro. Di quegli anni sono "Il paesaggio fiorentino" (1959), "L'esplorazione naturalistica dell'Appennino" cui segue nel 1967 il volume su "Naturalisti - esploratori dell'Ottocento italiano"; ricca e raccolta in un volume che gli fu dedicato dalla facoltà di Architettura in occasione del suo ultimo anno di insegnamento è la pubblicazione di suoi sette saggi sparsi ("Scritti di varia cultura urbana", 1976): completava il volume una bibliografia degli scritti di Francesco Rodolico, composta a quella data da 114 voci. Dopo tale data Rodolico continuò a lavorare intensamente, pubblicando pagine di ricordi della sua vita e dell'ambiente culturale in cui visse, nel 1977 (Qualche ricordo alla rinfusa) e nel 1981 (Postille). e un volumetto di pensieri religiosi nel 1980 (Pensieri di un servo inutile). Gli scritti scientifici di questo ultimo periodo riprendono i temi a lui cari dei precedenti studi, storici, geografici, scientifici e artistici ("Sulla varia fortuna dell'arte mineraria in Toscana", 1984 e "Una pietra medicea", 1985).
Morì a Firenze il 30 marzo 1988.

Complessi archivistici prodotti:
Rodolico Francesco (fondo)
Rodolico Francesco (fondo)
Rodolico Francesco (fondo)


Bibliografia:
"Ricordo di F.R.", in «Lingua Nostra», XLIX, fasc.4, dicembre 1988
F. Cataluccio, "Francesco Rodolico tra cultura scientifica e cultura umanistica", in «Archivio Storico Italiano», CXLVII (1989), n.539, genn.-mar., 203-212

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Carrara Daniela, 2011/12, integrazione successiva
Migliore Maria Luisa, prima redazione
Morotti Laura, ottobre 2009, revisione


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