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Luzi Mario

Castello (Firenze) 1914 ott. 20 - Firenze 2005 feb. 28

Scrittore
Poeta
Senatore a vita, 2004 ott. 14 -

Intestazioni:
Luzi, Mario, scrittore, critico, poeta, traduttore, insegnante, (Castello 1914 - Firenze 2005), SIUSA

Nasce a Castello il 20 ottobre 1914. Il padre Ciro Luzi (1882-1965), funzionario delle ferroviere, e la madre Margherita Papini (1882-1959) sono originari di Semproniano, dove Mario Luzi passa le estati della sua giovinezza. Dopo i primi anni di scuola a Castello, frequenta il ginnasio tra Firenze, Milano e Siena, città della sua iniziazione all'arte e fonte poi d'ispirazione di alcuni suoi componimenti, come si evince in particolar modo in "Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini" (1994). Rientrato a Firenze, al liceo si appassiona di filosofia e inizia a scrivere poesie. Le prime appaiono sulla rivista «Il Feroce», mensile giovanile diretto da Gian Lorenzo Betteloni e Fosco Maraini. Nel 1932 si iscrive alla Facoltà di Lettere e frequenta il caffè San Marco, luogo d'incontri fondamentali per la sua maturazione intellettuale: è lì che conosce Piero Bigongiari, Carlo Bo, Oreste Macrí - protagonisti insieme a lui dell'Ermetismo e di una nuova riflessione sul linguaggio poetico - Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Aldo Palazzeschi, Leone Traverso, Elio Vittorini. I rapporti con i grandi nomi della letteratura e della critica italiana sono favoriti anche dalle sue collaborazioni a numerose riviste, quali: «Frontespizio», diretta da Piero Bargellini e animata da Carlo Betocchi; «Letteratura» di Alessandro Bonsanti; «Il Bargello», sulle cui pagine Luzi pubblica recensioni ai dipinti dell'amico Ottone Rosai; «Campo di Marte», che gli consente di stringere legami più forti con Alfonso Gatto e Vasco Pratolini; «Prospettive» di Curzio Malaparte; «Corrente», che lo avvicina a Luciano Anceschi e Vittorio Sereni; «Paragone» di Roberto Longhi; «La Chimera» di Enrico Vallecchi, sulla quale prende parte al dibattito sul neorealismo e sull'autonomia dell'arte. Numerosi i quotidiani sui quali Luzi scriverà negli anni Novanta, occupandosi non solo di argomenti letterari, ma anche civili. Il suo libro d'esordio è la raccolta poetica "La Barca" (1935), recensita da Giorgio Caproni che sarà sodale di Luzi per tutta la vita. L'interesse per le opere di François Mauriac, oggetto della tesi di laurea discussa nel 1936 e poi pubblicata con il titolo "L'opium chrétien" (1938), lo avvicina a Romano Bilenchi. Dal 1937 insegna a Massa, poi a Parma - dove frequenta Attilio Bertolucci - e a San Miniato. Nel 1945 è docente al Liceo "Leonardo da Vinci" di Firenze, collega di Eugenio Garin e Lanfranco Caretti. Nel 1942 sposa Elena Monaci, madre del figlio Gianni e dedicataria di varie poesie in "Avvento notturno" (1940), "Onore del vero" (1957) e nel libro postumo "Lasciami, non trattenermi" (2005). La produzione in versi è raccolta in "L'opera poetica" (Milano, Mondadori, 1998), cui seguono, a testimonianza della sua incessabile vena scrittoria, "Sotto specie umana" (1999) e "Dottrina dell'estremo principiante" (2004). Studioso dei classici, in particolar modo di Dante e Leopardi, nutre una forte passione per gli scrittori francesi (Baudelaire, Rimbaud, Valéry, Verlaine); dopo lo "Studio su Mallarmé (1952), nel 1956 riunisce i suoi saggi di francesistica nel volume "Aspetti della generazione napoleonica", cura l'antologia "L'idea simbolista" (1959), e nel 1981 diviene professore ordinario di Letteratura francese alla Facoltà di Magistero di Firenze. Non meno importante è la sua scrittura in prosa che completa e chiarisce la riflessione iniziata nelle opere poetiche. Come nei suoi versi, così in "Biografia a Ebe" (1943) e "Trame" (1962) Luzi si interroga in maniera problematica sull'esistenza e sull'espressione del linguaggio, prendendo ispirazione anche dal rapporto con il paesaggio e con luoghi o a lui familiari - si pensi alla raccolta "Toscanità" (1993) - o completamente nuovi ed estranei, come "Taccuino di viaggio in India" (1998).
Traduttore di Coleridge, di Racine, di Shakespeare, di Tirso de Molina, scrive anche testi drammaturgici, tra cui ricordiamo "Ipazia" (1973), "Rosales" (1983), "Hystrio"(1987) e altri poi confluiti nel volume della Garzanti "Teatro" (1993); seguono "Pietra oscura" (1994), "Felicità turbate" (1995) e "Ceneri e ardori" (1997). Nel 1999, su invito del Papa Giovanni Paolo II, compone "La Passione", testo per la Via Crucis. Nel 2003 è eletto Accademico della Crusca. Nell'ottobre del 2004 è nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Si spegne qualche mese più tardi nella sua casa a Bellariva il 28 febbraio 2005. Molte le iniziative promosse dalla sua città per ricordarlo, tra le quali segnaliamo la "Mostra dei ritratti del Poeta donati da Mario Francesconi", tenutasi all'Archivio Contemporaneo "A. Bonsanti" nel 2006; il documentario "In Toscana. Un viaggio in versi con Mario Luzi", di Marco Marchi, regia di Antonio Bartoli e Silvia Fochi, proiettato in occasione del centenario della nascita del poeta il 28 febbraio 2014; il convegno di studi su "L'Ermetismo e Firenze" nell'ottobre dello stesso anno; l'incontro al Gabinetto Vieusseux nel 2015 per la presentazione del volume "Poesie ultime e ritrovate", curato da Stefano Verdino; la mostra di una prima selezione del Fondo Luzi, tenutasi nella sede del Consiglio regionale in occasione della giornata "Palazzo aperto ai poeti - Omaggio a Mario Luzi"; e la presentazione della rivista «Luziana», svoltasi nella sala Ferri del Gabinetto Vieusseux nell'ottobre del 2017.


Per saperne di più:
Associazione Mendrisio Mario Luzi poesia del mondo
Centro studi Mario Luzi La barca

Complessi archivistici prodotti:
Luzi Mario (fondo)


Fonti:
Centro manoscritti dell'Università di Pavia ospita un piccolo fondo costituito da fascicoli relativi all'opera "Su fondamenti invisibili" (cfr. "Fondo Manoscritti di Autori contemporanei", catalogo a cura di G. Ferretti, M.A. Grignani e M.P. Musatti, Torino, Einaudi, 1982, pp. 87-94).
Centro studi Mario Luzi "La Barca", associazione culturale che conserva lettere, materiali di lavoro, manoscritti - tra cui l'autografo della "Barca" - e più di diecimila volumi donati da Luzi al Comune di Pienza; l'elenco del materiale inventario è stato pubblicato sui "Quaderni del centro studi Mario Luzi".

Bibliografia:
Mario Luzi, "Scritti", a cura di Giancarlo Quiriconi, Arsenale, 1989
M. Luzi, "Teatro", postfazione di G. Quiriconi, Milano, Garzanti, 1993
M.Luzi, "Sperdute nel buio. 77 critiche cinematografiche", a cura di Annamaria Murdocca, Milano, Blu cobalto, 1995
"Luzi. Critico d'arte", a cura di Nicola Micieli, testi di Marcello Ciccuto [et al.], LoGisma, 1997
M. Luzi, "Prima semina. Articoli, saggi e studi (1933-1946)", a cura di Marco Zulberti, Mursia, 1999
Gloria Manghetti, "Sul primo Luzi", Milano, Libri Scheiwiller, 2000
M. Luzi, "Vero e verso. Scritti sui poeti e sulla letteratura", a cura di Daniele Piccini e Davide Rondoni, Garzanti, 2002
M. Luzi, "Autoritratto. Scritti scelti dall'Autore con versi inediti", a cura di Paolo A. Mettel e S. Verdino, Milano, Garzanti, 2007
M. Luzi, "L'opera poetica", a cura e con un saggio introduttivo di Stefano Verdino, Mondadori, 2010, 7 ed.
M. Luzi, "Prose", a cura di S. Verdino, Torino, Aragno, 2014
M. Luzi, "Poesie ultime e ritrovate, a cura di S. Verdino, Milano, Garzanti, 2014
"L'ermetismo a Firenze". Atti del Convegno internazionale di studi (Firenze, 27-31 ottobre 2014), a cura di Anna Dolfi, Firenze, University Press, 2016, 2 vol., pp. 21-276
«Luziana. Rivista internazionale di studi su Mario Luzi e il suo tempo», Pisa-Roma, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2017
"Mario Luzi poeta del Novecento. Modernismo, lirica, ermeneutica", a cura di Alberto Comparini, fascicolo dedicato interamente a M. Luzi della rivista «Quaderni del '900», n. XVII, 2017

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, 2012/12, prima redazione
Capannelli Emilio, 2018/4, revisione
Morotti Laura, 2017/12, revisione
Scintu Marta, 2017/12, integrazione successiva


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