Date di esistenza: 1953 - 1987
Intestazioni:
Indesit spa, Torino, 1953 - 1987, SIUSA
Altre denominazioni:
Spirea, 1953 - sec. XX metà
ENDEL, sec. XX metà - sec. XX metà
INDES, sec. XX metà - 1961
La fabbrica nasce nel 1953 Torino, con il nome di Spirea e si trasferisce qualche anno dopo a Rivalta di Torino. Indesit assume questa denominazione definitiva nel 1961, dopo essere divenuta ENDEL e INDES. In quegli anni, sulla scia della "moda" del frigorifero come status della moderna famiglia, l'azienda amplia i suoi impianti, e nonostante una prima crisi del 1962, i volumi produttivi volano superando una produzione di due milioni e 500mila pezzi annui e i lavoratori impiegati diventano dodicimila circa. All'inizio degli anni settanta, Indesit ha sette stabilimenti al nord (congelatori, frigoriferi, lavatrici, televisori), senza contare l'indotto, e si iniziano a costruire impianti al sud in provincia di Caserta.
A partire dal 1973 si ha una nuova crisi. La concorrenza proveniente dalla tecnologia orientale si fa pressante, le piccole aziende cominciano ad essere assorbite dai colossi monopolistici.
Nel 1977 l'azienda denuncia un pesante passivo di bilancio, nel 1978 si aumentano i prezzi dei prodotti, ma le vendite calano perché non concorrenziali. Nel 1980 per i lavoratori inizia la Cassa integrazione, a None (TO) non si produrranno più televisori. Il 12 giugno 1980 Indesit comunica la crisi totale del settore elettrodomestici in aggiunta al settore elettronico. Gli operai manifestano a Pinerolo, Orbassano, Torino e None.
Nel 1981 Indesit viene divisa in tre holdings, i licenziamenti confermati, ma a seguito delle mobilitazioni si ottiene un intervento governativo che tampona la procedura.
Nel 1984 Indesit annuncia ufficialmente che i suoi problemi sono strutturali, che in ragione di ciò non è più possibile continuare a limitare i danni con forme di rotazione sul lavoro di una parte dei cassintegrati, e per gli operai "eccedenti" è richiesta la cassa a zero ore. Il governo incarica il commissario dott. Zunino di risanare l'azienda, mentre la sua divisione elettronica venne acquisita da De Benedetti nel 1985. Nel 1987 il Gruppo Merloni acquisisce il Gruppo investendo in "ristrutturazione e risanamento". In quel momento, i lavoratori sono circa cinquemila, la maggior parte dei quali in cassa integrazione. Nel 2005 la Merloni varia la denominazione in Indesit Company. Lo stabilimento di Orbassano viene chiuso, None scorporato e ridimensionato, fino a che vengono licenziati anche gli ultimi 400 operai a fine anno 2012.
Attualmente Indesit Company è il terzo gruppo europeo dopo Electrolux e Bosch.
Nel 1984 Indesit annuncia ufficialmente che i suoi problemi sono strutturali, che in ragione di ciò non è più possibile continuare a limitare i danni con forme di rotazione sul lavoro di una parte dei cassintegrati, e per gli operai "eccedenti" è richiesta la cassa a zero ore. Il governo incarica il commissario dott. Zunino di risanare l'azienda, mentre la sua divisione elettronica venne acquisita da De Benedetti nel 1985. Nel 1987 il Gruppo Merloni acquisisce il Gruppo investendo in "ristrutturazione e risanamento". In quel momento, i lavoratori sono circa cinquemila, la maggior parte dei quali in cassa integrazione. Nel 2005 la Merloni varia la denominazione in Indesit Company. Lo stabilimento di Orbassano viene chiuso, None scorporato e ridimensionato, fino a che vengono licenziati anche gli ultimi 400 operai a fine anno 2012.
Attualmente Indesit Company è il terzo gruppo europeo dopo Electrolux e Bosch.
Condizione giuridica:
privato
Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa
Soggetti produttori:
Indesit Company, collegato
Complessi archivistici prodotti:
Indesit spa (fondo)
Bibliografia:
G. Ciravegna, "Indesit: Storia di una fabbrica e di una lotta per il lavoro", Torino, RTP, 1985
Redazione e revisione:
Bonzanino Paola, 2015/02/26, prima redazione
Caffaratto Daniela, 2015/03/5, supervisione della scheda