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Comune di Pietrasanta

Sede: Pietrasanta (Lucca)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Pietrasanta, Pietrasanta (Lucca), sec. XIII, SIUSA

Altre denominazioni:
Comunità lucchese di Pietrasanta (sec. XIII - 1513)
Comunità toscana di Pietrasanta (1513 - 1776)
Comunità leopoldina di Pietrasanta (1776 - 1808)
Mairie di Pietrasanta (1808 - 1814)
Restaurata comunità di Pietrasanta (1814 - 1865)
Comune di Pietrasanta (1865 - )

Secondo la tradizione Pietrasanta fu fondata nel 1255: dal 1250 al 1254 il Comune di Lucca aveva sbaragliato i feudatari di Corvaia e di Vallecchia e ne aveva distrutto tutti i castelli del territorio; con deliberazione del 18 agosto 1254 aveva poi decretato il bando perpetuo e la confisca dei beni di quei signori; l'anno dopo il nuovo podestà di Lucca, Guiscardo Pietrasanta, nobile milanese, si portò in Versilia per eseguire quella deliberazione, e, dovendo sistemare gli abitanti della zona li raccolse ai piedi di una rocca preesistente, la Rocca di Sala, in un centro che dal nome della propria casata chiamò Pietrasanta. Per la sua posizione strategica e la vicinanza del porto di Motrone - allora l'unico della Versilia - la città ebbe una notevole importanza e fu oggetto di continue dispute tra i lucchesi, i pisani, genovesi e fiorentini. Nel 1513 con un arbitrato di papa Leone X dè Medici Pietrasanta e il suo territorio furono assegnati a Firenze sotto il cui governo rimase fino all'unità. Pietrasanta fu sede di Capitanato e dal 1772 di un Vicariato Regio che comprendeva gli attuali Comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Seravezza e Stazzema.Il territorio di Pietrasanta fu sottoposto alla giurisdizione civile e criminale di un vicario al tempo del dominio lucchese e di un capitano sotto il governo dei fiorentini. Nel 1551 il Capitanato di Pietrasanta comprendeva i Comuni e le Ville di Seravezza, Minazzano, Rimagno, Giustignano, Fabiano, Colletto di Basati, Solaio, Campiglione,Volegno, Pruno, Cerreto, Marina, Ruosina, Galleno, Azzani, Capriglia, Retignano,Strettoia, Levigliani, Val di Castello, Capezzano, Farnocchia, Pomezzana,Stazzema,Terrinca, Malinventre e Cardoso.Nel periodo antecedente le riforme leopoldine la Comunità di Pietrasanta ebbe una estensione territoriale molto inferiore a quella dell'epoca moderna: esso comprendeva solo l'abitato cittadino e le immediate vicinanze. Le località circostanti costituivano dei comunelli autonomi con rapporti di dipendenza dal Comune maggiore, ma che sotto molti aspetti potevano essere considerati del tutto indipendenti. Con il Regolamento del 17 giugno 1776 il Granduca di Toscana dava un nuovo ordinamento alla Comunità di Pietrasanta. Venivano soppresse le antiche magistrature, e la appena istituita nuova Comunità venne a coincidere con l'estensione territoriale del Capitanato.
Dopo l'annessione della Toscana all'Impero francese il governo della Comunità passò nelle mani del maire,nominato dalla Prefettura del Mediterraneo. Caduto il governo napoleonico, con il motu proprio del 16 settembre 1816 furono ripristinate le precedenti magistrature comunitative, pertanto gli antichi uffici amministrativi e giudiziari ripresero la loro attività. L'istituzione e la regolamentazione degli organi comunali a seguito della legge 20 marzo 1865 n.2248, segna la nascita del moderno Comune di Pietrasanta.

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comunità (Granducato di Toscana), 1774 - 1808
Mairie (Impero francese), 1805 - 1814
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Pietrasanta (fondo)
Stato civile del Comune di Pietrasanta (fondo)


Redazione e revisione:
Pagliai Ilaria, prima redazione
Rossi Manuel, 2015/07/16, integrazione successiva


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