Date di esistenza: 1892 dic. 14 - , L'Ente è ancora in attività.
Intestazioni:
Società canottieri di San Feliciano, Magione (Perugia), 1952 -, SIUSA
Società operaia di mutuo soccorso fra i canottieri di San Feliciano, Magione (Perugia), 1892 - 1952, SIUSA
Altre denominazioni:
Società operaia di mutuo soccorso fra i canottieri di San Feliciano, 1892-1952
La "Società operaia di mutuo soccorso fra i canottieri di San Feliciano" si costituì a seguito del fatto che, nel 1888, a Magione era stata creata una società di mutuo soccorso che vedeva tra i suoi componenti venti sanfelicianesi. Lo scopo era di avere, anche a San Feliciano, un'associazione che provvedesse al miglioramento materiale e intellettuale degli operai. Venti cittadini istituirono l'ente il 14 dicembre 1892, il giorno di san Spiridione, patrono dei pescatori di San Feliciano. Durante la seduta si approvò lo statuto e vennero nominati il presidente e il segretario.
Potevano far parte della Società tutti gli abitanti di San Feliciano di età compresa tra i 15 e i 30 anni, sani nel fisico e di buona condotta morale. Si doveva pagare una tassa di ammissione proprorzionata all'età e una tassa mensile. I soci erano distinti in effettivi, benemeriti ed onorari. Dallo statuto del 1912 si apprende che gli organi della Società erano l'assemblea generale dei soci con potere deliberativo, il consiglio, detentore dell'esecutivo e costituito da otto consiglieri, il presidente, rappresentante morale e legale dell'ente e capo del consiglio. Era prevista anche la presenza di un segretario, di un cassiere, di un esattore, dei sindacatori, che coadiuvavano presidente e consiglio nella gestione del sodalizio, di tre visitatori, per verificare e sorvegliare i soci che per malattia godevano dei sussidi, di un bidello e di un portabandiera.
Nel 1893 la Società istituì al suo interno una "Cassa economica fra i canottieri" per la gestione del credito e dei risparmi dei soci. Nel 1903 venne acquistato un terreno per la costruzione della sede dell'associazione, l'attuale fabbricato.
Successivamente la Società subì le restrizioni imposte dal regime fascista: si fuse infatti con il Circolo ricreativo locale e il Partito nazionale fascista prese possesso dell'ufficio del presidente che divenne la sede operativa del segretario politico. In seguito all'emanazione del R.D.L. del 26 ottobre 1933 n. 1598 relativo all'obbligo della stipula di contratti collettivi con compagnie assicurative autorizzate, la Società venne privata della gestione diretta dei soci e si limitò ad avere soltanto una funzione ricreativa, in particolare attività filodrammatica, avviata nel 1921, feste da ballo, gare di nuoto, regate di barche, ciclismo, calcio, gioco del biliardo. Rimase, comunque, in vita la Cassa economica fra i canottieri, chiamata anche Cassa carati. Nel 1942 la Società si sciolse, non potendo più svolgere alcuna attività assistenziale, e donò i propri immobili perché venissero trasformati nella Casa del fascio di San Feliciano.
Dopo la guerra, mentre continuava l'attività del Circolo ricreativo che nel 1950, con la concessione della licenza del cinema, ampliò il suo intervento nel settore sociale, nel luglio 1952 si ricostituì, con nuova denominazione, la "Società canottieri San Feliciano", che fece richiesta di poter recuperare la proprietà dello stabile donato nel 1942 al passato regime e poi incamerato dallo Stato. Ciò avvenne definitivamente nel 1960. Intanto nel 1957 era stato aperto uno spaccio per la vendita dei generi alimentari, che divenne l'attività economica e sociale più significativa della Società, la quale vide aumentare il numero degli iscritti e incrementare le proprie entrate, tanto da progettare un ampliamento della proria sede a beneficio anche del Circolo ricreativo.
La Società, pur con scopi diversi da quelli voluti dai fondatori, è ancora esistente.
Successivamente la Società subì le restrizioni imposte dal regime fascista: si fuse infatti con il Circolo ricreativo locale e il Partito nazionale fascista prese possesso dell'ufficio del presidente che divenne la sede operativa del segretario politico. In seguito all'emanazione del R.D.L. del 26 ottobre 1933 n. 1598 relativo all'obbligo della stipula di contratti collettivi con compagnie assicurative autorizzate, la Società venne privata della gestione diretta dei soci e si limitò ad avere soltanto una funzione ricreativa, in particolare attività filodrammatica, avviata nel 1921, feste da ballo, gare di nuoto, regate di barche, ciclismo, calcio, gioco del biliardo. Rimase, comunque, in vita la Cassa economica fra i canottieri, chiamata anche Cassa carati. Nel 1942 la Società si sciolse, non potendo più svolgere alcuna attività assistenziale, e donò i propri immobili perché venissero trasformati nella Casa del fascio di San Feliciano.
Dopo la guerra, mentre continuava l'attività del Circolo ricreativo che nel 1950, con la concessione della licenza del cinema, ampliò il suo intervento nel settore sociale, nel luglio 1952 si ricostituì, con nuova denominazione, la "Società canottieri San Feliciano", che fece richiesta di poter recuperare la proprietà dello stabile donato nel 1942 al passato regime e poi incamerato dallo Stato. Ciò avvenne definitivamente nel 1960. Intanto nel 1957 era stato aperto uno spaccio per la vendita dei generi alimentari, che divenne l'attività economica e sociale più significativa della Società, la quale vide aumentare il numero degli iscritti e incrementare le proprie entrate, tanto da progettare un ampliamento della proria sede a beneficio anche del Circolo ricreativo.
La Società, pur con scopi diversi da quelli voluti dai fondatori, è ancora esistente.
Condizione giuridica:
privato
Tipologia del soggetto produttore:
ente di credito, assicurativo, previdenziale
Profili istituzionali collegati:
Società di mutuo soccorso, sec. XIX seconda metà -
Complessi archivistici prodotti:
Società canottieri di San Feliciano di Magione (fondo)
Bibliografia:
C. MARINELLI, San Feliciano e la Società operaia di mututo soccorso fra i canottieri (S.O.M.S.C.). Centenario (1892-1992), s.l., Scuola di Tipolitografia Montebuono, 1992, 3-45; 139-149
G. RIGANELLI, S. TIBERINI, Momenti di storia della Società operaia di mutuo soccorso di Magione (1888-1988), Perugia, Grafiche Benucci, 1988, 79; 81; 95; 99
Redazione e revisione:
Lonzini Silvia, 2006/02/15, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2006/02/23, revisione