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Società Elettrica Sarda - SES

Sede: Cagliari
Date di esistenza: 1911 - 1962

Intestazioni:
Società elettrica sarda - SES, Cagliari (Cagliari), 1911 - 1962, SIUSA

Altre denominazioni:
SES

La Società Elettrica Sarda (Ses) venne istituita il 4 novembre del 1911 a Livorno con capitale iniziale pari a 600mila lire, l'appoggio della Banca Commerciale Italiana, della Bastogi e della Società Strade Ferrate Meridionali, sfruttando le agevolazioni e le sovvenzioni statali previste per la Sardegna dalle leggi speciali finalizzate allo sviluppo economico dell'Isola tramite la sistemazione idraulica. Fine precipuo della società era la gestione di centrali generatrici di energia elettrica da erogare per l'illuminazione, il funzionamento delle ferrovie e delle tranvie e per scopi industriali. La Ses conobbe una forte espansione, e ad un anno dalla sua nascita Alberto Lodolo, amministratore delegato, concluse accordi per la costruzione e gestione dell'impianto elettrico della città di Cagliari.
Intanto, il 24 maggio 1913 era stata istituita la Società Imprese Idrauliche ed Elettriche del Tirso, braccio operativo della Ses per le costruzioni sul Tirso e sul Coghinas. Consigliere delegato della nuova impresa fu nominato l'ing. Giulio Dolcetta che rimase alla guida del Gruppo fino al 1933.
Fino al 1957 la sede della Direzione generale della SES era a Roma, mentre Cagliari era la sede della Direzione di esercizio; poi, in seguito a delibera del consiglio di amministrazione, tutta l'organizzazione generale della SES venne concentrata a Cagliari. La produzione di energia elettrica da parte della Ses, iniziata nel 1914, doveva favorire lo sviluppo economico isolano: la crescente disponibilità di energia elettrica e di risorse idriche diede infatti impulso all'agricoltura e alla trasformazione industriale dei prodotti agro-pastorali, nonché all'industria estrattiva, metallurgica, chimica e edile. Le centrali termiche della Ses furono le prime a utilizzare il carbone del Sulcis, dando un notevole impulso alla valorizzazione di quel bacino fino alla sua definitiva affermazione negli anni Trenta del Novecento, con l'apertura di nuove miniere, la costruzione di Carbonia, del porto di Sant'Antioco e la costituzione di una nuova centrale termica d'intesa con la Società Mineraria Carbonifera Sarda.
Nel 1946 la Ses costituì la Società Idroelettrica dell'Alto Flumendosa cui affidò il completamento e l'esercizio degli impianti idroelettrici sul fiume omonimo.
La L.R. n. 9 del 7 maggio 1953 portò alla costituzione dell'Ente Sardo di Elettricità, controllato dalla Regione sarda, dalle industrie minerarie, dalla Ses e altre imprese.
Ma, in seguito all'emanazione della L. n. 1643 del 6 dicembre 1962, che determinò la nazionalizzazione delle industrie elettriche e la costituzione dell'Enel, la Ses fu assorbita dal nuovo ente, D.P.R. n. 346 del 29 marzo 1963.


Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Soggetti produttori:
Società Bonifiche Sarde - SBS, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Società Bonifiche Sarde - SBS (complesso di fondi / superfondo)
Società Elettrica Sarda - SES (fondo)


Bibliografia:
A. M. ANGIONI, Arborea... e l'arboreino: per conoscere, capire, ricordare: concepimento 1918, gestazione 10 anni, nascita 1928, Mogoro, PTM, [2004]
M.G. DA RE, (a cura di), Le vie dell'acqua: la bonifica di Arborea, Quartu Sant'Elena, IGES, 2009
P.MAMELI - L. PIRAS, La città ideale: la metamorfosi delle paludi attraverso le carte dell'archivio della Società Bonifiche Sarde di Arborea, Villa Dolcetta, Arborea 25 settembre - 10 ottobre 2010, [S.l.: s.n., 2010]
G. PELLEGRINI, (a cura di), Resurgo: da Mussolinia ad Arborea: vicende e iconografia della bonifica, Cagliari, Janus, [2000]
G. PISU, Società bonifiche sarde 1918-1939: la bonifica integrale della piana di Terralba, Milano, F. Angeli, 1995

Redazione e revisione:
Atzori Manuela, 2019/04/03, integrazione successiva
Castellino Anna, supervisione della scheda
Cominacini Maria Clara, 27/05/2015, integrazione successiva
Monni Nevina, 03/07/2008, prima redazione
Mura Simonetta, 27/05/2015, integrazione successiva


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