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G. & L. Fratelli Cora

Sede: Torino, Costigliole d'Asti (AT)
Date di esistenza: 1835 - 1935

Intestazioni:
Fratelli Cora, SIUSA

Altre denominazioni:
Cora

La G. & L. F.lli Cora viene fondata nel 1835 dai fratelli Giuseppe e Luigi Cora, rilevando il negozio di Giovanni Rovere, erborista e liquorista di Torino, che produceva vini aromatizzati chiamati "vermouth", venduti anche al re Carlo Alberto ed alla Casa Reale. Da qui inizia l'espansione della Cora, che, prima fra tutte, esporta nel 1838 il vermouth di Torino in America. Nel 1859 la produzione aumenta così tanto che l'azienda di Torino non è più sufficiente, e la Cora compra quindi uno stabilimento a Costigliole d'Asti (sede attuale dello stabilimento Bosca), appartenente alla famiglia Roero di Cortanze, che lo usava come conceria. Lo stabilimento viene successivamente collegato ad uno speciale binario privato delle ferrovie dello stato, per agevolare il carico delle merci.
La ditta è omaggiata dal Brevetto Reale, rilasciato il 5 aprile 1894 dal re Umberto I, con il quale ottiene il permesso di tenere innalzato lo stemma reale sull'insegna della ditta.
Dopo la scomparsa di Giuseppe e Luigi, la Cora passa sotto il controllo di Enrico, figlio di Luigi, e rimarrà nelle mani del suo ramo della famiglia in seguito al recesso dalla ditta di Luigi e Renato, nipoti di Giuseppe, nel 1906. Un grande passo verso l'innovazione tecnologica ed i mercati internazionali viene compiuto da Mario Cora, figlio di Enrico, che si ispira alle conoscenze sulla fabbricazione dello Champagne francese.
La Cora continua la sua attività nel XX secolo, diventando nel 1946 una Società per Azioni, e basando la sua attività su consistenti investimenti pubblicitari, che portano alla realizzazione di elaborate campagne pubblicitarie e Caroselli passati alla storia.
Tra i prodotti principali, oltre alle diverse tipologie di vermouth (Vermouth Rosso, Vermouth Bianco, Vermouth Dry, Vermouth Stravei, Vermouth Chinato), e all'aperitivo rosso Very Cora, spicca l'Amaro Cora, l'aperitivo "amarevole", e la sua formula tradizionale, l'Amaro Cora Plus Amer, prima licenza liquori rilasciata dell'Utif di Alessandria. Da ricordare anche gli spumanti (Asti Spumante, Pinot del Poggio, Spumante Brut Corte di Castiglione) e l'Amaro Blasius, il cui marchio è stato acquisito nel 1974 dalla ditta austriaca Weichsler Ges.m.b.H. di Ehrenhausen Stmk, che cede alla Cora anche il marchio di alcuni distillati di frutta.
Nonostante questa grande espansione, la ditta viene colpita dalla crisi degli aperitivi della metà degli anni '70 e dai sospetti sull'uso di alcuni coloranti, tra cui il colorante E123, che distruggono il mercato del suo aperitivo Very Cora Americano. Nel 1984 la Cora dichiara il fallimento, e viene gestita da ditte esterne, quali Montedison, Winefood, Rumasa e GIE (Gestione Industrie Enologiche, società controllata dalla Bosca); messa all'asta nell'aprile 1985, viene acquisita dalla Bosca per 3 miliardi e mezzo di Lire. Le due ditte hanno inizialmente vita autonoma, e la Cora rimane nelle mani dell'amministratore delegato GIE Mario Martinengo; continua quindi la produzione di alcuni prodotti Cora, tra cui gli aperitivi Cora Rosso, Very Cora e Cora Bianco, venduti ancora oggi.


Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Soggetti produttori:
Bosca spa, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Cora (fondo)


Redazione e revisione:
Caffaratto Daniela, 2018/09/17, prima redazione


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