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Matteucci Benvenuto

Carmignano 1910 feb. 2 - Carmignano 1993 gen. 16

Intestazioni:
Matteucci, Benvenuto, vescovo, teologo, letterato, (Carmignano 1910 - Carmignano 1993), SIUSA

Benvenuto Matteucci, nato a Carmignano (Fi) il 2 febbraio 1910, venne ordinato sacerdote il 14 agosto 1932.
Successivamente si laureò presso l'Università gregoriana con una tesi su Scipione de' Ricci ed il giansenismo toscano che, ulteriormente elaborata, dette luogo alla pubblicazione di due volumi (Scipione de'Ricci. Saggio storico teologico sul giansenismo italiano, Brescia, 1940, e Giansenismo, Roma, 1950), in seguito più volte ristampati. Docente di Teologia presso il Seminario di Pistoia dal 1935 al 1938, lasciò l'insegnamento per dedicarsi alla cura della parrocchia di Poggio alla Malva (Pistoia) fino al 1960. Questi furono anni di intenso studio della letteratura moderna, italiana e straniera, che, coniugati ad una assidua partecipazione a convegni ed incontri, rivelarono Benvenuto Matteucci come uno dei più originali interpreti espressi dalla cultura cattolica nel secondo dopoguerra. In questi anni egli divenne l'interlocutore privilegiato di molti letterati cattolici o vicini al cattolicesimo, fra cui Giovanni Papini, padre Ernesto Balducci, don Lorenzo Bedeschi e padre Davide Maria Turoldo.
Negli anni precedenti al secondo conflitto mondiale era entrato, insieme a Bargellini, Giuliotti, Betocchi, Soffici, Bo e Lisi, nel gruppo di intellettuali fiorentini che si riunivano intorno a «Il Frontespizio». Successivamente collaborò ad alcune importanti riviste tra cui si ricordano «Mal'aria», «Humanitas», «Vita e Pensiero», «Studium», ecc. (molti degli articoli letterari pubblicati in questo periodo sono ora raccolti nella trilogia "Per una teologia delle lettere", Pisa, 1980). Negli anni del Concilio ecumenico Vaticano II fu incaricato dall'«Osservatore Romano» di redigere quotidianamente la cronaca delle sessioni sinodali, incarico che affiancò alla lettura di bollettini quotidiani dai microfoni della Radio vaticana (tali interventi sono ora raccolti nel volume "I giorni del Concilio", Pisa, 1983).
Nel 1968 fu elevato alla dignità episcopale e fu nominato amministratore apostolico "sede plenaria" dell'Arcidiocesi di Pisa, di cui divenne arcivescovo nel 1971.
Nel 1986 si ritirò a Carmignano, suo paese natale, dove si spense il 16 gennaio 1993.
Tra le sue opere si ricordano: "Scipione de'Ricci. Saggio storico-teologico sul giansenismo italiano", Brescia, 1940; "Fiori d'arancio", in collaborazione con P. Bargellini, Firenze, 1947; "Teologia del dolore", Milano, 1949; "La Madonna nella letteratura", in "Mater Christi", Roma, 1957; "Cultura religiosa e laicismo", Roma, 1960; "Servi della parola", Torino, 1960; "Pensieri di S. Gemma", Lucca, 1961; "La Chiesa nella storia", Pisa, 1983; "La liturgia della parola", Pisa, 1985; "Diario di un Vescovo", Pisa, 1990 e Milano, 1992; "I pensieri del Parroco di San Lorenzo", Firenze, 1998; " 'Diario di un parroco' di Corso Donati", Firenze, 1998.


Complessi archivistici prodotti:
Matteucci Benvenuto (fondo)


Bibliografia:
"Pietraserena" n. 25 (1995): Numero monografico dedicato alla rivisitazione della figura e dell'opera di Benvenuto Matteucci
"Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area pisana", a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Olschki, 2000, pp. 197-199

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Cini Marco, prima redazione
Lenzi Marco, revisione


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